Kiara Tomaselli: «Le belle ragazze sanno far ridere»
Amante a teatro, comica in radio, tossicodipendente al cinema. All’attrice Kiara Tomaselli piace giocare con i ruoli. Fuori dal set invece è serissima. Soprattutto se si parla d’amore
Napoletana, 35 anni, Kiara Tomaselli si è scoperta attrice dopo la laurea in Scenografia e diversi anni da pittrice e graffitara. Quello che sta per cominciare per lei potrebbe essere l’anno della svolta: dal 24 gennaio la vedremo in teatro con Ricky Tognazzi e Simona Izzo nella nuova commedia agrodolce Figli, mariti, amanti.
Lei si divide tra ruoli comici e drammatici, l’abbiamo ascoltata in radio a fare da spalla ai comici Lillo e Greg.
«La comicità mi è sempre venuta naturale, perché sono molto maldestra: in casa mia ho rotto talmente tanti bicchieri, che non ce ne è uno uguale all’altro. E poi è una soddisfazione dimostrare a tutti che una bella ragazza può anche far ridere».
Niente ruoli tragici in programma?
«Nel film di Ciro Formisano, L’Esodo, ho sperimentato un personaggio molto più tormentato, una tossicodipendente. Sono dovuta andare a cercare tutti i mostri che mi porto dentro».
In teatro, invece, interpreta un’amante. È un ruolo che la mette a disagio?
«Caratterialmente sono l’opposto, credo nei rapporti esclusivi. Come partner, sono una grandissima rompiscatole. E, comunque, mi sono appena sposata: ora mi sento più una moglie».
Suo marito è un collega?
«Sta scherzando? Mai avere storie con gli attori. Sono uomini complicatissimi, più femmine delle femmine».
Lei pure deve essere originale. Perché si fa chiamare Kiara con la “K”?
«Mia madre voleva registrarmi così, poi all’anagrafe ci è andato mio padre, e si sa come sono gli uomini: sono rimasta una banale Chiara. Allora ho deciso che quella “K” sarebbe finita nel mio nome d’arte».
Figli, mariti, amanti al debutto a Fermo il 24 gennaio e poi in tournée in tutta Italia.
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