GRAZIALAND: gli ospiti e gli eventi che vi aspettano il 14 e 15 novembre
Il mondo di Grazia prende vita con GRAZIALAND, due giorni d'incontri con le star dello spettacolo, dei social, del design, del food e del beauty.
I personaggi più amati del mondo della musica saranno protagonisti dei nostri talk e di entusiasmanti esibizioni live.
Quattro aree da scoprire: Main Stage, Food Room, Creator Room e Beauty Room, vi attendono con incontri ed esperienze esclusive!
Per gli eventi del Main Stage è necessario iscriversi su Eventbrite e prenotare gratuitamente il proprio posto, mentre per tutte le attività delle Room (Food, Creator e Beauty) l'ingresso è libero e gratuito (fino a esaurimento capienza).
Pronte e pronti a unirvi a noi? GRAZIALAND vi aspetta!
GRAZIALAND: il calendario del 14 novembre
Il 14 novembre ad aprire GRAZIALAND, sul Main Stage, alle ore 15, ci sarà la cantante Giorgia, tra le voci più amate d'Italia che dialogherà con la Direttrice di Grazia, Silvia Grilli. Si avvicenderanno sul palco grandi nomi della musica come Levante ed Alexia, mentre a chiudere la prima giornata, alle 19, sarà Paola Iezzi che dopo l'intervista con Silvia Grilli, farà ballare il pubblico con un'esclusiva performance!
Sempre sul Main Stage diversi i panel che affrontano i temi della contemporaneità cari a Grazia: si parlerà di realtà digitale, inclusione e linguaggio con l'avvocata Cathy LaTorre e Anna Bisogno, professoressa di Cinema Radio e Televisione all'Università Mercatorum (talk powered by MULTIVERSITY), mentre il rapporto tra design e creatività sarà il protagonista del talk con Elena Salmistraro, Giulio Cappellini moderato dal digital creator Marco Ferrero, ovvero @Iconize (powered by Progetto e Posa). Infine la bellezza responsabile sarà il fulcro della conversazione tra la Dott.ssa Editta Buttura da Prato e la creator Nilufar Addati (powered by IBSA).
Intanto nella Food Room, gli chef Marco Bianchi e Alessandro Borghese ci porteranno nel loro universo con due talk speciali. Non mancherà un "dolce" break a base di marmellate powered by Agrisicilia.
Nella Creator Room invece potrete scoprire l'universo dei digital talents selezionati da Grazia.it: dalle 15 alle 18, @Angie.Tutorials, @GiuliaValentina, @IndacoMiriam e @Alicedeandre vi porteranno alla scoperta della creatività 2.0 e dei suoi segreti!
Infine non dimenticate di fare un salto nella Beauty Room: per voi esclusive beauty experience powered by DOUGLAS!
IL PALINSESTO CON PERSONAGGI E ORARI DEL 14 NOVEMBRE
MAIN STAGE
15.00: Intervista a GIORGIA (con la direttrice di GRAZIA, Silvia Grilli)
15.30: “Dire tutto, dirlo meglio: la libertà tra AI e social” con CATHY LA TORRE e la Prof.ssa ANNA BISOGNO (powered by MULTIVERSITY)
16.00: Intervista a LEVANTE
16.30: “Creare è un atto di ribellione” con GIULIO CAPPELLINI, ELENA SALMISTRARO GIOVANNI FANELLI e @ICONIZE (powered by Progetto e Posa)
17.15: “Bellezza responsabile per la salute e se stessi” con NILUFAR ADDATI e la Dr.ssa EDITTA BUTTURA DA PRATO (powered by IBSA)
17.45: Intervista a NOEMI
18.15: Intervista ad ALEXIA
19.00: Intervista a PAOLA IEZZI (con la direttrice di GRAZIA, Silvia Grilli) e performance musicale
FOOD ROOM
16: Intervista a MARCO BIANCHI
17: Intervista ad ALESSANDRO BORGHESE
Degustazione e break dolce powered by AGRISICILIA
CREATOR ROOM
15: Intervista ad @ANGIE.TUTORIALS
16: Intervista a @GIULIAVALENTINA
17: Intervista a @INDACOMIRIAM
18: Intervista ad @ALICEDEANDRE
BEAUTY ROOM
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GRAZIALAND: gli eventi del 15 novembre
Sabato 15 novembre GRAZIALAND vi darà il buongiorno alle 10 sul Main Stage con lo chef Carlo Cracco. Si parla delle tendenze moda dell'inverno nel talk powered by MFGA con la designer Martha Paletto e la Miss Italia 2023 Francesca Bergesio.
Per i fan della letteratura, segnaliamo gli incontri con l’autrice del bestseller "Fabbricante di lacrime", Erin Doom, e Csaba dalla Zorza con il suo libro "La Governante".
A proposito di "Young Gen" segnatevi gli appuntamenti con la creatrice Emily Pallini e le imprenditrici digitali Veronica Ferraro, Valentina Cabassi e Gaia Clerici.
Si parlerà di bellezza in due diversi panel: nel primo Stephanie Glitter, Muriel e Manuel Mameli discuteranno del suo significato e delle sue accezioni nella contemporaneità. Nel secondo (powered by Gold Collagen) Beatrice Valli sarà la protagonista di un talk sull'importanza di prendersi cura di sé, a 360°.
Non mancheranno gli eventi musicali: la pianista Roberta Di Mario dialogherà con il naso profumiere Luca Maffei in un'inedita conversazione che mixa note musicali e note olfattive. E ancora, Mr. Rain si esibirà in una performance live per il pubblico, come Michele Bravi che, oltre a cantare, racconterà alla Direttrice Silvia Grilli la sua vita tra musica e nuovi progetti, seguito da Baby K che chiacchiererà con Ildo Damiani. Uno sguardo al mondo della danza con l' Etoile della Scala di Milano, Nicoletta Manni, che ne svelerà l'affascinante dietro le quinte.
Per finire, alle ore 19, Sarah Toscano, con il suo showcase saluterà gli ospiti e chiuderà la seconda giornata.
Nella Food Room sarà possibile incontrare Chiara Maci e Carlotta Perego (@CucinaBotanica), mentre la Creator Room si aprirà con la comicità dell’attrice Giorgia Fumo, seguita da Maria Campadel (@campadel_maria) e Catherine Poulain (@official_cat). Da segnare assolutamente il workshop di Marco Ferrero @ICONIZE, 1,2 milioni di follower su TikTok, che ci spiegherà come realizzare video ricchi di trucchi cinematografici e super virali!
Mentre entreremo nel mondo della moda con Tamu McPherson e chiuderemo con l'amatissima "Sciura" Carolina de' Castiglioni (@Carothesituation)!
Infine non dimenticate di fare un salto nella Beauty Room: per voi esclusive beauty experience powered by DOUGLAS!
IL PALINSESTO CON PERSONAGGI E ORARI DEL 15 NOVEMBRE
MAIN STAGE - 15 novembre
10: Colazione con lo chef CARLO CRACCO e talk con la direttrice di GRAZIA, Silvia Grilli
10.45: “Come si veste chi la moda la fa” con la designer MARTHA PALETTO e FRANCESCA BERGESIO (powered by MFGA)
11.15: Intervista a CSABA DALLA ZORZA
11.45: “La bellezza contemporanea” con STEPHANIE GLITTER, MURIEL XO e MANUELE MAMELI
12.30: Intervista a ERIN DOOM
13: Intervista a EMILY PALLINI
13.45: “Che profumo ha la musica?” con ROBERTA DI MARIO e LUCA MAFFEI (con performance musicale)
14.15: “Le nostre vite tra amore, social e musica” con GAIA CLERICI, VALENTINA CABASSI e VERONICA FERRARO
15.30: “La bellezza che viene da dentro” con BEATRICE VALLI con CLAUDIA SANTORO e Dr. GIORDANO VESPASIANI (powered by Gold Collagen)
16: MASTERCLASS MAKE UP con MANUELE MAMELI e DEAR DAHLIA (powered by DOUGLAS)
17: Intervista a MR. RAIN (con performance musicale)
17.30: Intervista a BABY K
18: Intervista a MICHELE BRAVI (con la direttrice di GRAZIA, Silvia Grilli)
18.30: Intervista a NICOLETTA MANNI
19: Intervista a SARAH TOSCANO (con performance musicale)
FOOD ROOM
13: Intervista a CARLOTTA PEREGO (@CUCINABOTANICA)
15: Intervista a CHIARA MACI
Degustazione e break dolce powered by AGRISICILIA
CREATOR ROOM
11: Intervista a @GIORGIA_FUMO
12: Intervista a @CAMPADEL_MARIA
13: Intervista a @OFFICIAL_CAT
15: Intervista e workshop con @ICONIZE
16: Intervista a @TAMUMCPHERSON
17: Intervista a @CAROTHESITUATION
BEAUTY ROOM
Beauty experience esclusive per voi powered by DOUGLAS
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«Se la strage in spiaggia o il saccheggio alla Stampa sono definiti "resistenza"»: l'editoriale di Silvia Grilli
La resistenza è necessaria con ogni mezzo», «con Hamas fino alla vittoria», «ora e sempre resistenza». Sono slogan che sentiamo nelle piazze di tutto il mondo alle manifestazioni contro Israele.
Per chi li inneggia possono essere innocua teoria, opinioni a favore della Palestina o semplicemente parole urlate per non sentirsi esclusi dal gruppo, non una chiamata alle armi per massacrare i presunti oppressori. Ma c'è sempre chi prende la teoria alla lettera. Domenica 14 dicembre, quegli slogan sono stati scritti con il sangue degli ebrei.
Un padre e un figlio pachistani hanno sparato sulla folla che celebrava il primo giorno della festa religiosa ebraica dell’Hanukkah su una spiaggia famosa per le nuotate al tramonto. Quindici morti e decine di feriti sono rimasti sulla sabbia a Bondi Beach, uno dei posti più belli, pacifici e gioiosi dell’Australia. Il primo ministro Anthony Albanese ha dichiarato che non riesce a spiegarsi tutto questo male. Io credo sia molto spiegabile: per gli invasati che considerano Israele il male assoluto, massacrare gli ebrei è fare giustizia.
È la colpa dei giudei che spinge giovani ProPal a saccheggiare la redazione del quotidiano La Stampa (paradossalmente uno dei più favorevoli alla causa palestinese). Induce quel centinaio di manifestanti a scrivere e urlare slogan terroristi come “Stampa-Morta” o «giornalista sei il primo della lista», mentre una loro guru, Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite, riduce l'assalto a un «monito ai giornalisti».
Nella tradizione ebraica, Hanukkah è la festa della luce, della speranza. Colpire bambini, anziani e adulti che festeggiano la vita non è diverso da quando il 7 ottobre i terroristi di Hamas fecero strage al Nova Festival. Sparare sulla spiaggia in un momento storico in cui c'è qualche passo verso la pace è voler cancellare la speranza nel futuro.
Eppure, ho ancora fiducia che l’umanità possa superare l’odio. Domenica 14 dicembre, in Australia, questa speranza aveva i gesti di un uomo: Ahmed Al Ahmed, fruttivendolo immigrato siriano, che si è precipitato su uno dei terroristi e gli ha strappato il fucile. Aveva le gambe di Jackson Doolan, il bagnino veterano della spiaggia, ex star di Baywatch in Australia, che è corso a piedi nudi per un chilometro e mezzo portando il borsone dei medicinali. Aveva le braccia di tutti coloro che si sono adoperati per salvare le vittime, sollevandole sulle tavole di soccorso che di solito vengono usate per trasportare la gente a riva.
Gli orrori si ripetono, sembrano non volersi fermare. Ma se le persone corrono ad aiutare, se ci sono solidarietà e compassione, c’è ancora speranza nell’umanità.
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Grazia è in edicola con Maya Hawke
Maya Hawke è la protagonista di copertina Grazia in edicola e app. Si è fatta conoscere con la serie Stranger Things, arrivata all’ultima stagione. Ora l’attrice newyorkese figlia delle star Uma Thurman ed Ethan Hawke, girerà il nuovo capitolo di Hunger Games dove vuole portare l’energia di chi non ha paura di crescere.
Questa settimana intervistiamo alcune icone di Hollywood. Incontriamo Zoe Saldana, al cinema nel ruolo di Neytiri, la madre combattente di Avatar. Parliamo con Ariana Grande, in corsa ai Golden Globe con Wicked e le attrici premio Oscar Jodie Foster e Laura Dern.
Il 2025 ha cambiato noi e la Storia. Grazia lo ripercorre. Dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca alla guerra a Gaza. Dalle vittorie di Jannik Sinner all’elezione del primo Papa americano fino alla scomparsa di icone come Ornella Vanoni e Giorgio Armani.
Grazia ha scelto i personaggi da tenere d'occhio nel 2026: le sciatrici Sofia Goggia e Lindsey Vonn attese alle Olimpiadi invernali, María Corina Machado, premio Nobel per la Pace che potrebbe cambiare le sorti del Venezuela, Lady Gaga in arrivo in concerto in Europa e molti altri. Da Can Yaman a Jacob Elordi, da Timothée Chalamet a Jeremy Allen White, che cos’hanno in comune i nuovi sex symbol? Mettono d’accordo mamme e figlie. Grazia ve li racconta.
Abiti dorati, trasparenze, ricami e dettagli preziosi. Grazia ha scelto i capi che ti rendono protagonista delle notti di festa e delle serate più speciali. Ma anche lo stile più cool per il 2026.
E nelle pagine dedicate alla bellezza trovate tutti i segreti per brillare: dalle strategie effetto freddo per una pelle più tonica alla scelta del fondotinta e del correttore giusti per illuminarla.
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Jodie Foster: "Faccio film per capire chi sono"
Come trascorre il giorno del suo compleanno una diva planetaria come Jodie Foster, sotto i riflettori dall’età di tre anni? «Lavorando», mi risponde accomodata sulla poltrona, mentre sorseggia un cappuccino. Neanche a farlo apposta la incontro proprio il giorno in cui compie 63 anni e mi confida che finita l’intervista andrà con gli amici a festeggiare. Sessant’anni di carriera tondi, fresca del Golden Globe vinto a gennaio per la sua performance nella serie True Detective: Night Country, la regista e attrice torna al cinema con il nuovo film di Rebecca Zlotowski Vita Privata. Presentato in anteprima al Festival di Cannes e dall’11 dicembre al cinema, la vede calarsi nei panni della nevrotica psichiatra Lilian Steiner, ossessionata da un caso molto delicato.
Che rapporto ha con il passare del tempo?
«Buono. Mi sento più felice che mai in vita mia».
Davvero?
«Parlo di una gioia profonda, non di quello che mi accade giorno per giorno. Le cose della vita, belle e brutte, capitano. Ma vivo un momento in cui il lavoro sta andando sempre meglio e ho superato l’ansia delle domande: “Sarò in grado di farcela con le mie forze?”, “Avrò una famiglia?”. Tutte questioni archiviate, per fortuna non devo più preoccuparmene. Da giovane passavo tanto tempo a pensare a me stessa, dopo una certa età mi sono concentrata sulle storie degli altri, è più facile e divertente».
Anche in Vita privata ascolta le storie degli altri.
«La mia Lilian non è una psichiatra risolta, anzi, è parecchio nevrotica. Non riesce a comprendere come sia possibile che la sua paziente in cura da nove anni (Virginie Efira, ndr) si sia potuta uccidere. Non ci crede, non ammette la possibilità che lei, in quanto psichiatra, sia stata così sorda».
Ritiene che come società abbiamo perso il potere di ascoltare?
«Mostrare curiosità verso gli altri è tutto. Noi attori siamo allenati all’ascolto, per lavoro siamo chiamati a calarci nelle vite degli altri ed è una bella abitudine mettersi nei panni altrui, un esercizio che possiamo fare tutti. Ci aiuterebbe come società».
Dal titolo del film alla realtà, essendo conosciuta in tutto il mondo sin da piccola come ha fatto a proteggere la sua, di vita privata?
«Sforzandomi sempre molto. Lavorando sin da bambina sapevo di dovermi proteggere: volevo andare a Disneyland, ma senza le telecamere che mi seguissero. Volevo essere libera di andare al supermercato, o prenotare un volo senza che nessuno lo facesse al posto mio. Ci ho sempre tenuto a mantenere viva la mia indipendenza, tracciando una linea netta tra la mia vita pubblica e quella privata. Oggi sono contenta di aver seguito quell’impulso».
Nel film la sentiamo sfoggiare un francese fluente…
«Mi fa sentire più sicura di me, rispetto all’inglese. Sarà che devo la passione per il francese a mia madre, che me lo fece studiare».
Come mai?
«Non aveva mai viaggiato fuori dagli Stati Uniti fino ai cinquant’anni, ma la cultura europea l’affascinava. Comprava di continuo riviste e libri su Parigi e Napoleone, addirittura dipinse le pareti di casa con i colori delle antiche pietre romane. Quando ero bambina fece il viaggio dei suoi sogni e andò in Francia, con un tour in bus di quelli turistici».
Che cosa le disse al ritorno?
«"Jodie, impara il francese e diventa una grande attrice francese". Era il suo modo di dirmi che sognava per me una vita più ampia di quella americana. Anche perché erano gli anni 70, al potere c’era Nixon, non era facile essere americani. A mia madre piaceva l’idea che potessi scegliere di essere libera di inventarmi una vita tutta mia».
Ha fatto lo stesso con i suoi figli?
«Dovrebbe chiederlo a loro (Charlie e Kit, 27 e 24 anni, ndr). Intanto uno di loro sa parlare benissimo il tedesco, le mie radici tedesche ne sono contente».
Che rapporto ha con la psichiatria?
«Sempre stata scettica, ma una volta mi sono fatta ipnotizzare».
Com’è andata?
«Mi ripetevo: "Ma perché pagare 90 dollari a un tipo quando potrei smettere di fumare gratis oggi stesso?", eppure ha funzionato. Non amo la psicanalisi, per quanto la trovi attraente da un punto di vista cinematografico: non mi piace Freud, in America nessuno lo stima più, era un grandissimo sessista. Trovo però importante che al cinema si parli di salute mentale».
E che si mostri come le donne over 50 abbiano desideri, diritto al piacere e una vita sessuale appagante, come la sua Lilian con l’ex marito interpretato da Daniel Auteuil: perché tutto questo al cinema si vede ancora poco?
«Dovremmo parlare per ore della rappresentazione del corpo femminile. Purtroppo i pregiudizi sulle donne dopo una certa età sopravvivono, non solo al cinema. Ma sono speranzosa: registe come Zlotowski dimostrano di voler raccontare le donne per quello che sono, con tutti i loro desideri. La mia Liliane non è solo una psichiatra, una madre e una nonna, ma una donna che si esprime anche attraverso il corpo».
Con Auteuil avete avuto un intimacy coordinator?
«È una figura che ho scoperto sul set di True Detective. Ho detto: "Che lavoro pazzesco, dov’eri tu quando avevo 16 anni?". Ormai io e Auteil abbiamo superato i 60 e abbiamo risolto senza, ma sono contenta che questa figura esista, era importante che ci fosse».
Che cosa di lei non hanno mai capito finora?
«Non sono seria come credono. Non ho mai capito perché il pubblico mi affibbi quest’aura di serietà, io sono una persona leggera. Certo, se mi fanno domande serie rispondo in modo serio e amo fare lavori significativi, ma se sapeste com’è la mia giornata ideale cambiereste idea».
Com’è la sua giornata ideale?
«Sveglia presto, sci ai piedi, la sera una partita di calcio in tv e una cena gustosa. Altro che tormentata, sono una persona felice e ottimista verso il futuro».
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Come trasformare l'eredità in un'opportunità per i propri figli
Elena Valzania ha 57 anni e vive a Ravenna, in una casa che ha ereditato dalla sua famiglia. Cresciuta in un contesto economicamente stabile, è stata segnata più di quanto pensasse da ciò che ha ricevuto in eredità: non solo beni, ma un intero modo di vivere e pensare il denaro. «I nostri familiari conducevano vite semplici, risparmiavano e investivano».
A un certo punto, la malattia entra nella sua storia familiare e si intreccia alle questioni economiche. Il padre di Elena si ammala gravemente, per poi morire quando lei ha 20 anni. Insieme con i beni materiali, Elena riceve anche un’eredità invisibile: l’idea che il lavoro debba essere per forza fatica. Un peso silenzioso che la accompagna a lungo, anche dopo la laurea in Farmacia, quando si avvicina all’omeopatia e inizia a lavorare. «Rispetto allo studio, lavorare mi sembrava facilissimo, ma proprio per questo mi pareva che non valesse abbastanza». E infatti, quando viene assunta in una cooperativa di Bologna, non negozia lo stipendio.
La sua carriera aziendale si interrompe durante la sua prima maternità: l’azienda viene acquisita e, al rientro dal congedo, capisce che stanno cercando di spingerla alle dimissioni.
Da allora, Elena non è più rientrata nel mondo del lavoro “ufficiale”. I soldi necessari ad andare avanti, però, in un modo o nell’altro, entrano. Ed Elena procede nella sua vita, con una leggerezza sconosciuta ai suoi familiari. Che le è concessa, però, anche grazie all’eredità materiale ricevuta da loro: «Mio marito e io abbiamo sempre avuto la mentalità di investire sulla nostra famiglia. Tuttora siamo concentrati sul mantenere i nostri tre figli agli studi e i beni di famiglia sono un mezzo per sostenere questa nuova generazione».
Parola all'esperta: le polizze come strumento di tutela
RISPONDE ELENA BELLUCCI DELL’AGENZIA ALLEANZA DI EMPOLI (FI)
1) Come si gestisce un’eredità ricevuta?
«Ricevere un’eredità può risultare persino destabilizzante, specie se si tratta di grandi somme, e senza una gestione attenta il rischio è di sperperare il patrimonio o di non trarne vantaggio. È insomma necessaria un’attenta pianificazione che parta dai bisogni dell’individuo o della famiglia, ragione per cui può essere molto utile affidarsi a un buon consulente assicurativo e finanziario. Tra le soluzioni possibili ci sono le polizze di investimento, che combinano l’opportunità di investimento con la componente assicurativa, che offre una protezione sul capitale o sul rischio di vita. Ne esistono di diversi tipi: con quelle a capitale garantito, per esempio, si ha la certezza che il capitale che sarà restituito all’uscita dall’investimento non sarà inferiore a quello versato».
2) Che vantaggi hanno, rispetto alle altre soluzioni?
«Le polizze da investimento sono nate per chi desidera assicurare un sostegno economico ai propri cari, anche in caso di decesso, con l’aggiunta di un rendimento. Offrono però anche altri vantaggi: uno dei più importanti sta nel fatto che il capitale così collocato non rientra nell’asse ereditario e non viene considerato nel calcolo dell’eredità ai fini della tassa di successione. In caso di morte del contraente le somme passano al beneficiario, nel rispetto delle quote di eredità legittime disponibili, e questo rende la polizza un ottimo strumento per tutelare le coppie non sposate o i minori».
Testo di Annalisa Monfreda
*co-fondatrice di Rame, rameplatform.com
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