Due cuori e una forchetta

Rossella Fiamingo, campionessa di spada individuale e a squadre, e Gregorio Paltrinieri, leggenda del nuoto in piscina e in acque libere, sono una bellissima coppia e un esempio di come per gli italiani il cibo sia un mezzo di conoscenza.
Non potrebbero venire da tradizioni culinarie più diverse: lei è di Catania e lui di Carpi, in provincia di Modena, cresciuti frequentando cucine che sembrano non poter dialogare. Oggi vivono insieme a Roma e, tra mense dei ritiri della federazione e gare internazionali, potrebbero aver perso un po’ il filo del discorso.
In realtà non è così e parlare con loro di nutrizione è una specie di viaggio tra ricordi di famiglia, sane abitudini, sacrifici e qualche peccato di gola regionale. Un potenziale percorso a ostacoli, che sfocia, come spesso accade in Italia, in un mix vincente.

Se aprissimo il vostro frigo ora, che cosa troveremmo?
Gregorio Paltrinieri: «Non ne ho la più pallida idea. Lo apro solo la mattina per yogurt e latte, poi vado a Ostia per gli allenamenti e pranzo fuori».
Rossella Fiamingo: «Io so esattamente che cosa c’è, perché sono io che mi occupo della spesa: sui ripiani ci sono frutta, verdura e prodotti freschi. Quando siamo liberi dalle gare, cerchiamo di mangiare il più possibile a casa, in maniera sana e semplice».
Che cosa succede quando Rossella è in trasferta?
Rossella: «Greg apre il congelatore e trova i cappelletti fatti dalla sua mamma già pronti, solo da scaldare, oppure i tortelli di zucca o il ragù».
Nel suo pacco da casa, invece, che cosa arriva?
Rossella: «Le arance, l’olio d’oliva e la ricotta salata. Ma i miei mandano anche la marmellata di gelsi e la crema di pistacchi che piacciono a Greg».
Quanto conta la nutrizione per un campione?
Rossella: «Il cibo è un elemento fondamentale per gli atleti. Io sono laureata in Scienze dell’alimentazione e ho scritto una tesi sugli schermidori d’élite in relazione alla loro dieta, perciò sono molto attenta all’argomento. Io e Greg, pur praticando sport diversi, seguiamo schemi alimentari simili, però cambia il numero di calorie: lui mangia doppia dose di carboidrati rispetto a me, e molti più spuntini, perché il suo sport richiede più energia. Ciò che fa la differenza è la qualità di quello che si mette nel piatto: noi tendiamo a privilegiare prodotti di stagione ed evitare il cibo confezionato».
Dopo tanti anni, controllarsi diventa uno stile di vita o resta un sacrificio?
Gregorio: «Avere la percezione di quello che mangio per me è naturale, anche perché in acqua tutto quello che crea un peso è un danno. In realtà, non abbiamo nemmeno bisogno di stare a stecchetto, entrambi bruciamo molto e siamo buone forchette, troviamo sempre il modo di nutrirci bene».
Qual è il vostro cibo del cuore?
Rossella: «In questo momento gli spaghetti con i ricci di mare».
Gregorio: «La pasta fresca al ragù e tutti i piatti della tradizione emiliana».
Che cosa vi concedete dopo una vittoria?
Rossella: «Un dolce che ho imparato ad apprezzare con Greg: un bicchierone di mascarpone con la Nutella. Oppure una bella granita con la panna».
Gregorio: «Magari un hamburger con uova e bacon».
Avete riti di coppia legati al cibo?
Gregorio: «Ci sono posti che amiamo molto, come i ristorantini di pesce sulla spiaggia di Ostia, dove l’ho portata le prime volte che uscivamo».
Che consiglio dareste a chi vuole restare in forma?
Rossella: «Essere costanti, mangiare raramente fuori casa e scegliere prodotti di stagione. Oltre, naturalmente, a fare attività fisica».
Gregorio: «Mangiare sempre verdura e frutta».
Quali saranno i vostri prossimi impegni sportivi?
Rossella: «Dopo gli Europei a Genova, mi aspettano i Mondiali a Tblisi, in Georgia, dal 20 al 30 luglio».
Gregorio: «I mondiali a Singapore a fine luglio».
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