Hanno meno di 30 anni, tre figli, oltre 4 milioni di followers su Instagram e una carriera avviata da imprenditori del web. Beatrice Valli e Marco Fantini sono la nuova coppia d’oro dei social, influencer, modelli, ma soprattutto un punto di riferimento per giovani mamme e aspiranti papà. Postano la loro vita di famiglia giorno per giorno, trasferta estiva compresa: sono la “Vallini” Family, nome nato dalla fusione dei loro cognomi.
Siamo a Forte dei Marmi, dove Bea e Marco stanno trascorrendo le vacanze con i bambini Alessandro, 8 anni (nato da una precedente relazione di Beatrice), Bianca, 4, e Azzurra, uno (figlie di Marco Fantini). Ed è qui, sotto il fresco dei pini di mare, che la coppia apre a Grazia il libro dei ricordi. «Perché certe volte ci sembra ancora tutto un sogno».
Ora vivete a Milano, ma non ci siete nati.
Beatrice: «Sono nata in un paesino vicino a Reggio Emilia. Da piccola mi piacevano i vestiti, li creavo da sola. La mia mamma aveva una maglieria, ricamava a mano, mia nonna anche. Ho imparato e sognato questo mestiere, guardando loro. Mia nonna, vista la mia passione, mi ha regalato una macchina per cucire. Strappavo i jeans e li personalizzavo. Per questo ho scelto una scuola da modellista».
Marco: «Ho avuto un’infanzia molto bella, sono cresciuto in campagna, sono il più piccolo di tre figli. Grazie a quei momenti di spensieratezza, mi è rimasto un forte amore per la natura, per gli animali, per la vita all’aria aperta. Infatti, nella parentesi in cui ho vissuto con Beatrice a Reggio Emilia, la prima cosa che ho fatto è stata ricreare una mini fattoria: avevamo tre cani, coniglietti in giro per il prato e le galline. Alessandro si divertiva ad andare a raccogliere le uova nel pollaio, sfidando il gallo».
Che cosa sognavate di diventare da grandi?
Beatrice: «Una stilista. Poi a 16 anni mi sono innamorata e poco dopo sono rimasta incinta di Alessandro, il mio primo grande amore. Decisi di concludere la scuola e di non continuare gli studi perché volevo dedicarmi totalmente a mio figlio. Mi sentivo pronta a diventare madre, mi sono sempre sentita pronta».
Marco: «Il mio sogno era diventare veterinario. Amavo gli animali fin da piccolo. Però non mi piaceva molto stare sui libri. Così ho coltivato un’altra grande passione, ho scelto la scuola alberghiera per diventare barman».
Che cosa vi ha spinto a scrivere per partecipare al programma in tv Uomini e donne?
Beatrice: «Avevo 18 anni, mi ero lasciata con il padre di Alessandro e volevo fare un’esperienza diversa. Mia madre mi diceva: “Forse non è il momento, aspetta un attimo, hai un bambino piccolo”. E io: “Mamma ci provo. Tanto non mi chiameranno”. Eppure, il giorno dopo, mi dissero: “Piaci a Maria, dovresti partecipare a Uomini e donne”. Incredibile come da lì sia nato tutto e abbia trovato l’amore della mia vita».
Marco: «Lavoravo in un’enoteca in centro a Carpi e il mio miglior amico mi diceva che dovevo far qualcosa in più. Mi ha presentato una persona che organizzava un concorso di bellezza. Mi vergogno anche un po’ a raccontarlo: sono arrivato in finale a Mister Italia e pensavo che fosse finita lì, sono abbastanza timido per queste cose. Invece poi mi hanno chiamato dalla redazione di Uomini e donne di Maria De Filippi. E ho conosciuto Bea, da lì un turbinio di emozioni. E sono stato premiato».
E in tre mesi è cambiato tutto.
Beatrice: «Non avrei mai pensato di potermi innamorare davvero in un contesto televisivo. Eppure, se tu vivi in modo reale, la situazione è reale. Marco mi piaceva. La tv è stata l’inaspettato mezzo per conoscerlo. La mia mamma mi ha sempre detto: “Tu sei un fiume in piena, troverai la tua strada”. Lei è una persona speciale e mi ha sempre appoggiata in tutto. E dopo quasi otto anni, Marco e io siamo ancora qui, felici, più forti e innamorati che mai. Marco è un uomo d’altri tempi: gentile, educato, unico. Ha un cuore immenso e, prima di me, si era innamorato di mio figlio. Forse sognava già una famiglia nostra».
Marco: «Sono un tipo introverso e prima di Bea non mi ero mai innamorato davvero. Devo ammettere che all’inizio avevo un po’ paura, ma poi è stato inevitabile lasciarmi andare e sognare un futuro con lei. Mi ha stravolto la vita. Anche le cose più difficili accanto a lei riesco ad affrontarle».
È difficile per voi vivere costantemente sottoposti al giudizio degli altri sui social?
Beatrice: «Mi sono abituata. Essendo cresciuta in un paesino, fin dall’adolescenza sono sempre stata giudicata per qualsiasi cosa. Mia madre mi ha sempre detto: “Fai ciò che ti rende felice. Perché ci sarà sempre chi ti giudicherà”. A distanza di anni, ho capito davvero il significato di queste parole. Seguo sempre il mio istinto e cerco di non farmi influenzare dalle critiche. Oggi sono più le persone che mi sostengono di quelle che mi criticano. E questo è il bello del nostro lavoro».
Marco: «I commenti che non mi vanno giù ho imparato a non leggerli. Durante la quarantena ho avuto il rigetto dei social, mi sono ricollegato con la natura. Io amo stare in acqua. Non mi piace far vedere tutto: le cose più intime e importanti le custodisco solo per noi».
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