Winta Beyene: visual merchandiser ottimista
Winta Beyene è una visual merchandiser di Parma, entusiasta del suo lavoro perché le permette di esprimere una delle sue passioni più grandi e longeve, quella per la moda. Trentadue anni, fervida sostenitrice di Instagram, la potete seguire dal suo account @winta_beyene. Ecco cosa ci ha raccontato nell’intervista.
Winta Beyer
...
Ci racconti chi sei e cosa fai nella vita?
Dopo i social di parole (Facebook), foto (Instagram), video (TikTok) e ora anche voce (Clubhouse), quale sarà il prossimo social secondo te?
Non saprei, per adesso sono fedelissima a Instagram, non sono caduta in “tentazione” con Clubhouse e TikTok.
Abbiamo visto negli ultimi anni proteste prendere voce e potere grazie ai social: sarà sempre di più così? I social possono avere davvero un ruolo nel definire la storia?
Assolutamente sì. Come abbiamo visto negli ultimi anni diverse manifestazioni sono nate attraverso i canali social e hanno fatto la storia. Tra le più recenti “Black Lives Matter” una manifestazione globale nata e portata avanti attraverso le piazze del mondo e i social.
I social hanno, in molti casi, contribuito a modificare la percezione della nostra immagine, a volte in positivo (la body positivity e la sua diffusione), altre in negativo (l'ambire a stereotipi finti o comunque "filtrati"). Tu che ne pensi?
Sicuramente i social per alcuni settori come beauty e moda possono rivelarsi positivi e d’ispirazione ma al contempo negativi, potrebbero infatti anche essere promotori di messaggi sbagliati come il “body shaming” o gli stessi filtri che spesso tendono a modificare la realtà.
Quali step dovrebbe fare il sistema moda italiano per essere davvero inclusivo oggi?
Il sistema moda, per abbattere gli stereotipi, dovrebbe affrontare l’argomento in maniera più chiara. Con una integrazione continua dei soggetti.
La moda negli ultimi anni è stata letteralmente travolta e pervasa dai social: l'hanno resa di sicuro più aperta e democratica. Come te la immagini nel futuro?
La moda è in continua evoluzione, è difficile a oggi immaginarsela più evoluta di quanto non lo sia già.
© Riproduzione riservata