Masha Nova è un’artista nata in Siberia nel 1992, ha vissuto in Canada per approfondire gli studi presso il Bishop Ridley College ed è poi giunta in Europa, prima a Cambridge dove ha studiato alla School of Visual and Performing Arts e ora a Milano dove vive e lavora. Cura una rubrica beauty per il brand Espressoh, fa parte della community femminile FemmeTV ed è un’amante dei gatti. Scoprite cosa ci ha raccontato nell’intervista.
Masha Nova
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Ci racconti chi sei e cosa fai nella vita?
Mi chiamo Masha Nova, sono un’artista, un’amante di libri e una skincare enthusiast. Forse vi è capitato di vedere dei miei collage o di aver letto la mia colonna Beauty su Espressoh. Spesso sono moderatrice su Club House, riguardo a temi come il femminismo o la storia delle donne.
Dopo i social di parole (Facebook), foto (Instagram), video (TikTok) e ora anche voce (Clubhouse), quale sarà il prossimo social secondo te?
È stato entusiasmante iniziare a far parte di Club House, non credo ci siano altre piattaforme migliori in questo momento. Sono stuzzicata dall’idea di postare su TikTok, e di tanto in tanto lo faccio. Penso sia necessario che nuove piattaforme social vengano alla luce dal momento che una delle nostre principali necessità, in quanto esseri umani, è di far parte di una comunità, dove le nostre voci possono essere ascoltate e amate.
Ascoltare diverse opinioni su temi sociali rilevanti ci aiuta a comprendere ciò che è veramente importante. Ovviamente Instagram è destinato a rimanere, benché io riesca a percepire quanto il pubblico sia sfinito da contenuti senza una causa ben precisa.
I collage di Masha
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Abbiamo visto negli ultimi anni proteste prendere voce e potere grazie ai social: sarà sempre di più così? I social possono avere davvero un ruolo nel definire la storia?
A mio avviso i social media hanno giocato un ruolo colossale nel sostenere le minoranze e i gruppi ai margini della società, nel trovare una voce, influenzando l’opinione pubblica e possibilmente contribuendo a un cambio di coscienza collettivo, per un futuro migliore. È di fondamentale importanza comprendere il fatto che i social media da soli non possono muovere le montagne, è nostra responsabilità, in qualità di individui, sostenere ed essere al servizio di quelle cause che riteniamo importanti. Per questo i social sono sicuramente un grandissimo strumento per digerire l’informazione. Tuttavia dobbiamo continuamente far riferimento al nostro pensiero critico se vogliamo arrivare all’essenza di un concetto.
I social hanno, in molti casi, contribuito a modificare la percezione della nostra immagine, a volte in positivo (la body positivity e la sua diffusione), altre in negativo (l'ambire a stereotipi finti o comunque "filtrati"). Tu che ne pensi?
Di nuovo, imparare a ragionare è fondamentale per analizzare l’informazione. Per quanto ovvio, trovare delle fonti che non siano delle caption, è la base per iniziare ad approfondire un tema, qualunque esso sia. È triste vedere quanto con i social media la nostra intelligenza collettiva si sia indebolita; ovviamente questi possono essere una buona fonte d’informazione ma raramente andiamo ad approfondire un tema dopo averlo letto su un titolo click bait o dopo averlo visto in un video divertente. Recentemente ho scritto un articolo dal titolo “Real Life Instagram Filter” e anche solo fare ricerca sul tema ti dà i brividi.
I collage di Masha Nova
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Quali step dovrebbe fare il sistema moda italiano per essere davvero inclusivo oggi?
Per abbandonare il tokenism, smettere di riciclare reference e smettere di appropriarsi di altre culture. Dare una sedia alle persone visionarie e con una mente creativa, a prescindere dai loro background, sesso o razza. Smettere di guardare il numero di follower. Questo mi sembra un buon piano. Non è poi così difficile, no?
La moda negli ultimi anni è stata letteralmente travolta e pervasa dai social: l'hanno resa di sicuro più aperta e democratica. Come te la immagini nel futuro?
Immagino più collaborazioni con artisti, interior designer e product designer. Spero che il giusto riconoscimento venga dato a chi lo merita, e che nessuna idea venga rubata o riciclata.
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