Da Marina & The Diamonds a semplicemente Marina, la cantante inglese torna con nuova forza sulle scene e sui palchi di tutta Europa. L'abbiamo incontrata a Milano per parlare di musica, moda e del suo nuovo show
Marina Diamandis arriva a Milano per la prima volta con un concerto che è un vero e proprio show, fatto di colori, performance di danza contemporanea e, naturalmente, con le sue canzoni. Inno di empowerment di ragazze e ragazzi che la seguono dal suo primo album The Family Jewels fino all’ultimo doppio Love+Fear, (diviso emblematicamente tra una parte dedicata all’amore e una alla paura), venerandola su Instagram come una vera icona. Musicale certo, ma anche di stile. Di quelle che non hanno paura di osare e che giocano con il proprio armadio senza prendersi troppo sul serio.
Per questo il brand inglese Kurt Geiger l’ha voluta tra le protagoniste della nuova campagna autunno-inverno 2019 e noi l’abbiamo incontrata in esclusiva poco prima del suo concerto per chiacchierare della sua carriera, di social media e dei suoi gusti in fatto di musica e moda.
Ti sei allontanata dalla musica per un periodo. Cosa ti ha spinto a prenderti questo tempo e cosa ti ha aiutato a tornare alla scrittura e sul palco?
Il mio sogno è sempre stato quello di fare la cantante, sin da piccola ho sempre saputo quello che sarebbe stato il mio futuro. Ma quando ho compiuto 30 anni, dopo 3 album e 9 anni non stop sul palco ho iniziato a sentire che quello che facevo non mi divertiva più, che non volevo più cantare le mie canzoni. Non avevo più una vita privata ed è stato un momento molto drammatico, non sapevo davvero cosa avrei potuto fare e che direzione prendere.
Poi ho iniziato a scrivere un album, senza costrizioni, e ho capito che avevo solo bisogno di prendermi del tempo, come succede a molti. Fortunatamente non ho mai avuto problemi a scrivere, era proprio la parte pubblica, della performance a bloccarmi. Ma nel momento in cui ho ricominciato ho capito che non avrei mai potuto smettere.
Infatti la tua musica va di pari passo con un mondo di immagini, video, colori. Il tuo tour è un vero show, ricco di emozioni e divertimento. Sei coinvolta nel processo creativo?
È la mia parte preferita! Lo show si basa sulla danza contemporanea, abbiamo quattro incredibili ballerini. Ci sono parti più pop, con Primadonna ad esempio, ma anche parti più intime con piano e assoli di danza.
Ho sempre avuto dei collaboratori che mi ispirano o aiutano a concretizzare le mie idee. Di solito vado dal mio stage director e gli racconto cosa ho in mente. In questo caso uno show minimalista e contemporaneo con ballerini e performance. Prima eravamo solo io e una band di ragazzi che suonavano, ora è decisamente diverso.
Di cosa hai paura e cosa ami di più?
Amo le persone che pensano in modo libero e che non ti fanno sentire giudicata, ho paura di essere controllata e intrappolata.
Quando voglio sentirmi bene ascolto Marina, e Marina cosa ascolta?
Adoro le voci femminili per cui direi Dolly Parton, Annie Lennox, Kate Bush, PJ Harvey, Fiona Apple.
Hai una forte fanbase su Instagram. Come è il tuo rapporto con i social media? Senti una certa responsabilità verso i tuoi fan quando posti?
Credo che chiunque abbia modo di influenzare gli altri debba fare attenzione. Quando posto cerco di pensare: cosa sto dando ai miei lettori? Un contenuto utile e di valore oppure no? A volte invece penso se quello che sto pubblicando fa sentire bene me prima di tutto, perché Instagram può essere anche un mezzo terribile. Altre ancora penso che non vorrei neppure avere un account perché l’algoritmo favorisce contenuti poco originali e ti spinge a creare immagini tutte uguali e inutili. Un libro o un pensiero profondo ricevono pochissimi like mentre un selfie più di 100.000, è assurdo no?
Ad esempio ora il mio account Twitter viene gestito dal mio management, perché c’è troppa cattiveria gratuita, non è una piattaforma razionale e non ho più voglia di perdere il mio tempo dietro a queste cose.
« Amo le persone che pensano in modo libero e che non ti fanno sentire giudicata, ho paura di essere controllata e intrappolata »
Hai parlato di come essere una donna in un mondo guidato dallo sguardo maschile può essere difficile. Come hai imparato a gestire le situazioni più difficili?
Più potere hai meno queste situazioni capitano, ma avere una etichetta diretta da donne è sicuramente molto importante e mi ha aiutato nei momenti più difficili.
Parliamo di moda. Ti piacciono i colori forti sul palco e non hai paura di rischiare con look eccentrici. Ma cosa ti piace indossare nella vita di tutti i giorni?
Cose comode e colorate! Indossare qualcosa di un colore particolare può cambiarmi la giornata. La moda è un mezzo incredibile per esprimere chi sei e per il tuo umore. Non ho un guardaroba enorme, preferisco cose che durano a lungo anche se a volte mi capita di cedere a qualcosa di estremamente fashion.
Come scegli i tuoi look per i concerti?
Molti sono fatti su misura - in questo tour sono diventata ossessionata con dei corsetti vintage di Vivienne Westwood difficilissimi da trovare. Il primo l’ho trovato addirittura su Etsy, spedito dall’Indonesia! Ho una stylist che lavora per me, Mercedes Natalia, e con lei siamo riuscite a trovare altri corsetti a Los Angeles costruendo poi i vari look attorno a questi capi e creandone altri in tanti colori. Poi ci sono gli shorts, morbidi e non troppo attillati perché devo essere in grado di muovermi sul palco. È un guardaroba ampio, posso mixarlo nei vari tour e divertirmi senza vestirmi sempre uguale.
Sei una delle testimonial della nuova campagna di Kurt Geiger. Cosa hai pensato quando ti hanno chiesto di farne parte?
Non faccio spesso questo tipo di collaborazioni, ma Kurt Geiger è davvero un brand iconico ed è un brand che amo molto. Nel tour di Electra Heart avevo un paio di scarpe rosa di Kurt Geiger e le indossavo tutto il tempo! Poi mi hanno detto che il fotografo sarebbe stato Erik Torstensson e ho pensato che avrebbe fatto sicuramente un bellissimo lavoro e sarebbe stata un’esperienza emozionante.
Quali sono i pezzi preferiti della collezione?
Adoro la borsetta porta borraccia con l’arcobaleno, è davvero geniale! Nessuno vuole portare le proprie bottigliette in borsa, è la soluzione perfetta.
Cosa pensi di fare dopo il tour?
Mi prenderò una o due settimane di vacanza. Ma poi ricomincerò a scrivere di nuovo, ho già iniziato in realtà ma ho dovuto fermarmi di nuovo per il tour, per cui… non vedo l’ora di riprendere!
Credits:
Foto: Manuel Bifari
Foto sul palco: Kristina Keliris
Foto Kurt Geiger: Erik Torstensson
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