Garment Etymology: i capispalla più iconici di Weekend Max Mara dalle origini a oggi
Weekend Max Mara reinterpreta in chiave contemporanea alcuni dei capispalla più iconici partendo dal loro nome e con “Garment Etymology” analizza la definizione etimologica dei suoi capi cult.
Un viaggio dal passato al presente, per esplorare l'origine etimologica e l'evoluzione di alcuni grandi classici del guardaroba invernale. Weekend Max Mara riparte dalle origini e con il guardaroba Garment Etymology ripercorre la trasformazione che alcuni dei suoi capispalla più iconici hanno avuto negli anni fino ad arrivare al presente: capi contemporanei, freschi e che mixano modernità e classicismo.
Con questa selezione esclusiva di capispalla, il brand ripercorre le proprie origini attraverso la rivisitazione di alcuni modelli cult, eleganti e contemporanei.
Fanno parte della collezione, tra gli altri, un parka con cappuccio, un cappotto over con dettagli in montone e pelle, un montgomery con motivo damier, un cappotto in Principe di Galles e una cappa con profili in pelle, tutti modelli classici che sono stati rivisitati in chiave attuale, pur rispecchiando appieno il DNA del brand.
Ma come sono cambiati questi capispalla da ieri a oggi? Scoprite con noi come Weekend Max Mara è riuscita a renderli così attuali.
Garment Etymology: storia ed evoluzione
Montgomery
Facciamo un tuffo nel passato con il Montgomery, il celebre cappotto in panno con gli alamari che abbiamo indossato sin dall’infanzia e che ci ha accompagnato anche negli anni del liceo. Quello proposto da Weekend Max Mara è a motivo damier e di media lunghezza, è realizzato in panno di lana e dispone di gilet interno staccabile, oltre all'immancabile cappuccio.
Parka
Da indumento must delle popolazioni Inuit a capo simbolo delle rivolte studentesche degli anni '60 prima e dei gruppi rock poi: il parka verde ne ha fatta di strada. Oggi Weekend Mara Mara lo ha reso più attuale grazie all’imbottitura in pura lana, all’abbottonatura centrale e alla coulisse ai polsi, in vita e sul fondo.
Mantella
Chi l’ha detto che la mantella si può indossare solo quando piove? Sopravveste senza maniche, da sempre un punto fermo dell’armadio militare, quella riproposta da Weekend Max Mara, in doppio di pura lana, con doppia tasca frontale e profili in pelle, non può che trovare facilmente spazio anche nel guardaroba quotidiano.
Cappa
Nata come mantello femminile, la cappa è stata il capospalla di dame e cavalieri. Oggi, quella proposta nella nuova capsule di Weekend Max Mara ha uno stile decisamente più contemporaneo: è un modello doppiopetto, in doppio di pura lana, arricchito con profili in pelle, maxi tasche e collo in montone.
Montone
È stato a lungo l'uniforme della Marina Militare Americana ed è diventato poi uno dei capi cult degli Anni '70. Il cappotto over di "Garment Etymology" di Weekend Max Mara è realizzato in panno di lana con dettagli in pelle e montone. È dotato di doppia tasca con patta sul davanti e cappuccio. Un prezioso compagno anche nelle giornate più fredde.
Trench
Impermeabile da trincea indossato dall’esercito durante i combattimenti, il classico cappotto doppiopetto con cintura in vita è una vera icona dello stile inglese. Weekend Max Mara lo ha reinterpretato proponendo una versione lunga monopetto in Principe di Galles, in doppio di lana, cintura in tessuto e tasche a filettone sui fianchi. Una versione rinnovata che però mantiene il suo gusto british.
A interpretare i capispalla iconici del guardaroba del brand, Clara Berry, protagonista del nuovo inedito servizio fotografico realizzato da Grazia. In esclusiva (qui sopra in apertura) il video del backstage.
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