Embrace the Change: il cambiamento per Caterina Balivo va accettato con il sorriso
Quante volte nella sua vita una donna cambia? Tantissime. Dall'adolescenza in poi il cambiamento, fisico e mentale, è continuo. Affrontarlo con positività, accettarlo, abbracciarlo, è il modo migliore per viverlo alla grande. Come fa Caterina Balivo, scelta da Triumph per rappresentare in questi scatti i valori della nuova campagna Embrace the Change per la primavera estate 2021.
Il momento che stiamo vivendo rende tutti ancora più multitasking, nel bene e nel male. Caterina, come vivi questa situazione e cosa ne pensi?
È una situazione che ha vari aspetti. Un anno fa avevamo voglia di dirci “andrà tutto bene”, “sta per finire”, “ce la faremo” e di cantare sui balconi. Oggi invece è una situazione dove la pazienza è finita: siamo tutti inquieti e diventa un po’ più difficile anche sorridere. Si fa fatica soprattutto quando sei una madre e devi far finta che tutto vada bene e che se non si va a scuola, è per precauzione – ma non certo perché sta succedendo qualcosa di brutto. Ecco, quella parte lì con i miei bambini l’abbiamo superata e non ho voglia di fargli rivivere le ansie dello scorso anno.
Se ti diciamo cambiamento, pensi a qualcosa di positivo o negativo?
Io penso a qualcosa di positivo, perché alla fine ogni cambiamento è un giovamento. Me lo diceva mia nonna e quindi io l’ho sempre vissuto in maniera positiva.
Che relazione hai con il cambiamento, lo accetti o lo vivi con fatica?
Lo accetto, ma soprattutto io ogni tanto devo cambiare. Quindi in realtà fa proprio parte del mio percorso di vita da sempre, da quando andavo al liceo. Mi piace cambiare, non mi piace la comfort zone. Quindi io appena posso, cambio.
Sei anche mamma, come è cambiata la relazione con il tuo corpo con la maternità? Cosa suggerisci alle donne che faticano ad accettarsi?
Ragazze, dopo la maternità si cambia, il corpo cambia. È tutto diverso, è inutile dannarsi. Quello che si può fare però è mantenere quello che è stato cambiato, senza peggiorarlo e senza tornare a come si era prima. Tornare indietro non si può, è la natura. Tornare indietro vuol dire non accettarsi, non accettare gli anni, non accettare il fatto che c’è il fine vita. Quindi si cambia, si cambia con l’età, figuratevi con la gravidanza: un disastro, ve lo dico! E prima di tornare in forma ci vogliono almeno tre o quattro anni. Poi quando vedete le altre mamme già tornate in forma, beh, non sono io. Non lo so come fanno. Però io lo vedo anche a livello ormonale: adesso che Cora ha quasi 4 anni – ad agosto – vedo da tre anni la mia pelle essere tornata un po’ come quella di prima.
C'è un cambiamento della tua vita che ha avuto un forte impatto su di te?
Sicuramente cambiare città (da Milano a Roma) ha avuto un forte impatto, molto difficile, che pian piano sto accettando.
Quanto un capo può regalare secondo te serenità e fiducia, e quindi capacità anche di accettare i cambiamenti della propria vita?
Può essere è fondamentale! Così come cambia il tuo corpo, così devono cambiare anche i tuoi abiti e accessori. Cercare cose che ti fanno stare a tuo agio, che ti fanno stare bene.
Come il Fit Smart Bra di Triumph, un reggiseno innovativo e confortevole, che si adatta ad ogni momento della giornata e ad ogni silhouette, valorizzando le forme e i cambiamenti del corpo di ogni donna.
© Riproduzione riservata