Baby K e il suo pensiero sul significato di bellezza oggi


Baby K aka Claudia è un'artista italiana in continua evoluzione che si racconta attraverso la sua musica, i testi e le sue performance live. L'abbiamo incontrata per saperne di più sul suo pensiero riguardo a temi che ci stanno a cuore come la percezione di sé, la bellezza oggi e il mondo dei social network.
Nella tua idea personale, quale è il tuo concetto di bellezza?
Lo so che sembra banale ma nel tempo ho capito che va al di là della pura questione estetica. Si parla molto di me time quando si parla del beauty e quando una persona se ne priva non si rende conto di quanto poi ne possa risentire a livello di benessere psico fisico. Lo dico quasi a me stessa perché quando non lo faccio mi manca qualcosa. Mi sono resa conto negli anni che auto dedicarsi del tempo fa proprio bene. Prima il mondo del beauty lo legavo puramente all’estetica ora è diventato un rito per stare bene a 360 gradi.
Instagram e i social network in generale: come è cambiato il tuo rapporto con la tua immagine dalle prime volte che postavi?
L’evoluzione di una persona avviene anche attraverso la propria immagine. Cambia tutto nel tempo e tutto si evolve. Anche il modo in cui scegli il trucco, il colore dei capelli come ti rappresenti e chi ti senti in quel momento, rivisto alla luce della propria crescita interiore, cambia. Per me è proprio lì che sta la differenza oggi, nella consapevolezza.

Quali sono i tuoi must beauty? La tua copertina di Linus di bellezza?
Non è mai cambiato nel tempo e lo posso dire senza paura di contraddirmi: l’eyeliner! Ho degli occhi particolari che se vengono valorizzati acquistano risalto e l’eyeliner è lo strumento più adatto per me.
Sappiamo che ami il brand E.L.F. fin dall’inizio, quali sono i tuoi must?
Ti dico solo che sono fan da un sacco di tempo, proprio dagli inizi e il primo prodotto che ho comprato è stata la matita per le sopracciglia che è fissa nel mio beauty. Un altro prodotto per cui ho un fetish reale è l’illuminante. Il momento del trend dello strobing per me è stato stupendo! Questi sono i due prodotti che mi hanno fatto innamorare del brand.

C’è differenza tra il make up che indossi on stage e quello che indossi tutti i giorni?
Sul palco ci sono due aspetti, uno puramente tecnico per cui devi essere vista anche da lontano e uno squisitamente pratico per cui il tuo stile e le tue caratteristiche devono essere percepite bene e in modo chiaro per cui è tutto più marcato. In più si può aggiungere estro e inventiva come per i look dei miei ultimi live che avevano un’ispirazione futuristica, il trucco era quindi in accordo. Nel quotidiano mi tengo più su un’idea di riequilibrare le linee del mio viso in modo semplice.

Rispetto alla tua immagine e al tuo percepito personale come reagisci di fronte alle critiche che ti vengono mosse e cosa ti senti di suggerire alle nuove generazioni per gestirle?
Bisogna sempre ricordarsi che la dimensione dei social network non è una dimensione reale anche se passa l’informazione che lo sia. Bisogna ricordarsi che ci sono degli artifici che vanno presi in considerazione che alterano l’aspetto delle persone.

Si tende a pubblicare il lato migliore delle proprie vite e di se stesse e questo crea una realtà distorta che porta a paragonarsi agli altri in maniera totalmente subconscia. Si crea anche una lente deformata attraverso la quale assorbiamo stimoli e reazioni che non dobbiamo sottovalutare. I social poi sono fatti apposta per farci andare in fissa e bisogna starci attenti. Il mio atteggiamento e il mio consiglio rispetto a questo - che cerco di seguire anche io stessa - è che devo ricordarmi che io sono io a prescindere dalla mia veste esteriore e che il mio mondo più importante riguarda l’espressione di me stessa. Anche in famiglia e a scuola bisogna insistere sul fatto che la nostra identità e il nostro valore non sono legati alla forma estetica. Il successo non è legato alla perfezione ma all'unicità di ogni persona e dobbiamo ricordarcelo sempre.
Ph. courtesy Press Office / Getty Images
Ha collaborato: Elisa Pietrosanti
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