Fotogallery Paula Bonet: innamorarsi di un autoritratto
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Parla l'illustratrice Paula Bonet. Fate la sua conoscenza
Paula Bonet sembra uscita da una favola Disney o da un film di Wes Anderson. È un’illustratrice spagnola, classe 1980, originaria di Valencia. Con il suo stile onirico e scanzonato ritrae spesso se stessa in un costante stato di stupore o innamoramento. Le guance rosse come quelle di Biancaneve sono la sua firma inconfondibile. L'abbiamo intervistata.
Il carattere impulsivo ha portato la Bonet a scegliere tecniche di realizzazione veloce come la penna, l’acquerello e l’inchiostro. Il risultato è rapido e diretto, l'immediatezza è una delle qualità principali dei suoi lavori. La velocità ha caratterizzato anche il modo in cui il suo lavoro si è diffuso su internet: a macchia d'olio.
Guardando i tuoi disegni ti ho subito immaginata con i pastelli in mano. Quando hai iniziato a disegnare e quando hai capito che sarebbe stata la tua professione?
Quando ero una bambina. Sì, ho iniziato con i pastelli ma amavo anche cucire nell’atelier di mia nonna o giocare con i libri. Suppongo non sapessi ancora di voler essere un illustratrice, ma immaginavo che probabilmente avrei fatto un lavoro in cui le mani e la fantasia avrebbero avuto un grande importanza.
Nei tuoi lavori sei spesso la protagonista, nel senso che hai realizzato tantissimi autoritratti. Come mai questa scelta?
Solo perché è più facile per me. Di solito lavoro attraverso fotografie e quando vivevo da sola era più semplice fotografare me stessa. Ma c'è anche un altro motivo: quando mi disegno non devo stare attenta al risultato finale, sono sicura che non urterò la mia autostima.
Le guance rosse hanno un particolare significato? Simboleggiano qualcosa?
Niente di niente. Almeno, niente di premeditato. Dipingo quadri a olio da quando avevo 14 anni, e quando ho iniziato a disegnare usavo solo una linea nera. Suppongo che le guance siano un'eredità di quel primo periodo: avevo bisogno di qualcosa, una sorta di grido di colore in mezzo a tutto quel nero. È così che il rosso è apparso in mezzo alla mia faccia.
Hai mai pensato di inventare una storia e dei personaggi, oppure farai sempre e solo l’illustratrice?
Sto lavorando al mio primo album illustrato proprio in questo momento. È una storia per i bambini e mi sto divertendo tantissimo grazie a questo libro. Si chiamerà «Llegeix-me» («Leggimi»).
Dove possiamo vedere il tuo nuovo materiale? C'è qualche mostra in arrivo?
Il luogo più aggiornato con i miei ultimi lavori è la mia pagina facebook , ma ho in arrivo due mostre: «Les converses amb el mirall» alla Galleria ISSIMM, a Solsona (Barcellona) e un’altra a Fàbrica Moritz, a Barcellona.
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