Si è conclusa la sedicesima edizione di Pitti Fragranze con una riflessione su cos'è un profumo e sulle note olfattive di maggiore successo. Sullo sfondo, le novità della profumeria artistica
Appuntamento annuale per gli appassionati di profumeria artistica, Pitti Fragranze n°16 si è tenuto come da tradizione alla Stazione Leopolda di Firenze nel week end del 14-16 settembre. Ma non solo: sono infatti molti ormai gli eventi che coinvolgono tutta la città, tra novità da scoprire all’interno di palazzi storici e incontri con nasi ed esperti.

Pitti Fragranze, il riassunto
Tema centrale della sedicesima edizione è stata una domanda: “Dove inizia una fragranza e dove finisce?”. Come oggetto impalpabile e praticamente invisibile, il profumo però esiste e ha anche un creatore che lo realizza attraverso l’utilizzo di ingredienti provenienti da tutto il mondo.
Il dibattito alla Stazione tra differenti nasi era incentrato su questo argomento, con una particolare attenzione a una delle note olfattive più amate, la vaniglia del Madagascar.
Molti gli incontri in giro per la città che univano anche mondi apparentemente lontani, come quello del cibo che ha coinvolto differenti ristoranti stellati della città o Inflorescent accanto al Polimoda.
Le novità a Pitti Fragranze scelte da Grazia.it
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Tra i nuovi marchi presentati Mizensir, del famoso creatore Alberto Morillas che ha deciso di creare un proprio brand nato prima con le cere e poi passato alle eau de parfum; il portoghese Gordissimo, arrivato in Italia in primavera, per l’inverno ha presentato la collezione di 4 lip balm. The Blazing Mister Sam è invece la nuova fragranza di Penhaligon’s della collezione Portraits: la storia racconta di un americano a Londra, affascinante e accattivante per questo nella piramide olfattiva ci sono note di tabacco, patchouli, pepe nero e legno di cedro, rassicuranti e molto maschili. Un morbido rosa cipria colora invece Peau Santal e Powdered Veil, le nuove eau de parfum di Miller Harris: si ispirano completamente all’autunno, quando le sere si accorciano, le foglie iniziano a cadere e si indossano i primi maglioni. All’interno note di rabarbaro, geranio, orchidea, sandalo, zafferano e oliano.
Graphic: Elisa Costa
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