Da sempre Angelina Jolie ha fatto sua la battaglia per difendere i diritti umani e quelli dell'ambiente. Già 17 anni fa, per esempio, l'attrice decise di istituire una fondazione in nome del figlio Maddox per supportare la comunità e l'ecologia della regione di Samlot, una delle aree più colpite dalla guerra civile in Cambogia, dove la famiglia di Angelina ha una casa. L'obiettivo della fondazione è alleviare la povertà rurale proteggendo anche la fauna locale e l'ambiente. Non solo. Jolie vuole anche promuovere, attraverso la fondazione, progetti per la salute e l'empowerment femminile. Tra le altre iniziative trovano spazio anche corsi sull'allevamento delle api per la produzione del miele. Proprio in questa terra così complicata è iniziata la collaborazione tra l'attrice e Guerlain. Nel 2019 la star ha accompagnato il brand in Cambogia per realizzare l'ultimo spot di Mon Guerlain e incontrare i membri della fondazione.

Angelina per "Women for Bees"
Oggi, l'ultimo passo e un nuovo progetto: dall'8 marzo, infatti, l'attrice sarà la madrina del nuovo progetto Guerlain con UNESCO, Women for Bees, un programma che è volto a promuovere il settore dell'apicoltura favorendo lo sviluppo di competenze e professionalità tutte femminili. Il progetto inizierà il prossimo 21 giugno, nel Massiccio della Sainte-Baume in Provenza.

Il progetto “Woman for Bees” di Guerlain e Unesco
Ideato da Guerlain e UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, il progetto formativo durerà 30 giorni e ospiterà 50 donne provenienti da tutto il mondo. Alla guida del programma c'è l'OFA, l'Osservatorio Francese di Apidologia che aiuterà ogni partecipante ad acquisire le basi teoriche e pratiche dei vari aspetti dell'apicoltura, compresa la conduzione di un apiario professionale. Al termine della formazione, le partecipanti avranno acquisito tutti i protocolli che consentiranno loro di sostenere le loro colonie di api, diventare apicoltrici-imprenditrici e membri di una rete internazionale di apicoltura al femminile, potendo condividere con altri le loro conoscenze e capacità. Il progetto prenderà il via all'interno delle Riserve della Biosfera dell'UNESCO. Le riserve coinvolte nei primi due anni includono Iles et Mer d'Iroise (Francia), Sila (Italia), Balcani centrali (Bulgaria), Kozjansko e Obsotelje (Slovenia), Katunskiy (Russia), Tonle Sap (Cambogia), Kafa (Etiopia), Volcans (Ruanda) e Xishuangbanna (Cina). Entro il 2025, 2500 alveari verranno costruiti all'interno di 25 Riserve della Biosfera dell'UNESCO con l'obiettivo di raggiungere un ripopolamento di 125 milioni di api. Le 50 donne che si diplomeranno entro quell'anno parteciperanno, poi, a un importante progetto socialmente utile.

«Il ruolo delle donne nella gestione della biodiversità e nei processi decisionali non è riconosciuto appieno. Di conseguenza, sostenere e promuovere il contributo di agenti del cambiamento è fondamentale ed è una priorità globale per l'UNESCO. Il programma ‘Women for Bees’ Guerlain x UNESCO non solo evidenzia la nostra interdipendenza con altre specie viventi, ma incoraggia anche le donne a essere artefici del cambiamento per creare, educare e sperimentare l'apicoltura sostenibile nelle Riserve della Biosfera dell'UNESCO. Questo modo di abitare la Terra in armonia con altre specie incarna lo spirito del nostro impegno per la biodiversità e il significato della nostra partnership globale con LVMH», ha affermato Audrey Azoulay, Direttore generale dell'UNESCO.

Angelina Jolie, che come madrina del programma incontrerà le apicoltrici e seguirà i loro progressi, ha aggiunto: «Quando le donne apprendono nuovi concetti e competenze, hanno l'istinto di trasmetterli agli altri. Non vedo l'ora di incontrare le partecipanti di "Women for Bees" per saperne di più su di loro, sulla loro cultura, sul loro ambiente e sul ruolo ricoperto, in questo campo, dalle api. Spero che la formazione rafforzi la loro indipendenza e possa migliorare le loro condizioni di vita e quelle della loro comunità».
Credit ph: Alexei Hay/Netflix, Hugue Charrier for the French Observatiry od Apidology, Nathan Wiley/Workhouse, Getty Images
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