Ambre Marine di Alyssa Ashley, il profumo ispirato alle libertà e al fascino del mare
L’odore del mare, dell’aria, del vento e della sabbia: sono i ricordi estivi, sinonimo di libertà e felicità, che difficilmente ci toglieremo dalla pelle. Perché la novità profumata firmata Alyssa Ashley, Ambre Marine, promette di rapire i sensi e di ammaliarci, proprio come fanno le sirene. La promessa di questa nuova fragranza marina è, infatti, di racchiudere in una bottiglia le sfaccettature del mare, delle alghe, del sale sulla pelle dopo un bagno in una calda giornata estiva.
Le note
Per ricreare questa sensazione, Alyssa Ashley si è affidata a un mix sensuale ed elegante di note: in testa, ci sono quelle fresche e vivaci delle perle di agrumi, nel cuore, invece, fiorisce un bouquet di fiori bianchi d'acqua; infine, il fondo è leggermente salato, con note di ambra bionda e iris. Il risultato è una costruzione olfattiva che fa rivivere in ogni momento l'esperienza dell'ambiente marino.
L’ispirazione artistica
Tutte le fragranze Alyssa Ashley trovano nell’arte una fonte di ispirazione. A voler associare un’opera o una immagine al potere seducente di Ambre Marine, viene subito in mente una scena che avrebbe potuto essere dipinta dal maestro della pittura Metafisica, Giorgio De Chirico, con un Ulisse contemporaneo che viene ammaliato dal profumo irresistibile; un mito che ben sintetizza la nostalgia (della patria perduta e cercata), il viaggio in mare, l’evocazione delle forze superiore e lo struggente senso della natura. Anche se De Chirico non ha mai dipinto la scena raffigurata, l’immagine scelta rappresenta pienamente lui, la sua arte, la sua filosofia. Ulisse è il manichino, cieco, sordo e silenzioso, che viene intrappolato dall’unico senso ancora possibile, l’odorato, il senso più intimo, più vicino a noi e alle nostre emozioni, il senso dal quale non si può sfuggire. Le sirene, invece, sono il simbolo di qualcosa che è ignoto all’uomo, ma che ha il potere di attirarlo pericolosamente, con le loro voci divine, o come in questo caso, con il loro profumo irresistibile.
Una curiosità sulle note marine
Diverse materie prime sono in grado di esaltare i sentori marini nelle fragranze. La più usata è il calone, una materia prima di sintesi scoperta nel 1951 dagli scienziati del laboratorio farmaceutico Pfizer. Alla ricerca di un componente da utilizzare come additivo alimentare per ricreare il gusto e l’aroma dell’anguria, trovarono una polvere bianca capace di rievocare gli spruzzi del mare. Questa molecola, infatti, ha una struttura simile ai feromoni prodotti da alcune specie di alghe. Sotto forma di cristalli, il calone, ha un odore acre, ma una volta diluito rilascia una potente e caratteristica sfaccettatura iodata. Negli anni successivi sono nate altre materie prime di sintesi capaci di evocare questi sentori, come il melanol o il floralozone. In alternativa, per dare le ricercate sfaccettature marine possono essere usate materie prime naturali, quali i fiori di loto, il cipresso blu e delle alghe. In questo caso, però, lo schietto profumo marino della molecola sintetica è smorzato da note floreali e/o verdi più delicate. Il connubio tra morbidezza, eleganza e persistenza che le note marine offrono fanno sì che siano state tra le materie prime a cui ci si è ispirati molto negli ultimi tempi, tanto che si pensa di far diventare il marino una costruzione olfattiva a sé stante e non una sottocategoria da associare ad altre famiglie.
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