Alyssa Ashley: l'empowerment è saper valorizzare le differenze


Quando si cerca un esempio di imprenditoria femminile di successo si può pensare alla storia di Alyssa Ashley, il marchio di profumeria artistica del gruppo Perris che vede al comando due donne dal carattere eccezionale: Consuelo Perris, responsabile di Alyssa Ashley ed Elisabetta Perris, responsabile dei marchi di nicchia Houbigant, Perris Montecarlo e Perris Swiss lab. Il loro padre Michele importò in Italia il famoso brand, fondato da Enrico Donati, nel 1981. La loro storia – e la storia di Alyssa Ashley insieme a quella del gruppo Perris – poggia su una base solida fatta di passione, heritage e continuo miglioramento: è come una fiamma che arde e che porta a sperimentare, sempre restando nella posizione dell’ascolto, l’unico modo per «conoscere altre realtà e provare a fare la cosa migliore», dice Consuelo.
Il tutto in un’ottica di spirito collaborativo, in grado di coinvolgere le persone che lavorano a questo progetto che è unico nel panorama della cosmetica italiana.

Il ritorno alle radici
«Noi approcciamo ogni nostra creazione seguendo i criteri della profumeria artistica - dice Consuelo Perris -. Ogni profumo è considerato un’opera unica, uno strumento di espressione della propria personalità». Questo mood ribelle è il background storico sia del marchio Alyssa Ashley sia dei percorsi di vita scelti da Consuelo ed Elisabetta.
Pur apprezzando la differenziazione del business del gruppo Perris, dopo anni di studi in ambiti completamente diversi (Elisabetta nel settore Business&Administration, Consuelo in Psicologia Clinica), hanno deciso di puntare su un ritorno alle radici, ovvero l’arte della profumeria. «Ci sembra impossibile lavorare in un altro settore. È più di una semplice passione; abbiamo talmente metabolizzato questo mondo che è entrato a far parte della nostra identità» dice Consuelo.

Il concetto di empowerment secondo Alyssa Ashley
Una passione che non è una linea retta ma che, al contrario, si nutre di occasioni ed esperienze diverse che vanno tutte nella stessa direzione, perché alla base ci sono valori condivisi - la forte attenzione alla qualità, l’approccio artistico e professionale alla creazione e la spinta al lavoro di team - che le sorelle Perris definiscono «vincenti». Vincenti perché sono frutto di una «conquista della consapevolezza di sé e di una gestione efficace delle proprie competenze».
Questo per loro è “empowerment”, un processo che porta con sé anche responsabilità: «Chi ha una posizione di potere non può non tener conto delle differenze individuali, perché sono queste che danno il plus al ruolo».
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