London Collection: l'uomo del futuro sfila a Londra
Fotogallery London Collection: l’uomo del futuro sfila a Londra
...
Tre giorni londinesi di eventi, sfilate e presentazioni per scoprire in anteprima le nuove tendenze maschili.
Come sarà l'uomo del futuro? Se ci accontentiamo di quello del prossimo inverno, allora qualche indizio lo troviamo a Londra, dove si è svolta in questi giorni la seconda edizione della " London Collections ". Tre giorni di eventi, sfilate e presentazioni, indizi preziosi per scoprire in anteprima le nuove tendenze.
Parole d'ordine? Tradizione ed innovazione, per un uomo che ama le forme classiche della tipica eleganza british ma che non disdegna l'uso del colore, uno su tutti l'arancione, e di stampe divertenti a sdrammatizzare capi "classici" che trovano il loro uso anche nella quotidianità. In fondo siamo a Londra, tutto è concesso.
Portare a spasso il cane in doppiopetto? E' possibile con Agi & Sam , che dopo avere avvertito tutti: "vogliamo mostrare il lato divertente ed eccentrico dell'aristocrazia", presentano un sapiente mix di silhouette sartoriali e stampe colorate indossate da uomini "reali" che, con basco blu e doppiopetto giallo, escono per una passeggiata "invernale" senza prendersi troppo sul serio. Sempre in tema ritorno alla tradizione E. TAUTZ e rimandi scozzesi, niente kilt ma tanto tartan, che Patrick Grant "sporca" di arancione per rivitalizzare completi dal taglio sartoriale e maxi cappotti a doppio petto. Memorie e ricordi anche per Bally che ci porta in alta quota trasformando la suggestiva Bedford Square in un accogliente accampamento. Tra scarponi, lanterne e nostalgia di una montagna di altri tempi, è possibile godersi un tè caldo ed un assaggio della nuova "Everest" capsule collection. Il tema "alpino" sembra caro anche a Topman Design che propone un uomo-esploratore attrezzato di maglioni a collo alto, parka in tessuti tecnici coloratissimi (ed è di nuovo un trionfo di arancione), e maxi zaini accessoriati di moschettoni e fiaschette, per non farsi trovare mai impreparati. Da YMC , la montagna incontra la città, e lo stile metropolitano ha la meglio sul freddo, che si affronta con maglioni in lana mohair, bomber in seta nera, sciarpe a quadri o tono su tono. Senza mai dimenticare il basco. Anche Shaun Samson , fresco di St. Martins, "scende in strada". Magioni oversize, piumini laminati, panni che diventano poncho, vengono portati in scena da modelli in pantaloni corti e anfibi neri. Il dolcevita finisce sotto la camicia ed il cappello si gira rigorosamente all'indietro.
Dalle influenze di strada a quelle che sembrano provenire direttamente dal futuro, con Lee Roach . Un futuro minimalista fatto di nero, linee pulite e di una combinazione unica di tessuti, primi fra tutti la lana e la pelle per un uomo che si "butta" il passato alle spalle, o che almeno, come in questo caso, ci butta "ad arte" il cappotto. Estetica moderna anche per Jonathan Saunders che crea un'installazione di modelli "cubisti" e presenta una collezione Technicolor fatta di cappotti portati aperti a lasciare intravedere bomber o maglioni pastello in perfetto color-blocking. Tocco finale, le sneakers speciali con suola dai colori neon create da Christian Louboutin . Può forse rientrare in questa cornice di "arte astratta" la collezione di J W Anderson , che stupisce un front row gremito, con mini shorts a balze, top a fascia, tuniche e smanicati in pelle. Superato lo shock iniziale, si ritrovano preziosi cappotti dai colori pastello e trench strutturati con reverse dai colori contrastanti.
In fondo la moda è libertà e tutto è concesso, specialmente se a Londra.
© Riproduzione riservata