I più bei viaggi a piedi da fare in Italia ed Europa

Nove magnifici percorsi per viaggi lenti e amici dell'ambiente, nove viaggi a piedi, in Italia ed Europa, per scoprire un nuovo modo di rilassarsi, a contatto con la natura, conquistandosi la meta - letteralmente.
Se la via Francigena permette di fare un viaggio indietro nel tempo immergendosi nel paesaggio della Toscana, la meno conosciuta Via degli Dei è un magnifico saliscendi che da Bologna arriva a Firenze. E naturalmente c'è l'iconico Camino de Santiago.
Intraprendere un cammino è un'esperienza da provare una volta nella vita - e questa potrebbe essere l'estate giusta per farlo.
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Via degli dei, Italia
Lunghezza 130 km circa
Difficoltà media
Permanenza da 4 a 6 notti
Dislivello fino a 1000 metri
È un percorso che risale all'antica Roma e collega Bologna a Firenze attraversando gli Appennini, tra selciati millenari e paesaggi incredibili.
Normalmente il percorso si suddivide in quattro-cinque tappe: alla fine di ognuna è possibile dormire in alberghi o ostelli. Si parte da piazza Maggiore, si sale a San Luca e poi si continua seguendo il lungo Reno fino a Sasso Marconi, da dove ci si arrampica sul Contrafforte Pliocenico.
Alla fine si arriva a Fiesole, da dove si gode di una splendida vista su Firenze. Un plus? La bontà dei piatti emiliani e toscani.

Sentiero del viandante, Italia
Lunghezza 45 km circa
Difficoltà medio-bassa
Permanenza da una a tre notti
Dislivello fino a 1000 metri
Diviso in due tappe (ma volendo anche tre o quattro) si snoda sulla sponda orientale del Lago di Como, da Abbadia Lariana a Colico passando per Lierna, Varenna, Bellano e Dervio.
Questo percorso, che ha quasi sempre una pendenza abbastanza lieve, ha un caratteristico saliscendi che alterna affacci sul Lago a tracciati tra i boschi della montagna.
Alla fine di ogni tappa il sentiero si congiunge alle stradine di borghi antichi e cittadine dove si trovano orti botanici, ville lussureggianti e curatissimi giardini. In tutti ci sono diverse strutture in cui alloggiare.
Peculiarità del Sentiero sono gli scorci offerti dalle rocce che calano a picco nelle acque lariane e, nella bella stagione, la possibilità di fare un tuffo per rinfrescarsi.

Cammino di Santiago – Primitivo, Spagna
Lunghezza 315 km
Difficoltà medio-alta
Permanenza fino a 16 notti
Dislivello fino a 600 metri
Il pellegrinaggio più famoso al mondo ha molte varianti. I
Il cammino primitivo, il più antico, è meno affollato e più autentico rispetto ai tre itinerari principali (francese, nord di Santiago e portoghese) e partendo dalla bella città di Oviedo passa per le verdeggianti regioni delle Asturie e della Galizia, fino a raggiungere la strada francese di Melide e poi arrivare a Santiago de Compostela.
È suddiviso in tredici o quattordici tappe, dove sono presenti diversi alberghi, e a causa dei continui su e giù che richiedono un po' di allenamento è considerato impegnativo.
Ma a ripagare la fatica ci sono villaggi pittoreschi, località millenarie come Lugo e scorci davvero emozionanti, senza dimenticare l'aspetto gastronomico: da non perdere la Fabada asturiana, una specialità con un apporto calorico perfetto per chi deve camminare tutto il giorno.

Glen Affric Trail, Scozia
Lunghezza 135 km circa
Difficoltà media
Permanenza da 6 a 8 notti
Dislivello fino a 1800 metri circa
Questo sentiero è perfetto per esplorare, da costa a costa, il cuore più genuino della Scozia, con le sue foreste di faggi, i suoi profili montuosi e fiumi.
Si parte da Iverness, capitale culturale delle Highlands, e si va verso ovest lungo Loch Ness, in direzione di Drumnadrochit, per poi passare Cannich, Alltbeithe e Morvich.
Nelle diverse tappe, circa sei, è possibile dormire in pensioni e ostelli, di cui alcuni molto belli. Le valli attraversate fanno parte di un'incantevole riserva naturale.
Il Glen Addric Trail, consigliato a chi ha già una certa esperienza con i trekking, è da scegliere se si ama la tranquillità, se si vogliono scoprire gli angoli più segreti del paesaggio scozzese e si vuole conoscere il suo popolo gentile e fiero.

Via Francigena tra Lucca e Siena, Italia
Lunghezza 115 km
Difficoltà bassa
Permanenza da 6 a 8 notti
Dislivello fino a 400 metri
Con 2mila chilometri di lunghezza la rete di sentieri detta Via Francigena collega Canterbury, Inghilterra, a Roma.
Uno dei tratti più affascinanti dal punto di vista paesaggistico è quello che corre in Toscana tra splendide città d'arte come Lucca e Siena.
Oltre ad essere perfetto per chi è al suo primo viaggio a piedi, il sentiero tocca gioielli come San Gimignano, San Miniato, Colle Val d'Elsa e Monteriggioni, e ancora castelli, dolci crinali e antiche abbazie.
Da non lasciarsi sfuggire un bel bagno ristoratore alle terme di Gambassi, circondate da un parco secolare, e le chicche gastronomiche locali come i pici all'aglione, il panforte e il tartufo bianco.

GR20, Corsica
Lunghezza 180 km
Difficoltà molto alta
Permanenza circa 2 settimane
Dislivello totale fino a 13mila metri
Il Sentier de grande randonnée attraversa tutta la Corsica da nord-ovest a sud-est immergendosi tra le montagne, allontanandosi completamente dalla civiltà e attraversando paesaggi molto vari, tra foreste, laghi di origine glaciale, torrenti e paludi.
L'itinerario (divisibile a metà e percorribile solo in parte) inizia a Calenzana e si collega a Conca, a nord di Porto Vecchio.
La parte sud ha dislivelli più dolci ed è considerata più facile (a nord alcuni tratti sono di arrampicata e scalata). Alla fine di ognuna delle 13-15 tappe ci si può riposare nei rifugi o in alcune malghe.
Il percorso è molto impegnativo e in alcuni tratti, molto esposti, richiede massima attenzione. È adatto a hiker già esperti che cercano una natura selvaggia e incontaminata.

Cammino di san Benedetto, Italia
Lunghezza 310 km
Difficoltà media
Permanenza circa 2 settimane
Dislivello fino a 800 metri
Sterrati e stradine si snodano tra la cittadina umbra di Norcia fino all'abbazia laziale di Montecassino, nel cuore dell'Italia, in sedici tappe (che ripercorrono la vita del santo).
Ci si addentra nelle propaggini dei Monti Sibilini per poi toccare piccoli e caratteristici centri abitati come Monteleone di Spoleto, luoghi da contemplare come il lago del Turano e località ricche di storia come Subiaco.
In ogni tappa si trovano diverse possibilità di alloggio, dai bed and breakfast agli agriturismi e alle case per i pellegrini.
Il punto forte di questo sentiero è la combinazione tra paesini medievali, rovine romane, luoghi spirituali, splendidi boschi e paesaggi montuosi.

Cammino dei Briganti, Italia
Lunghezza 100 km
Difficoltà media
Permanenza 7 giorni
Dislivello fino a 1000 metri
Segue le strade battute dai fuorilegge con un percorso ad anello che parte da e arriva a Sante Marie, provincia dell'Aquila, e passa per i boschi e i monti al confine tra Abruzzo e Lazio.
Per riposarsi dopo ogni tappa si può scegliere tra il campeggio in tenda e le piccole strutture familiari disponibili.
Questo cammino è ideale per chi cerca una natura non addomesticata, esattamente come i briganti che lo percorrevano rifiutandosi di entrare nell'esercito sabaudo. Per orientarsi a ogni bivio è fondamentale avere guida, mappa e bussola.
Si attraversano villaggi con solo una manciata di abitanti, da conoscere per scoprire un'autenticità in via di estinzione.

Cammino di San Vili, Italia
Lunghezza 100 km
Difficoltà medio-alta
Permanenza 6 giorni
Dislivello fino a 5000 metri
Parte dalla perla trentina delle Dolomiti, Madonna di Campiglio, per arrivare a Trento in sei tappe, ognuna delle quali può essere percorsa separatamente (per chi non è particolarmente allenato esiste anche una versione bassa del Cammino).
I sentieri sterrati e le strade di montagna di questo percorso seguono le orme di San Vigilio, al quale sono dedicate chiese e santuari, oltre alla maestosa cattedrale di Trento.
Ma a rendere questo cammino speciale è sicuramente il paesaggio: permette di ammirare laghi cristallini, alpeggi e monti verdissimi. Alla fine di ogni tappa ci si può fermare a dormire nei centri abitati adiacenti.
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Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata sarà la Giamaica

E, poi, una cultura gastronomica ricchissima e una rinomata tradizione musicale: ecco perché il paese caraibico sarà la destinazione più ambita dell'anno che verrà. Ma intanto, vi portiamo a conoscere in anteprima tutte le meraviglie che vi aspetteranno.
Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata è la Giamaica
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Chiudete per un attimo gli occhi. Ora, provate a immaginare chilometri di spiagge dalla sabbia di un bianco così candido che quasi potreste scambiarla per un soffice manto di neve. Un piacevole venticello a smuovere le fronde di palme alte e affusolate che crescono rigogliose a due passi dal mare, la cui palette di colori sfodera toni che sfumano dal turchese al verde smeraldo. In sottofondo, l’inconfondibile ritmo allegro della musica reggae e nell’aria un profumo inebriante di spezie, soprattutto quando è il momento di sedersi a tavola.
La vostra mente viaggia veloce, ma sappiate che tutto questo non è solo immaginazione: benvenuti in Giamaica!
E le buone notizie non finiscono qui (oltre al fatto che, sì, un paradiso del genere esiste veramente!): sono da considerare la facilità con cui si può raggiungere la destinazione grazie ai collegamenti aerei diretti, la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio autentica – stiamo parlando di un paese ancora lontano dalla piaga dell’overtourism – e un clima che ben si presta per fughe al caldo durante tutto l’anno. Ogni giornata poi sembrerà diversa dall’altra: se cercate momenti di relax in spiaggia ma, allo stesso tempo, vorreste concedervi anche qualche avventura a contatto con la natura, la Giamaica è una di quelle mete che più di tutte riesce a mettere d’accordo proprio tutti.
E allora da come cominciare per pianificare una vacanza in Giamaica? Un itinerario di viaggio semplice da organizzare e completo di tutte le tappe imprescindibili può partire da Ocho Rios, località lungo la costa settentrionale dell’isola caraibica. Qui la natura fa da padrona: ne sono un esempio le maestose Dunn’s River Falls. Uno spettacolo per gli occhi e non solo, perché queste cascate si possono anche scalare per poi concedersi un tuffo rinfrescante nelle loro piscine naturali. Di un azzurro intenso anche il Blue Hole (o Island Gully Falls), specchio d’acqua circondato, anch'esso, da una vegetazione tropicale fittissima.
Un ricordo speciale (e inaspettato) della vacanza sarà anche provare l’esperienza ad alto tasso di adrenalina del Mystic Mountain: un parco avventura dove vivere l’ebbrezza della velocità sfrecciando su bob che scivolano lungo binari immersi nella foresta, un omaggio alla leggendaria squadra giamaicana di bob che partecipò alle Olimpiadi invernali di Calgary del 1988.
E a fine giornata, Ocho Rios si racconta anche a tavola: Miss T’s Kitchen è un ristorante tradizionale, immerso in un giardino lussureggiante, dove assaggiare piatti giamaicani di carne e pesce.
Proseguendo da Ocho Rios in direzione ovest, in poco meno di due ore di macchina si può raggiungere Montego Bay: città dall’affascinante mix tra glamour e cultura, ma senza dimenticare lo spirito d’avventura tra il rafting a bordo di zattere di bambù sul Martha Brae River oppure le nuotate nelle acque limpide di Doctor’s Cave Beach. Anche di sera, Montego Bay riesce a sorprendere: a Luminous Lagoon si può fare un bagno in acque che di notte si illuminano di una luce blu-verde brillante emessa da organismi microscopici (dinoflagellati). Proprio questo spot della Giamaica è uno dei migliori al mondo per assistere allo spettacolare fenomeno della bioluminescenza.
Per entrare davvero nell’anima dell’isola, da non perdere è poi il Montego Bay Cultural Centre che offre uno sguardo profondo sulla storia, l’arte e l’identità giamaicana. Poco distante, la Rose Hall Great House è una dimora del XVIII secolo in stile georgiano, famosa per la sua architettura coloniale e i bei giardini tropicali che sfoggiano il meglio della flora autoctona. Leggenda vuole che le sue stanze siano abitate dallo spettro di Annie Palmer, conosciuta come la “Strega Bianca”: non abbiate paura, durante il tour sarete accompagnati da una guida che racconterà aneddoti curiosi e vi dispenserà interessanti pillole di storia.
E dopo una giornata memorabile e intensa, sarà un piacere rientrare all’S Hotel – premiato nel 2025 da TripAdvisor come miglior all-inclusive della Giamaica – è un boutique hotel adults-only nel pieno della vibrante Hip Strip, con accesso diretto alla leggendaria Doctor’s Cave Beach. Stile contemporaneo e anima caraibica si incontrano in un elegante ambiente curato, con camere e suite affacciate sull’oceano e pensate per il massimo comfort. Non mancano ben due piscine all’aperto: quella sul rooftop Sky Deck, è perfetta per godersi il tramonto cocktail alla mano. La proposta gastronomica spazia tra sapori locali e cucina internazionale, mentre l’Irie Baths and Spa è un rifugio di quiete dedicato al benessere.
Ancora una settantina di chilometri lungo la costa e si arriva a una delle località più iconiche del paese natio di Bob Marley: Negril. Qui ci si può rilassare con lunghe passeggiate lungo la Seven Mile Beach, una delle spiagge più belle della Giamaica e considerata tra le dieci più spettacolari al mondo. Questa splendida distesa di sabbia bianca, che si estende per oltre 11 chilometri, offre numerosi bar e ristoranti, oltre a un mare cristallino perfetto per lo snorkeling. Tra i ristoranti da non perdere c’è Miss Lily’s (dello Skylark Negril Beach Resort), che regala grandi soddisfazioni a tavola: qui si possono assaggiare i più apprezzati classici della cucina giamaicana rivisitati in chiave moderna, dal Jerk chicken all’Escovitch fish, passando per l’oxtail (coda di bue).
Al tramonto la tappa amata da tutti i local è il Rick’s Café, in cima a una scogliera alta 35 metri. Dove proseguire a cena? L’Azul Beach Resort, albergo all-inclusive da 283 suite fronte mare lungo la leggendaria Seven Mile Beach – qui vi aspetteranno sabbia chiara, acqua calma, giornate che scorrono tra sport acquatici e yoga– può vantare ben nove ristoranti con cucine diverse: dalla quella caraibica all’internazionale.
Poco distante, nella verdissima Nassau Valley, si può finalmente entrare in contatto con un altro caposaldo di un viaggio in Giamaica: il rum. Appleton Rum Estate è un tour (firmato Campari Group) attraverso la storica distilleria dove assaggiare una delle etichette più rappresentative di tutti i Caraibi e conoscerne l'intero filiera di produzione: dalla raccolta della canna da zucchero alla distillazione.
"Could you be loved and be loved?", cantava Bob Marley: della Giamaica ci si innamora ancora prima di partire.
Per maggiori informazioni: visitjamaica.com.
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