Dolce vita in Masseria Calderisi

Nel cuore della Puglia selvaggia, a pochi chilometri dalle spiagge di Savelletri, tra muri che celano cortili di bougainvillea e alte quinte di fichi, si svela piano piano la Masseria Calderisi.
Come un tesoro in attesa di essere scoperto, questa masseria fortificata edificata nel 1658, un tempo avamposto contro i pirati, si fonde armoniosamente con il paesaggio per raccontare storie di una vita rurale radicata nella tradizione e nella bellezza naturale.
(Continua sotto la foto)
Qui il lusso risplende nella semplicità e si fonde con l’anima autentica della Puglia. Riconvertita in boutique hotel nel 2020 dai proprietari, Max e Jutta von Braunmühl, la masseria fonde l'architettura rurale pugliese con il design contemporaneo per 24 camere disseminate intorno ad un cuore pulsante, “la piazzetta”, che nelle sere estive, complici anche le luminarie e la piccola cappella della Madonna della Madia risalente al 1600, fa vivere agli ospiti dell’hotel l’atmosfera di una tipica sagra italiana tra musica e buon cibo.
Le 24 camere, di cui 14 suites, raccontano storie diverse di tempi più o meno lontani, l’antica scuderia del 1500 ospita ora cinque suites affacciate su una distesa di alberi di mandorlo, la Torre, antico baluardo risalente al Cinquecento, oggi ospita lussuose camere dal sapore antico con vista mare mozzafiato e, più spostato, incastonato tra ulivi e fichi, il Fortino, un villino separato dal resto della proprietà con una piscina privata e una doccia open-air.
Gli interni dialogano con l’esterno in un equilibrio fatto di rimandi luminosi. Gli arredi in lino bianco si abbinano a vimini e lampade intrecciate, le piastrelle richiamano i colori della natura, mentre le pareti imbiancate a calce riflettono quella calda luce squisitamente mediterranea.
La stessa cura dei dettagli trova il suo apice nel vero gioiello di Masseria Calderisi, La Corte, il ristorante capitanato dallo chef Pietro Sgaramella e il suo team giovane e premuroso.
Qui gli interni rispecchiano la cucina dello chef, tradizionale con elegante estro, la tavola racconta una tradizione che guarda al futuro e parla di territorio. Tutto a km zero, dalle verdure direttamente dall’orto, alla carne proveniente da allevamenti locali e il pesce e i frutti di mare scelti ogni mattina direttamente dai pescatori appena rientrati, e poi il vino, tra bianchi, rossi e rosati che proprio qui hanno casa.
Come un ponte immaginario tra passato, presente e futuro, il soggiorno in masseria ci trasporta in un tempo sospeso, la natura ci ricorda i suoi ritmi e le tradizioni tornano in vita nelle piccole grandi cose, come il pane sfornato ogni giorno dall’antico forno della Masseria che risale al Cinquecento e che ancora oggi viene utilizzato per portare in tavola un pò di storia (e che può sfornare una pizza indimenticabile grazie a show cooking e work shop organizzati insieme allo chef).
All’esterno, 8 ettari di ulivi, agrumi, mandorli e giardini segreti. Le ombre dei fichi tracciano disegni affascinanti sulla terra rossa delle stradine che in maniera concentrica invitano a scoprire ogni angolo di questa oasi segreta.
Dal frantoio apogeo, una volta usato per le olive ed oggi utilizzato per oil e wine tasting, all’agrumeto nascosto dalle mura originali che proteggono tutt’ora gli alberi di limoni e arance dal maestrale, fino ad arrivare alla piscina, bella come un miraggio, di un blu ancora più blu grazie alla cornice verde degli ulivi nel rispetto della natura selvaggia e incontaminata.
E quando non basta la piscina, basta fare pochi kilometri (con transfer o biciclette messe a disposizione dall’hotel) per raggiungere il mare.
Un angolo intimo direttamente sul mare adriatico, con una spiaggia attrezzata e un ristorante, con cucina a vista e piedi sulla sabbia, perfetto per un pranzo accompagnato dalla musica delle onde o per una serata a ballare sotto le stelle.
© Riproduzione riservata