Dieta pescetariana: cos’è, cosa mangiare e a cosa serve

salmone melogranosalmone melograno ( mobile)
La dieta pescetariana è uno dei regimi alimentari più in voga degli ultimi anni e piace ai nutrizionisti: ecco quali benefici ha per la linea e la salute

Negli ultimi anni nel panorama delle diete più seguite per mantenersi in forma e in salute si sta facendo largo la dieta pescetariana.

Questo modello alimentare esclude il consumo di carne (e nella versione pesco-vegetariana, anche quello di formaggi e uova).

Indicata dall’Onu come una tra le diete più sostenibili per il Pianeta perché ha un ridotto impatto ambientale, sta conquistando sempre più seguaci, anche tra i nutrizionisti perché ha diversi vantaggi per la salute e la linea.

Vediamo nel dettaglio che cos’è la dieta pescetariana, come funziona e a cosa serve.

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sardine pesce piatto

Dieta pescetariana: come funziona

Chi sceglie di seguire la dieta pescetariana punta su un’alimentazione vegetariana, ma mangia anche il pesce.

Questo programma alimentare prevede menu a base per lo più di cibi plant-based come i cereali integrali, le verdure e gli ortaggi, la frutta fresca e secca (noci, mandorle ecc.), i semi (di girasole, di semi, di sesamo) e i legumi (ceci, lenticchie, piselli, fagioli).

Esclude invece il consumo di carne di qualsiasi tipo: niente manzo, tacchino, pollo, coniglio, maiale.

Si tratta quindi di una dieta prevalentemente vegetale, che prevede accanto al consumo di prodotti ittici , anche quello di uova e formaggi.

Pesce con piselli in umido

Quali sono i vantaggi per la salute

La dieta pescetariana ha diversi vantaggi per la salute.

In alcuni studi è stato osservato che il consumo di pesce, in un’alimentazione ricca di cibi d’origine vegetale, è in grado di diminuire il rischio cardiovascolare.

Permette infatti di assicurarsi a tavola tutta una serie di nutrienti in grado di preservare la salute del cuore e delle arterie.

Tra questi spiccano i grassi polinsaturi Omega 3 di cui sono particolarmente ricchi le acciughe, le sardine, lo sgombro, il salmone, la trota e tante altre varietà ittiche.

Il pesce è poi fonte di minerali che hanno un’azione antiossidante come lo zinco e il selenio che rallentano l’invecchiamento precoce.

Rispetto alla carne, fornisce proteine nobili, ferro e vitamina B12, di cui è spesso carente chi segue una dieta vegetariana, ma con un ridotto contenuto di colesterolo.

salmone

Dieta pescetariana, fa dimagrire?

La dieta pescetariana, come qualsiasi altra dieta, a priori non fa miracoli.

Il che significa che se si segue questo modello alimentare e si esagera per esempio con il consumo di cibi ricchi di zuccheri raffinati (pasta, pane, biscotti, dolci, pizza, prodotti da forno) si rischia di prendere peso.

Se invece si portano in tavola menu equilibrati dal punto di vista nutrizionale la dieta pescetariana può avere diversi vantaggi per la linea.

Assicura infatti una serie di molecole antinfiammatorie di cui sono particolarmente ricchi le verdure, la frutta fresca e i legumi.

Il pesce stesso poi è ricco di sostanze alleate della linea.

Fornisce minerali come lo iodio, alleato del funzionamento della tiroide, vitamine del gruppo B, che agevolano il  metabolismo e tanti grassi salutari e proteine di elevato valore biologico, che danno sazietà e aiutano a ridurre le porzioni a tavola.

 

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Cotechino Modena IGP_1_1

Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95