Mel B vittima di razzismo quando era una Spice Girls: «Mi hanno chiesto di uscire da un negozio»
Mel B, la cantante delle Spice Girls, 45 anni, con origini caraibiche da parte del padre, ha deciso di raccontare la sua esperienza personale con il razzismo alla luce di quanto sta succedendo in America e nel resto del mondo con il movimento Black Lives Matter.
**Black Lives Matter: 6 cose da sapere su quello che sta succedendo in America (e nel resto del mondo)**
Mel B ha infatti rivelato di essere stata vittima di bullismo da giovane a causa del colore della sua pelle e di aver spesso subito insulti razziali nel corso della sua vita.
La cantante, il cui nome completo è Melanie Brown, ha raccontato episodi di evidente razzismo che ha vissuto anche durante la sua carriera nelle Spice Girls; inclusi commenti sui suoi capelli e di una volta in cui le è stato chiesto di lasciare un negozio di abbigliamento per via del colore della sua pelle.
(Continua sotto la foto)
Mel B: «Il razzismo va condiviso per essere sconfitto»
In una nuova intervista la cantante ha detto di sentire il bisogno di raccontare la sua esperienza e proteggere così la sua identità e quella di molti altri.
Questo avviene mentre il mondo assiste a numerose proteste del movimento Black Lives Matter dopo la morte di George Floyd - ucciso mentre si trovava in custodia di un poliziotto bianco.
Mel B ha ricordato un incidente successo all'inizio della carriera del gruppo delle Spice Girls: uno stylist le aveva chiesto di lisciarsi i capelli, troppo diversi da quelli delle sue colleghe, per girare il video di Wannabe.
«I miei capelli erano parte integrante della mia identità - ha detto la cantante.
E sì, erano diversi da tutti quelli delle altre ragazze, ma questa era l'anima delle Spice Girls, celebrare le nostre stesse differenze».
Melanie Brown ha anche raccontato di quando le è stato chiesto di non entrare in un negozio: si trovava con il resto della band in un atelier, in cerca di un outfit per un'imminente esibizione davanti al principe Carlo e Nelson Mandela, quando la commessa le ha chiesto di uscire.
«Mi è stato chiesto di lasciare un negozio di abbigliamento firmato quando ero con tutte le altre ragazze.
Le ragazze si sono lamentate ed erano scioccate, ma io no.
È terribile pensarlo, ma non ero scioccata perché, come per ogni altra persona di colore, c'è sempre una parte di te che si aspetta un torto o un'ingiustizia».
Mel ha spiegato che l'unica ragione per cui ha deciso di rilasciare quest'intervista, raccontato fatti inediti della sua vita privata e della sua lotta personale contro il razzismo, è per dare voce a chi non ce l'ha, mettendo in risalto il problema della discriminazione anche nel Regno Unito:
«Gran parte del razzismo che una persona di colore subisce in un paese e in una cultura prevalentemente bianca non è raccontato».
© Riproduzione riservata