Brindisi e piatti della tradizione: ecco come tenere viva la magia del Natale
Quello di quest’anno sarà senza dubbio un Natale particolare: all’insegna della semplicità e da passare con i familiari più stretti. Ma nonostante tutto, la magia delle feste è già nell'aria.
Il periodo più atteso dell’anno si sta avvicinando e occorre iniziare a pensare ai preparativi. Da dove cominciare quindi? Dalle tradizioni, ovviamente, che non passano mai di moda e tengono viva l’atmosfera natalizia.
Dovremo fare delle rinunce: avere meno invitati intorno al tavolo del veglione, ridurre gli abbracci, che saranno rimpiazzati da quelli virtuali. Ma forse, proprio queste limitazioni ci faranno vivere e apprezzare maggiormente i momenti più intimi e i semplici rituali natalizi.
Come brindare, per esempio. Dal vivo, in compagnia delle persone care, o via web, per stare al passo con i tempi. Alzare in alto il calice e farlo risuonare (anche solo virtualmente) è da sempre considerato un gesto di buon augurio e di buon auspicio.
Per accompagnare questo momento carico di emozioni, è d’obbligo scegliere il vino giusto.
Il Franciacorta, in tutte le sue declinazioni, lo è per sua stessa natura. Franciacorta, Franciacorta Rosé, Franciacorta Satèn, Franciacorta Millesimato e Riserva: ogni tipologia è unica per caratteristiche, personalità e complessità.
Le accomuna tutte lo stesso disciplinare di produzione che, tra i più restrittivi d’Europa, garantisce un elevatissimo standard qualitativo.
Compagni ideali di brindisi e di occasioni speciali, i vini Franciacorta si distinguono per l’acidità equilibrata, la freschezza, i delicati sentori floreali e fruttati.
La Franciacorta si trova nel cuore della Lombardia, a un’ora da Milano, vicino al Lago d’Iseo. Sono 118 le aziende vinicole che costituiscono il Consorzio Franciacorta: una realtà che da trent’anni (festeggiati quest’anno) lavora per promuovere e tutelare un vino unico. Il territorio in cui esso nasce è vocato alla qualità e alla sostenibilità, grazie a pratiche di viticoltura che preservano la biodiversità.
In quest’anno così "particolare", non c’è niente di meglio che valorizzare i prodotti Made in Italy. Ecco allora i consigli del talentuoso somellier Nicola Bonera, che abbina i piatti classici del Natale ai migliori vini prodotti nella zona.
Un buon piatto di tortellini in brodo di cappone, spolverati di Parmigiano Reggiano, sono perfetti con un Franciacorta Brut, magari con affinamento di 24-30 mesi sui lieviti, con una piccola percentuale di Pinot nero. Il capitone, piatto tipico della Campania, si sposa con un Franciacorta Satèn millesimato, cremoso e avvolgente. Il vitello tonnato ben si accosta a un Franciacorta extra Brut millesimato, ottenuto da Chardonnay in purezza o con una piccola percentuale di Pinot nero: un vino da un lato maturo, grazie all'evoluzione sui lieviti, quindi capace di stemperare il sapore deciso della salsa, dall'altro fresco, a controbilanciare la tendenza dolce della carne e la parte grassa della salsa.
L’abbinamento perfetto con i tradizionali zampone e cotechino, serviti con purea di patate, è un Franciacorta Rosè millesimato, da 100% Pinot nero per esaltare la dolcezza e la parte collagenosa dei salumi da pentola. Per l’arrosto di tacchinella o la faraona farcite di castagne con frutta glassata, ci vuole un Franciacorta Riserva pas dosé, dove la combinazione di Chardonnay e Pinot nero in percentuali più o meno paritarie, insieme con l'asciuttezza del vino controbilanciano le parti dolci e dei grassi utilizzati per la cottura.
Anche se sarà un Natale diverso rispetto a come siamo stati sempre abituati, non vuol dire che sarà meno luminoso e magico. Bastano poche cose, tra queste anche un eccellente vino per un sonoro cin-cin! di buon auspicio affinchè tutto torni presto alla normalità.
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