Il designer americano occupa una parte di Park Avenue per presentare la collezione Autunno-Inverno 2017
Marc Jacobs chiude la New York Fashion Week con un show che si farà ricordare. La collezione dedicata all'Autunno-Inverno 2017 ripercorre le infinite strade dello stile hip hop, partendo dal principio: la musica.
La strada è la passerella

Uno degli angoli della celebre Park Avenue viene bloccato da transenne, le poche sedie posizionate non sono per gli ospiti bensì per le modelle. Loro, gli ospiti e i fotografi, stanno in piedi.
No foto su Instagram - divieto questo, a dire il vero, non troppo ascoltato dal pubblico -, no musica.
Lo show irrompe così nel calendario della settimana della moda newyorkese, sfruttando i rumori stessi della sua città, le sue strade e la sua gente.
No Social, please!

L'idea di Marc Jacobs è quella di evitare che le foto della sfilata diventino immediatamente virali tramite i social network. Anche in questo caso la situazione è ribaltata, sono infatti le modelle che da sedute scattano foto a se stesse, alle colleghe e al pubblico.
L'interazione è lì, su un ipotetico palco in mezzo a una delle strade più celebri di Manhattan.
La moda è street

Velluto a coste, colli di pelo importanti per i capispalla, minidress, pantaloni a zampa e tute raffinate.
Tra le nuance primeggia il marrone, la punta di colore più intensa è quella del rosso mentre gli accessori a completare lo stile. Oversize, esagerati.
Quella di Marc è una rivisitazione dell'hip hop sin dalle origini, un omaggio a una delle subculture più influenti del secolo scorso, vero e proprio culto per intere generazioni.
Una subcultura che nasce, cresce e si sviluppa in America, con una fetta decisamente importante a New York, che Marc si sia lasciato influenzare anche dalla serie tv di Baz Luhrmann "The Get Down"?

I cappelli, poi, sono la vera ciliegina sulla torta. Ricordano quelli dei rasta anni 70.
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