A New York sfila Lacoste: Felipe Oliveira Baptista ci racconta la collezione per il prossimo inverno
La collezione per l'Autunno-Inverno 2016/17 di Lacoste, presentata ieri a New York, è un intreccio di ispirazioni. Dall'archivio del brand - che quest'anno compie 80 anni - agli input quotidiani della società contemporanea.
Per la prima volta nella storia del marchio, il termine coccodrillo ha un'accezione femminile.
Lacoste A/I 2016-17: il backstage
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Dopo lo show abbiamo incontrato il direttore creativo di Lacoste Felipe Oliveira Baptista, dal 2010 alla guida del marchio.
Raccontaci a cosa ti sei ispirato per questa collezione.
Il punto di partenza è lo sci, in particolare le divise che Lacoste realizzava per la squadra olimpica di sci nei tardi anni 60. C'è anche uno sguardo ai video games degli anni 80, quelli fatti di pixel, e alle scene di un vecchio film di James Bond, le atmosfere dello chalet di montagna, la neve e le discese sugli sci.
Quello che abbiamo visto è un guardaroba ricco di pezzi.
Sì, è funzionale e comodo: i capi in pvc sono pratici e comodi, non è come indossare della plastica sulla pelle, ci sono molti materiali, anche il jersey, che creano un look completo.
Dalle piste da sci alla vita di tutti i giorni: la tendenza è coprirsi. Molto diverso da quello che vediamo fuori dagli show ma anche nella vita quotidiana: molte persone credono non sia "cool" coprirsi.
Nella vita reale lo è, è necessario, a meno che non si abbia un driver pronto ad ogni spostamento. Vivo in una città che amo girare a piedi e in bicicletta, è indispensabile ripararsi dal freddo. Decisamente più cool!
C'è un capo che ami particolarmente in questa collezione?
Difficile da dire, è sempre una domanda complicata. Se devo scegliere mi piace moltissimo la parte del montone: mi piace lavorare sui capispalla, mi è piaciuto aggiungere le zip che rendono il capo modulare. Si può anche dividere in due parti, il che lo rende in un attimo un capo completamente diverso che si può adattare in base ai propri bisogni.
Una tematica molto forte in questo momento è quelle del genderless: qual è il tuo pensiero?
Diciamo che lavoro adattando lo stesso tipo di capo sia per uomo che per donna. Lacoste nasce come un marchio maschile, quindi molte cose sono una versione "girlish" dei capi da uomo. Incoraggiamo le donne a indossare tagli e forme maschili, ma essere pienamente genderless vorrebbe dire far indossare agli uomini degli indumenti femminili come gonne e questo no, non lo facciamo. Però credo che sia una cosa bella questo mixare, rompere gli stereotipi e fondere i generi.
In conclusione, qual è l'ideale di donna Lacoste?
Tanti pezzi messi insieme, come un puzzle. Indubbiamente lo stile francese unito a un'eleganza senza sforzo, naturale. Un esempio è la moglie di René Lacoste (NdR. la golfista Simone de La Chaume): era così chic.
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