Victoria Beckham: «La mia vita, la felicità e un marito come David Beckham»
Completamente vestita di nero, con indosso dei cuissardes Balenciaga aderenti con tacco a spillo sotto a una gonna lunga con spacco e a una camicia di seta della sua collezione, Victoria Beckham appare più slanciata che mai.
Quando glielo faccio notare, la stilista alza le spalle. «La questione non è avere una determinata taglia. Si tratta di sapere chi si è ed esserne soddisfatte. Io ho trovato un mio equilibrio tra volermi godere la vita ed essere disciplinata riguardo all’alimentazione sana e all’esercizio fisico. Quando sei giovane, fai fatica a trovare questo equilibrio, ma con il passare degli anni ho raggiunto un punto in cui so che cosa io sia. Ora so che cosa va bene per me».
L’ingrediente segreto del marchio Victoria Beckham, come la stilista sa bene, in realtà è sempre lei. È stata una popstar globale quando era nelle Spice Girls e una guru della moda. Ha fatto parte del gruppo “mogli & fidanzate di calciatori” sugli spalti dello stadio di Wembley e oggi occupa un posto in prima fila nel mondo della moda. Ha dato vita con l’ex calciatore David Beckham alla coppia più glamour degli Anni 90 londinesi e ora è una matriarca della dinastia transatlantica più seguita del ventunesimo secolo. Già, Victoria ha sempre offerto al suo pubblico storie dalla trama avvincente.
L’ultima me la racconta mentre il sole primaverile illumina il suo ufficio di Londra. Victoria Beckham muove davanti a sé le mani dalla manicure impeccabile come se stesse accarezzando, e spremendo, un pallone da calcio. O forse un’enorme pesca. «Ogni donna desidera un bel fondoschiena tondo e con le curve giuste», dice.
«Per ottenerlo, quello che occorre è un tessuto in maglia perfettamente aderente che fasci in vita e contenga in tutti i punti che lo richiedono. I dettagli devono essere accuratamente strutturati, studiati e applicati in maniera perfetta per creare una silhouette che valorizzi al massimo le forme. È questa la ricetta per quello che io chiamo il perfetto abito “sucky-sucky”, super attillato e modellante».
Il nome più ufficiale degli abiti pensando ai quali Beckham ha mimato un immaginario Lato B, è VB Body, una linea appena lanciata di abiti e capi in jersey che riporta la stilista alle sue radici e agli abiti pensati per donne consapevoli e orgogliose del proprio corpo.
Tuttavia, per l’uscita pubblica più importante del 2022, Victoria non ha optato per un abito “sucky-sucky”. In occasione del matrimonio del figlio maggiore Brooklyn, 23 anni, tenutosi a Palm Beach il mese scorso, Victoria e Lara Barrio, da poco diventata sua design director, hanno creato un lungo abito in seta con effetto liquido, impreziosito da motivi in pizzo francese tagliato a mano. «Ci ho messo un po’ a decidere che cosa mi sarebbe piaciuto indossare», dice a proposito del suo look da madre dello sposo. «Non ero io la protagonista di quel giorno, bensì Brooklyn e sua moglie Nicola (Peltz, ndr). Quindi volevo qualcosa di adeguato e di comodo, un abito che mi facesse sentire me stessa».
La piccola Harper (10 anni, la figlia più giovane della stilista, ndr), che indossava un vestito da damigella «angelico, dolce e semplice» frutto di un’idea di Nicola, si è goduta fino in fondo il suo ruolo di sostegno al fratello «e tutta la giornata, così come l’occasione di trascorrere un po’ di tempo in Florida con i cugini. Si sono divertiti un sacco». «Quando tuo figlio si sposa è un evento», commenta Victoria. «Ero molto emozionata e il discorso di David è stato bellissimo».
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Testo di JESS CARTNER-MORLEY da LONDRA (GRAN BRETAGNA) – foto di BOO GEORGE – styling di LUKE DAY BRASSIÈRE (VB BODY) E ABITO IN SETA (RICHARD QUINN)
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