Paola Di Benedetto è una ragazza italiana, che più italiana non si può. Lunghi capelli neri, grandi occhi nocciola, bocca sensuale. La incontro a Milano negli uffici del suo ufficio stampa. Anche lo stile è semplice, raffinato, italiano: pantaloni dal taglio impeccabile, una canottiera grigio polvere, come le sneakers.
Mi saluta con un sorriso timido. E mi sorprende: «Questa è la mia prima copertina. Grazia ha lanciato delle star, è di buon auspicio che mi abbiate scelta. Grazie». Ma Di Benedetto non mi inganna: so che dietro quell’umiltà c’è una determinazione di ferro. Voleva lavorare nella serie A della musica, e questo a 27 anni ha già ottenuto. Bruciando le tappe. In pochissimi anni. Passando dal Grande Fratello Vip a Hot Factor, spin off del talent X Factor, a PrimaFestival, striscia quotidiana che guidava alla scoperta del Festival di Sanremo 2022, fino a condurre, con Matteo Campese e Francesco Taranto, The Flight, trasmissione di punta di RTL 102.5, tra attualità e interviste a divi della musica.
E a fine agosto sarà lei a presentare l’evento canoro dell’estate, i Power Hits Estate, all’Arena di Verona.
Lei che è amatissima anche sui social dai suoi 1,7 milioni di follower. Cominciamo dal presente, la radio.
Com’è lavorare a The Flight?
«Mi piace lavorare in radio perché si punta solo sulle parole, sull’abilità nell’usarle. Ma in più c’è l’adrenalina della diretta: ho sempre paura di dire la cosa sbagliata, di non riuscire ad arginare chi parla troppo e di non rimediare ai silenzi di chi si esprime a monosillabi».
Che cosa ha imparato in due anni di conduzione radio?
«Che più sono importanti gli ospiti e meno si deve temere: si donano con semplicità, non hanno più nulla da dimostrare. Abbiamo ospitato Loredana Bertè, che ci ha parlato delle sue serate newyorchesi con Andy Warhol. E Vasco Rossi, che ci ha raccontato dei giorni buoni, in cui riesce a fare canzoni, e dei giorni no. Ora davanti ai mostri sacri sono quasi tranquilla».
Stanno arrivando i Power Hits Estate, che vedremo sul piccolo schermo. Non teme la conduzione tv?
«Non è facile passare da una all’altra, lo so. Ma molti bravi conduttori tv hanno fatto la gavetta in radio, che ti insegna a improvvisare. E poi sono più tranquilla rispetto al 2021, è la mia seconda volta all’Arena. Quest’anno sarà a capienza piena, si parla di 12 mila persone. Vederla zeppa di gente sarà come rivivere i Festivalbar che guardavo in tv da piccola, sognando a occhi aperti».
Però la radio non è stata il primo amore, lei ha iniziato in una piccola tv veneta.
«Avevo 16 anni, nessun sogno, e una passione: la musica. Sono cresciuta a Vicenza ascoltando Tiziano Ferro, Elisa, Ligabue. Mia madre di nascosto mi ha iscritta a un concorso regionale di bellezza, pensava fosse un buon inizio per lavorare nello spettacolo. Gli organizzatori mi chiamano e io: “C’è un errore, non mi sono iscritta”. Ma ci sono andata, e in giuria c’era la dirigente di una tv locale, TVA Vicenza. Mi hanno fatto un provino, ho letto un “gobbo”, mi tremava la voce. Ora mi boccerei: troppo insicura, sono sempre stata timida, e troppo forte l’accento veneto. Il concorso non lo vinsi, ma mi presero in tv».
E come gestiva la scuola?
«Con fatica. Il pomeriggio, quando tutti facevano i compiti, andavo in bicicletta a registrare. Ero incuriosita da quel lavoro. Restavo fino a tardi per osservare gli altri conduttori e imparare. Forse volevo fare tv anche perché ero stufa di essere timida. Poi ho preso il diploma di Ragioneria e quell’estate ho aiutato mia madre e mio zio nel loro bar. Lavorare come barista proprio mentre facevo i primi passi in tv mi ha insegnato a tenere i piedi per terra».
Continua a leggere l'intervista a Paola Di Benedetto sul numero di Grazia ora in edicola
Foto di Oliver Desarte - styling di Paola De Cegli
© Riproduzione riservata