Anche la fotografia celebra il cinema
Omaggio a Franco Pinna
Per celebrare i 100 anni dalla nascita di Franco Pinna, uno dei nomi di spicco del Neorealismo e fotografo di fiducia del regista Federico Fellini (è stato il suo fotografo di scena dal film Giulietta degli spiriti del 1965 fino a Casanova nel 1976), la ventesima edizione della Festa del Cinema presenta tre mostre in parallelo (tutte a ingresso gratuito) sotto il titolo Franco Pinna fotografo. Omaggio per un centenario, ideate e realizzate da Archivio Franco Pinna e OfficinaVisioni, a cura di Paolo Pisanelli. Le mostre, in collaborazione con Cinema del reale, Erratacorrige e Big Sur sono esposte in alcuni fra i luoghi più rappresentativi della manifestazione.
Franco Pinna - Mondocinema, fino al 27 ottobre al Foyer della Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, presenta un centinaio di immagini realizzate dal fotografo fra gli Anni 50 e 70.
Franco Pinna e Pier Paolo Pasolini - Viaggio al termine del Mandrione, dal 10 ottobre al 30 novembre alla Casa del Cinema, espone il reportage realizzato nel 1956 da Pinna che vede protagonisti la popolazione Rom e le prostitute della borgata romana del Mandrione. È abbinato ad alcuni testi di Pier Paolo Pasolini, tratti da una sua inchiesta giornalistica, Viaggio per Roma e dintorni, pubblicata dal settimanale Vie Nuove del 1958.
Infine, Franco Pinna - Fellini in scena! fino al 26 ottobre lungo via Veneto. Qui tutta l’attenzione è rivolta al regista Federico Fellini, colto nei momenti di lavoro e di pausa durante le riprese dei film. Il fotografo e il regista furono legati da una profonda amicizia per tutta la vita e questo permise a Pinna di documentare anche scene che poi sarebbero state tagliate dal film definitivo, personaggi inaspettati e momenti di vita sul set, offrendo uno sguardo unico sul processo creativo di Fellini.
In ricordo di Claudio Caligari
Non essere cattivo: dieci anni dopo racconta, attraverso le immagini di Matteo Graia, il dietro le quinte del film, i momenti sul set, i dettagli di scena e i protagonisti del film diretto da Claudio Caligari, scomparso nel 2015 a 67 anni. La mostra, a ingresso gratuito, è nel Foyer Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica fino al 27 ottobre. Nato come documentarista, Claudio Caligari inizia a farsi conoscere negli ambienti del cinema indipendente e di ricerca sociale intorno alla metà degli Anni 70. L’esposizione, a cura
di Stefania Plaza Mora, è concentrata sull’ultima opera cinematografica del regista, interpretata da Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia D’Amico e Roberta Mattei. Girato a Ostia, a pochi chilometri dal cuore della Capitale, il film è un’ideale continuazione di Amore tossico: una storia di amicizia e dannazione nella periferia romana degli Anni 90, tra rapine, droghe sintetiche e la vita quotidiana di un gruppo di giovani di borgata.
Roma e l’amore per il grande schermo
Il Museo nazionale di Castel Sant’Angelo ospita Roma e l’invenzione del cinema. Dalle origini al cinema d’autore 1905-1960 fino al 18 gennaio 2026. Il cinema italiano è nato il 20 settembre 1905 con la prima proiezione pubblica di La presa di Roma. La mostra, con immagini e clip rare e, a volte, inedite, racconta circa 60 anni di storia del cinema dove al centro sono Roma, le sue location, i cineasti e interpreti. L’esposizione è curata da Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, in collaborazione con Cinecittà e CSC-Cineteca Nazionale.
Viaggio tra le stelle
Il grande regista statunitense Francis Ford Coppola e poi gli attori George Clooney, Julia Roberts, Cate Blanchett, Emily Blunt, Jude Law: sono loro tra i protagonisti della videoinstallazione Tutte le stelle portano a Roma. Da Cannes a Venezia e Roma sfila il grande cinema in bianco e nero, fino al 26 ottobre alla Casa del cinema con ingresso gratuito. Attraverso le immagini del fotoreporter Luigi de Pompeis, la videoinstallazione celebra il fascino delle star del grande schermo tra sguardi e risate, creando un ritratto collettivo di star incontrate sui tappeti rossi dei principali festival, come quelli di Roma 2024 e Cannes e Venezia 2025. L’esposizione forma un labirinto di immagini, prevalentemente in bianco e nero, che colgono lo stile di protagonisti del cinema italiano e internazionale.
FOTO: Fondazione Cineteca di Bologna Reporters Associati, Luigi De Pompeis, Angelo Turetta
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