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Luciana Littizzetto: «La mia Torino non dimentica i più deboli»

Luciana Littizzetto: «La mia Torino non dimentica i più deboli»

foto di Grazia.it Grazia.it — 20 Giugno 2022
Luciana Littizzetto è cresciuta in un quartiere popolare in cui va ancora a fare la spesa. Ora abita dove sognava da bambina. Ma nei percorsi più amati dall’attrice c’è l’anima di tanti suoi concittadini che, senza dare nell’occhio, aiutano chi non ce la fa
Luciana Litizzetto (2)

Torino è la mia città da sempre. Oggi abito in un posto in cui transitavo raramente quando ero piccola. Come tutte le città con i fiumi, da una parte del ponte c’è una vita e al di là del ponte ce n’è un’altra. Quando ero piccola con la mia famiglia vivevo a San Donato, un quartiere popolare.

I miei avevano una latteria, hanno vissuto lì per 35 anni e io sono cresciuta in una casa semplice, avevamo il bagno sul ballatoio, per dire.

Oggi in quel quartiere ci vivono tanti immigrati, ma per me sono rimasti tanti legami. E quando voglio far felice la mia mamma, quasi novantenne, l’accompagno a fare la spesa in zona. C’è ancora Roberto, il macellaio: era appena arrivato quando i miei genitori si stavano per trasferire.

La parte di Torino in cui abito oggi, Borgo Po, era quella più sognata, la più bella perché c’era il fiume e poi c’era lo zoo con il rettilario. Ai tempi era una gioia sconfinata andarci. Ancora oggi c’è lo zoo ma senza gli animali. Ogni tanto cammino lì con il cane, passeggio vicino alla vasca delle foche e degli orsi e rivivo momenti di nostalgia. Spero che questa nuova amministrazione ne faccia qualcosa perché il rettilario è davvero bello. Vicina c’è anche una biblioteca che si può visitare.

Luciana Litizzetto

Torino ama mangiare bene e i posti buoni non mancano. Un luogo che amo è I Magazzini Oz in via Giolitti 19. Da tanti anni collaboro con l’Onlus Casa Oz, vicino al Regina Margherita, l’ospedale infantile che ospita bambini ricoverati e famiglie. Nei magazzini si mangia, si legge ma c’è anche un emporio e lo shop online nasce come idea per finanziare chi ha bisogno di una mano.

Tra i ristoranti vicino a casa mia ci sono Ceccarelli, il Monferrato e i Cappuccini, un ex convento dove si mangia cucina piemontese. Amo anche Pastis, a un passo da Porta Palazzo dove il pesce è sempre freschissimo. Fanno cucina siciliana, assaggio sempre le sarde alla beccafico. Poi c’è uno spazio aperto e in primavera ed estate è il posto più meraviglioso del mondo.

Continua a leggere l'articolo di Luciana Littizzetto sul numero di Grazia ora in edicola

Testo di Luciana Littizzetto raccolto da Annalia Venezia - foto di Cosimo Buccolieri

© Riproduzione riservata

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