Laura e gli uomini
Nel suo ultimo film sposa il sex symbol Riccardo Scamarcio. Fuori dal set ne ha conquistato un altro, Marco Bocci. Laura Chiatti, la bionda più sensuale del cinema italiano, posa per Grazia e racconta la sua nuova vita di attrice controcorrente, mamma chioccia di un bambino che aspettava da tanto e moglie: «Innamorata, ma non gelosa»
Un antidepressivo naturale. È la definizione più calzante che posso dare dell’attrice Laura Chiatti dopo aver passato un pomeriggio con lei. Estroversa, loquace, diretta («Sono una donna senza filtri», mi dice subito) e orgogliosa delle sue origini radicate nella provincia umbra, Laura, 33 anni, unisce il glamour e il sex appeal naturali a una schiettezza insolita per un’esponente dello star system. M’investe con il suo entusiasmo spalmato a 360 gradi: sul lavoro che ha ripreso alla grande, sull’appassionata storia d’amore che vive con il marito, l’attore e sex symbol Marco Bocci, sposato un anno fa, sulle gioie della maternità. Enea, il primo bambino della coppia nato a gennaio, dorme placidamente nel passeggino. Laura lo guarda sognante. «Il suo arrivo ha rappresentato la mia beatificazione»: dice proprio così, beatificazione. E mi confida che sta già pensando al secondo figlio: «Ci siamo sposati con l’idea di creare una famiglia numerosa e un altro bambino lo vorremmo anche subito. A dirla tutta, due gemelli sarebbero l’ideale. Ma non scriva che sono incinta», mi prega, «che io sappia, non lo sono ancora».
Aveva fatto irruzione nel mondo del cinema qualche anno fa, bellezza selvaggia dal talento istintivo, e aveva subito stregato famosi registi come Paolo Sorrentino, che nel 2006 la portò al Festival di Cannes con il film L’amico di famiglia, Pupi Avati, Roberto Faenza, Carlo Verdone, Sofia Coppola, Pappi Corsicato. Oggi Laura è un’attrice affermata e una donna più consapevole, decisa a godersi la sua piena femminilità. Noto che, quando parla di Bocci (cioè sempre), non lo chiama per nome ma “mio marito”. Mi spiega il motivo: «Marito è una parola che mi appartiene perché sottolinea il fatto che il nostro amore è per sempre». Le credo. E non posso fare a meno di intenerirmi quando m’informa che il suo Marco «è carismatico anche quando dorme».
Di una passione fortissima parla l’ultimo film dell’attrice: Io che amo solo te (nelle sale il 22 ottobre), diretto da Marco Ponti e ambientato nel suggestivo paesino pugliese di Polignano a Mare. Laura, nel ruolo di Chiara, e Riccardo Scamarcio (Damiano) vanno all’altare e “vendicano” così i rispettivi genitori (interpretati da Michele Placido e Maria Pia Calzone) che tanti anni prima, per motivi indipendenti dalla loro volontà, dovettero rinunciare a stare insieme. «Il film», mi anticipa Chiatti, «racconta le 48 ore che precedono le nozze tra caos, emozioni, intrecci familiari. Mi ha ricordato l’allegra concitazione del mio matrimonio».
Si è ritrovata dunque nel suo personaggio?
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