Jovanotti: «Insieme saremo una forza»
Se al cambiamento è necessario lavorare tutti insieme, quale migliore occasione per dare il proprio contributo di un evento collettivo come un concerto? Divertirsi, ballare e fare qualcosa di utile. Tutti insieme.
Il 2 luglio parte da Lignano Sabbiadoro il Jova Beach Party 2022, la nuova edizione del tour green che Jovanotti lanciò nel 2019. Un calendario di 12 concerti per lo più in spiaggia, con un paio di eccezioni, ovvero la tappa “in montagna”, ad Aosta Gressan, il 13 luglio, e il Live finale all’aeroporto di Bresso, in provincia di Milano, il 10 settembre. L’idea di partenza: organizzare mega concerti in riva al mare facendo in modo che, già un’ora dopo la fine, la spiaggia sia più pulita di prima dell’evento.
«Penso che questa storia dell’ecologia e della “rigenerazione” sia una moda. Per questo va presa sul serio, perché la moda è una cosa seria, come tutte le cose che generalmente non vengono considerate tali e che, invece, lo sono: ci parlano del mondo in movimento, del mondo che cambia mentre cambia, lo raccontano e offrono, a chi vuole leggerli, diversi segni da decifrare», dice Jovanotti. E prosegue: «Sinceramente, quando sento parlare del “Pianeta” come se fosse una creatura debole da difendere, mi sembra un atteggiamento un po’ presuntuoso e mi si chiudono le orecchie, perché il nostro Pianeta è fortissimo. Se noi umani sparissimo, lui, o lei, per chi la chiama Gaia, in quattro e quattr’otto si ripulirebbe, resterebbe qualche cicatrice sulla sua pelle, ma poco più. Quindi il punto non è proteggere il Pianeta, che di noi se ne frega alla grande, ma vivere meglio noi che lo abitiamo, evolverci, progredire. Facendolo uno alla volta e, di conseguenza, tutti insieme; oppure tutti insieme e, di conseguenza, coinvolgendo gli individui».
Il Jova Beach Party è concepito e organizzato in modo da dare la massima priorità alle direttive europee in materia di sostenibilità. Secondo la cosiddetta regola delle 4 R. Ovvero: riduzione al minimo degli imballaggi; raccolta differenziata attraverso l’installazione di eco-isole; recupero e riutilizzo dei materiali. Due passaggi, questi ultimi, che vengono realizzati grazie anche al sostegno di Erica, impresa specializzata nel trattamento dei rifiuti. Tra i contenitori (a loro volta fatti per lo più in plastica riciclata), ci sono quelli dedicati appositamente alle bottigliette in Pet, un materiale riciclabile al 100 per cento e che rischia di andare sprecato se mischiato a plastiche di tipo diverso. E altri bidoni solo per la raccolta dell’alluminio (delle lattine, per esempio) e dell’acciaio.
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Foto di MICHELE LUGARESI
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