Jennifer Garner: "Ai figli non si può dire sempre di sì"
Mentre in Italia le famiglie si ritrovano a convivere in maniera massiccia con la didattica a distanza, su Netflix arriva una commedia con una trama che destabilizzerebbe qualunque madre o padre: Yes Day (dal 12 marzo) parla proprio di quello che succede in casa quando due genitori, per un giorno, dicono sì a tutte le richieste dei loro figli.
La protagonista è Jennifer Garner che probabilmente è il punto di riferimento inarrivabile di tante madri di Hollywood.
Questa attrice di 48 anni, esplosa negli anni 2000 con la serie di culto Alias, è riuscita non solo ad avere una carriera da più di 40 film, ma ha cresciuto tre figli, è sopravvissuta ai tradimenti del marito Ben Affleck (separandosi da lui, ma aiutandolo anche nei momenti più bui), ha fatto condannare uno stalker che perseguitava la sua famiglia, ha fondato una squadra femminile di calcio a Los Angeles e ha contribuito a creare una legge anti-paparazzi con l’aiuto dell’oggi vicepresidente americana Kamala Harris.
«È divertente», ricorda la star, «perché due anni fa ho accompagnato la classe di mia figlia in visita a Washington insieme con l’organizzazione Save The Children e, quando abbiamo incontrato l’allora senatrice Harris, lei ha indicato la mia bambina e le ha detto: “Mi ricordo di te”. È incredibile quanta strada abbiamo fatto da allora».
Nel frattempo, anche se la pandemia ha fermato Hollywood, Garner ha fatto in tempo a girare gli ultimi ciak di una commedia che le sta molto a cuore: «Quello appena passato è stato decisamente un anno no», dice parlando di Yes Day, «perché abbiamo visto i nostri ragazzi chiusi in casa, isolati davanti alle call su Zoom, a perdersi chissà quante esperienze, quindi ci voleva una boccata d’aria: un film che è la storia di una giornata in cui dire sì a ogni desiderio».
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