Sorridente, spiritosa, allegra. Spagnola di Estepona, in provincia di Malaga, 24 anni, Ana Mena è già un “caso” per la sua partecipazione a Sanremo, con il brano Duecentomila ore, visto che è straniera.
In realtà è un volto più che familiare a chiunque in Italia: il suo nome è sinonimo di estate e tormentoni, in coppia con i rapper nostrani, con Fred De Palma e Rocco Hunt, nonché con Federico Rossi.
È vero che in Spagna vedeva il Festival fin da bambina?
«Soprattutto da adolescente, con mio padre: lui mi ha trasmesso la passione per la musica italiana. Per me essere in gara è un sogno che si realizza».
La sua canzone simbolo di Sanremo?
«Sergio Endrigo, Canzone per te, vincitrice nel 1968. Ma anche i successi di Arisa, Ricchi e Poveri, Eros Ramazzotti, Laura Pausini».
I suoi partner musicali italiani sono tutti maschi: le piacciono i ragazzi di qui?
«Sono perfetti, ma siamo solo molto amici. Rocco Hunt è diventato il mio “fratello” italiano. Con Fred ho iniziato a lavorare in Italia, Federico l’ho conosciuto ben sette anni fa in Spagna. E Riki mi ha portata a Sanremo due anni fa per duettare con lui: gli sono molto grata per avermi fatto vivere questa esperienza».
Con nessuno di loro è nata una storia d’amore?
«No, anzi, sono molto amica della fidanzata di Fred e conosco bene la moglie di Rocco».
E lei è fidanzata?
«No, ma sono aperta all’amore e romantica. L’amore mi piace anche quando non va bene ed è complicato. Perché serve per ispirarti».
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