La casa come santuario creativo, il luogo intimo per eccellenza dove le ispirazioni prendono forma. Per raccontarvi la nuova collezione Fila, dedicata alla Primavera-Estate 2021, siamo stati nella homecourt di Bex Gunther, fotografa californiana di origini messicane e tedesche, ora di base a Milano. Bex ha iniziato la sua carriera nella moda come modella per poi, sette anni fa, passare dietro l'obiettivo e dedicarsi alla fotografia. I capi che indossa nello shooting raccontano di quella energia e attitude tipiche degli anni Novanta che hanno fatto la storia di Fila e influenzato intere generazioni di atleti. Per il 2021 il campo da gioco si sposta dall’esterno all’interno, dalle basketball e tennis court la palla passa ai giovani creativi che, proprio come Bex, hanno ricreato nella casa il loro mondo.
Scoprite cosa ci ha raccontato nell’intervista e i tutti i nuovi capi della collezione PE 2021.
Ciao Bekka, ci racconti come è cambiato il tuo modo di vivere la casa e il processo creativo nell’ultimo anno?
La mia casa è passata dall'essere un luogo all'essere il luogo. L'energia all'interno della nostra casa è molto importante per me. Posiziono i ricordi della mia famiglia e delle mie radici messicane in punti dove posso vederli, mi danno forza. Dal momento che non posso più esprimere la mia creatività nel mondo esterno, ho usato la mia casa come luogo per creare senza limiti, in modi diversi rispetto a prima.
Cosa rappresenta per te il concetto di homecourt?
Nella cultura americana, il termine homecourt rappresenta un campo di gioco che appartiene alla tua squadra. Un posto in cui entri nel gioco aspettandoti di vincere e, anche se non vinci, sai che la folla tiferà comunque per te. In altre parole rappresenta stabilità, energia, positività e azione.
Se dovessi raccontare il tuo mondo creativo tra le mura domestiche, come lo descriveresti?
Il mio mondo creativo è passato dall'essere focalizzato su progetti fotografici di grandi dimensioni a pratiche più ridotte e non solo correlate alla fotografia. Lo percepisco come molto più completo nel modo in cui esprimo la mia creatività. Ho iniziato a realizzare wall art fatti con i filati, ricami, a dipingere piccoli teli, co-scrivere una serie TV con una amica, rileggere i miei libri preferiti e scattare autoritratti.
Quali sono le tue ispirazioni ricorrenti, se ci sono, in questo periodo?
I viaggi spaziali e l'esplorazione (il massimo isolamento) e la mia infanzia in California trascorsa tra aranceti e le onde dell'oceano Pacifico (il massimo comfort). La mia mente sembra essere bloccata nel passato nostalgico o nel lontano futuro. È difficile digerire il presente e la mia immaginazione in questo periodo salta indietro o salta avanti per darmi una pausa.
Quanto è importante per te creare una connessione tra il tuo stile personale e le immagini che produci?
Non è così importante per me scattare immagini che riflettano il mio stile personale nel senso letterale del termine, ciò che è importante è che quelle immagini riflettano la mia energia, la mia visione del mondo. Un po' strano, cinematografico, onesto, emotivo, libero, e senza paura. La mia fotocamera reagisce meglio ai soggetti che proiettano una o più di queste caratteristiche.
Talent: Bekka Gunther
Foto: Claudia Ferri
Video: Andrea Colacicco
Stylist: Sarah Misciali
Mua & Hair: Silvia Sidoli
Art Director & Producer: Gloria Bertuzzi
Junior Art Director & Producer: Ana Maria Matasel
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