Ogni corpo è unico: la nuova collezione di Marina Rinaldi interpretata da Muriel
In occasione del quarantesimo anniversario di Marina Rinaldi abbiamo incontrato Muriel, YouTuber e cantante che sui social parla di inclusività così come dovrebbe essere: senza tabù. Chioma colorata, risata contagiosa e spirito positivo: Muriel è cresciuta fuori Milano, città dove attualmente vive e lavora, e ha da poco compiuto venticinque anni. Tra il 2015 e il 2016 ha iniziato a costruire quella che oggi è una vera e propria community (su Instagram conta 297mila follower) parlando di temi quali la body confidence e il mondo LGBTQ+. Tramite i social e il confronto con i follower Muriel è riuscita ad acquisire una consapevolezza che è in continuo divenire e che cerca di trasmettere quotidianamente a chi la segue attraverso i suoi canali. La stessa consapevolezza che Marina Rinaldi promuove dal 1980, anno dell’avvio del brand, e che in questa particolare occasione celebra con la collezione dedicata alla Primavera-Estate 2021. Scoprite cosa ci ha raccontato Muriel nell’intervista.
Ciao Muriel, qual è il ricordo più positivo legato a un capo d’abbigliamento che conservi e vorresti condividere?
Il completo intimo che ho indossato alla body positive catwalk. Ci sono tanto affezionata perché quel momento ha rappresentato un punto di svolta che mi ha aiutato a liberarmi da tutti i blocchi che avevo nei confronti del mio fisico.
« La verità è che la moda non ha taglie e chiunque può vestire quello che più gli piace senza problemi »
Che ruolo hanno avuto gli abiti nel tuo personale processo di liberazione dagli stereotipi legati al corpo?
Ho sempre avuto uno stile molto eccentrico perché mi è sempre piaciuto esprimere la mia personalità attraverso outfit colorati; odiavo talmente tanto il mio corpo che volevo trovare un modo per renderlo unico e bello e la moda era uno strumento che mi permetteva di farlo. Oggi il mio stile è sempre eccentrico però sono molto più serena e tranquilla nell'indossare cose che non avrei mai indossato anni fa. La verità è che la moda non ha taglie e chiunque può vestire quello che più gli piace senza problemi; credo molto in questo concetto ed è per questo che cerco di trasmetterlo sui social.
Design: cuscino Fiori Seletti wears Toiletpaper
Credi che il concetto di body positivity sia cambiato nel corso del tempo? Se sì, in che modo?
Sì, assolutamente. Il movimento è nato per la rivendicazione del valore dei corpi grassi e con gli anni la body positivy si è ampliata: oggi non sono solamente i corpi grassi a supportare questo movimento ma tutte quelle persone con caratteristiche fisiche che non sono quelle canoniche. Tuttavia il movimento è nato per ottenere rispetto, quello era il focus iniziale, mentre negli ultimi anni si è sviluppato molto anche il concetto di "ogni corpo è bello così”. Secondo me è un messaggio importante anche se ho la percezione che in questo modo si perda un po' l'attenzione sul concetto del rispetto.
Design: nera Bowl e Touch Tray di Zanat; vaso Hybrid Chunar di Seletti; Hybrid Dinner Plate Lothal di Seletti; Hybrid Tea Cup Kannauj di Seletti
Cosa ti ha spinto a esporti sui social per trattare tematiche come la body confidence e temi LGBTQ+?
Principalmente due fattori: il primo è che ho sempre voluto utilizzare i social come una sorta di diario personale che mi accompagnasse anno dopo anno e quindi quando ho capito che mi piacevano le ragazze oppure ho scoperto il movimento della body positivity ho voluto condividerli sui social. Il secondo fattore sta invece nel fatto che quando ho cominciato a parlare di queste tematiche eravamo in pochissimi a farlo in Italia e la risposta che ebbi fu grandissima: le persone mi scrivevano le loro storie, si rivedevano nei problemi che avevo affrontato io. Questo mi ha fatto capire come ci fosse bisogno di parlare di più di questi temi, che tra l'altro rispecchiavano molto di più la me di quegli anni. Sono partita e non mi sono più fermata.
E a proposito di esposizione sui social, farlo implica una serie di conseguenze anche negative come i commenti degli hater. Come hai imparato ad affrontarli?
I messaggi di hating online non mi hanno mai particolarmente toccata, mentre quelli dal vivo mi colpiscono di più. Li affronto in modo molto differente a seconda del tipo di messaggio: se sono critiche negative ma argomentate cerco di avere un dialogo, se invece sono insulti fini a se stessi tendo a ignorarli oppure in certi casi anche a bloccare o segnalare, in base a quanto il commento possa essere pericoloso, non tanto per l'impatto che può avere su di me, quanto per quello che può avere sulle altre persone che lo leggono.
Design: seduta Mackintosh di Lombrello; lampada Sata Pt di Vistosi, Archiproducts
Come vorresti che fosse la moda del futuro?
Inclusiva! Da una parte vorrei che ogni persona si sentisse libera di vestirsi come vuole senza doversi preoccupare che qualcuno la possa giudicare. Dall'altra mi piacerebbe che i brand cercassero di essere più inclusivi così che ogni persona possa acquistare ciò che le piace indipendentemente dalla taglia che veste o dal genere al quale appartiene.
Potete acquistare i capi della collezione di Marina Rinaldi per la Primavera-Estate 2021 online su marinarinaldi.com.
Credits
Talent: Muriel
Foto: Paolo Colaiocco
Video: Michele Giannantonio
Stylist: Thais Montessori Brandao
Mua: Ginevra Pierin
Hair: Rodrigo DeSouza e Erisson Musella
Set Design: Elisabetta Boi
Produzione: Take Off Production
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