Lisa Iannello interpreta la tendenza “Disco Inferno” nell’esclusivo shooting realizzato con Kocca
Giovanissima, con mille idee in testa e tanti sogni da realizzare. Lisa Iannello è la co-founder di “This Unique”, brand di assorbenti biodegradabili destinato a lasciare il segno. Un progetto molto ambizioso che mira a combattere gli stereotipi su donne e ciclo e a normalizzare l’attenzione verso un argomento ancora tabù.
La piccola imprenditrice, che considera la moda lo strumento ideale per esprimere il proprio modo di essere e liberare la propria natura, è anche è una delle protagoniste del nuovo shooting che abbiamo realizzato in collaborazione con Kocca e nel secondo servizio realizzato con il brand si è divertita a svelare un nuovo lato di sé.
In una stagione in cui si respira finalmente una nuova energia, una maggiore spensieratezza e una gran voglia di mondanità ed eleganza, Kocca rende omaggio alle giovani donne come Lisa: dinamiche, sempre in movimento e alla costante ricerca di capi capaci di coniugare perfettamente comfort, stile e qualità.
E proprio a lei il brand ha chiesto di interpretare Disco Inferno, una delle tendenze più forti di questo autunno-inverno che vede nel guardaroba un trionfo di riflessi metallizzati, audaci stampe animalier e tocchi di viola e oro con cui dare quel twist in più a ogni look.
Noi dopo gli scatti l’abbiamo anche intervistata, ecco cosa ci ha raccontato.
Cos'è per te la moda?
È ambivalenza di funzione e espressione: ovviamente abbiamo bisogno di vestiti per proteggerci e coprirci, ma penso che ci diano anche il potere di esporci, liberare la nostra vera natura e sono un modo per esprimere il nostro modo di essere, la nostra identità, o meglio, quello che vogliamo lasciar trapelare all'esterno.
Dove trovi l'ispirazione per i tuoi look?
Penso che inconsciamente io tragga ispirazione dal massimalismo delle due culture a cui sono stata più esposta: Cina e Italia, più nello specifico Sicilia. Il dualismo di essenzialità e decorazione contrastante nei linguaggi visivi di queste due culture si riflettono nel mio uso dei colori, in qualche modo poi ricalibrato solo negli accenti, lasciando il resto equilibrato. Nell’embracing le differenze TikTok mi sta aiutato e ispirando molto.
Nel tuo armadio c’è un capo a cui sei particolarmente affezionata? Se si, perché ci sei tanto legata?
Ne ho due: una t-shirt di maglia anni ‘80 con un disegno che riprende uno scenario di David Hockney (uno dei miei pittori contemporanei preferiti) che collego alla prima cosa comprata col mio primo stipendio “vero” e un vecchio cami dress azzurro chiaro di mia madre quando era giovane, fun enough va di nuovo di moda: mi ricorda i tempi in cui mi andava lungo e lo provavo aspettando di crescere in fretta.
Ci sveli quali sono i tre capi che non mancano mai nel tuo guardaroba autunnale?
Giacca modello elegante di pelle, ankle boots con calze alte e skort nera (per fingere di indossare una gonna avendo la comodità dei pantaloncini).
In questo servizio interpreti la tendenza “Disco Inferno”. Quale dei tre look che hai indossato ti rispecchia di più e perché?
Assolutamente il completo viola portato senza nulla sotto. Mi ha fatto sentire con potere, con quella forza che voglio trasmettere esteriorizzata sempre sul fronte professionale e personale.
Sei giovanissima eppure hai già fondato un brand rivoluzionario. Quando è nata l'idea di lanciarlo?
L’idea per una startup in Italia di assorbenti compostabili in abbonamento è nata, al suo principio, dai miei altri due soci: degli uomini. Uomini che fanno da esempio ad una nuova generazione di maschi liberati da stereotipi dì genere che il patriarcato stesso ha creato. Si sono conosciuti alla Business School e notando la vergogna dì alcune colleghe nel chiedersi un assorbente sono rimasti allibiti dallo stigma, qui la prima idea è stata lanciata. Conoscendomi sono riuscita a dare una chiave di comprensione in più degli intenti che però si erano già posti fin dall'inizio: lo stigma che accerchia le mestruazioni sono alla base di tutte le mancanze nell’industria che vanno dall’assenza di grande innovazione di prodotto (tratta proprio da una noncuranza dell’argomento), una customer journey ancora meccanica e non digitalizzata oltre ad una comunicazione obsoleta. Insieme abbiamo lavorato a ciò che ora è "This Unique", di cui siamo i tre soci.
Cosa ti ha spinto a buttarti in questa avventura?
Perché non è esagerato dire che lavorare ogni giorno per qualcosa che è così pregno di una missione sociale, ambientale mi dà una gioia impagabile. Perché ho riconosciuto in "This Unique" la possibilità di creare una via per finalmente colmare questo divario di genere mediato con un nuovo modello di consumo, in linea con le esigenze del presente, ma soprattutto del futuro.
Credits
Foto: Paolo Colaiocco
Video: Andrea Colacicco
Mua: Ginevra Pierin
Hair: Sara Vescia
Styling: Sarah Misciali
Producer: Ana Maria Matasel
Creative Direction: Sara Moschini
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