La nuova Guirlande de Cartier protagonista di un video esclusivo: un valzer nato per gioco sotto la cupola della Galleria Vittorio Emanuele di Milano
Un passo di danza e poi un altro e un altro ancora. Il ballo unisce i protagonisti del nostro video, complici la nuova Guirlande de Cartier, oggetto del desiderio creato dalla Maison francese, e il fascino della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.
Le foto backstage dell’editoriale realizzato da Grazia.it in collaborazione con Guirlande de Cartier
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Carica di storia, di splendidi esempi d’arte e di cultura, la Galleria nasce nel 1867 come passeggio commerciale coperto dedicato al Re d’Italia e ancora oggi conserva intatta la joie de vivre dell’era Belle Époque in cui è stata inaugurata.
Per chi non l’avesse mai visitata, merita di essere conosciuta con un tour di esperienze: come un micro mondo, racchiude il gusto del bel vivere italiano e della città, tra affreschi, caffè, ristoranti ricercati e negozi di lusso.
Questo luogo magico incontra perfettamente l’anima di Cartier, la maison francese di gioielleria e pelletteria che sull’estrema qualità delle proprie creazioni ha costruito la sua celebre storia. La Galleria si trasforma in set per presentare la neo nata Guirlande: un bauletto ottagonale ispirato all’iconico portagioielli rosso del marchio che prende il nome proprio dalla ghirlanda dorata stampata sull’ecrin rouge.

Il “Salotto di Milano”, com'è chiamata la Galleria, è stata, ed è, il punto di ritrovo della borghesia cittadina che proprio qui si svagava, passeggiando e discutendo con gli intellettuali nei locali alla moda. Alcune di queste attività esistono ancora e per rivivere l’atmosfera fin de siècle basta varcare l’ingresso del Caffè Savini, del Caffè Biffi o del Caffè Camparino, conosciuto come Zucca in Galleria, frequentato da Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini e dai Futuristi.
Oggi si affacciano sul passage gli ingressi di alcuni dei locali più eleganti del momento come Felix Lo Basso, dai piatti ricercati che profumano di mare e montagna, Cracco, distribuito su cinque piani e pensato proprio per rendere fruibile la Galleria, l'Ottagono Restaurant dell'hotel Townhouse Galleria e l'hotel Park Hyatt, in stile classico ottocentesco.
La Galleria è anche un esempio di architettura d’avanguardia, la cupola centrale è realizzata da un’intelaiatura di ferro rivestita in vetro, come voleva la tecnologia moderna. Sotto, quattro grandi lunette affrescate con altrettante figure femminili rappresentano i continenti. Le decorazioni dei bracci laterali, invece, rappresentano la Scienza, l’Industria, l’Arte e l’Agricoltura.

Sin dai primi del Novecento gli esercizi all’interno della Galleria sono obbligati a mantenere le insegne color oro su sfondo nero: un abbinamento cromatico molto presente nel periodo Neoclassico. Non a caso anche Guirlande de Cartier nella sua variante nera con ghirlanda a contrasto dorata unisce i due colori: il motivo caratteristico della Maison si ispira a questa ricercata corrente artistica.
Oltre al nero, la nuova Guirlande de Cartier è disponibile in alcune colorazioni storiche del famoso scrigno come nera, verde e naturalmente l'iconico rosso. Le misure sono quelle delle it-bag contemporanee: mini, piccola, media, con una variante della versione mini in coccodrillo lucido nero o rosso.

Una passeggiata in Galleria non potrebbe essere la scelta migliore per un prezioso week-end di cultura e lusso, o perché no, anche per un valzer improvvisato. Ancora meglio se in compagnia di un gioiello come Guirlande de Cartier.
Credits
Video: Michele Giannantonio
Foto: Daniela Losini
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