Una giornata al Gran Premio di Monza con Louis Vuitton
Venerdì scorso, in occasione delle prove libere del Gran Premio d'Italia, siamo stati ospiti di Louis Vuitton, Global Partner della Formula 1® per i prossimi 10 anni, per una giornata che ha trasformato il rumore della pista in emozione, la velocità in adrenalina e l’attenzione ai dettagli in eccellenza. Insomma, una giornata che non dimenticheremo mai.
Una suite sospesa sulla pista
La giornata è iniziata sì all’alba, ma è solo dopo aver passato il badge del Paddock Club che l’emozione ha cominciato a salire.
Eccoci infatti presto arrivati nella Private Suite LVMH, uno spazio esclusivo situato sopra ai box delle monoposto, che ti fa sentire letteralmente sospeso sulla pista più veloce del mondo. Lì, tra un dettaglio Monogram e un brindisi vista tribune ricolme, è inevitabile restare ipnotizzati dai gesti precisi dei meccanici e dalla concentrazione nei box.
È così che, mentre l’adrenalina inizia a salire anche per gli spettatori, la prima sessione di prove libere prende il via regalando grandi soddisfazioni ai tifosi di casa, quelli della rossa.
Due passi backstage della F1
Ma dove vive e si muove l’intero ecosistema della Formula 1? È per rispondere a questa domanda che il Brand ci ha guidati nel backstage del Gran Premio, lì dove tutto si articola e prende forma per dare vita al miracolo di ingegneria delle monoposto: la Pit Lane e il Paddock.
Rispettivamente, l’area dove sono collocati i box, le vetture e dove lavorano i meccanici, e lo spazio dove risiedono gli HQ delle scuderie, si tengono i briefing, si muovono i piloti e tutto l’organico del Team.
Ed è proprio camminando qui che, tra una prova di pit stop (il più veloce della stagione, finora, è della McLaren: 1,94 secondi), una sostituzione ala frontale e un rapido incontro con qualche pilota di passaggio, scopriamo l’enormità di questo mondo. In media, in un team di Formula 1 lavorano tra le 600 e le 1000 persone, ma durante un weekend di gara solo tra le 80 e le 100 viaggiano effettivamente con la squadra: ingegneri, meccanici, strategisti, addetti stampa, marketing, hospitality e più.
E quanti pneumatici, per esempio, fornisce Pirelli per ogni Gran Premio? Pirelli ne fornisce oltre 950 per ogni GP, tutti monitorati, usati e poi restituiti per l’analisi o il riciclo. Ogni dettaglio è calcolato, ogni secondo conta.
Un baule che racconta la vittoria
Ma alla fine di ogni competizione sportiva, cos’è che conta davvero? Vincere, esatto, e in Formula 1 la vittoria è –anche– una questione di stile.
Il trofeo, realizzato da Nico Vascellari, è custodito all’interno del nuovo Trophy Trunk firmato Louis Vuitton: un baule prezioso che trasporta i trofei della stagione e che sintetizza alla perfezione lo spirito della collaborazione con la F1: “La vittoria viaggia con Louis Vuitton”.
Realizzato a mano nello storico atelier di Asnières, in Francia, il baule è molto più di un contenitore: è un oggetto narrativo. L’iconico canvas Monogram incontra dettagli che omaggiano Monza come le strisce tricolore, la texture a scacchi bianchi e neri, e una "V" stilizzata che racchiude in sé il doppio significato di Victory e Vuitton.
È una celebrazione della velocità, infatti, ma anche del viaggio inteso come conquista. E, in fondo, è proprio questo il cuore della collaborazione tra la Maison e la Formula 1: raccontare, con linguaggi diversi, uno stesso amore. Quello per il movimento, il superamento dei limiti, la bellezza e l’eccellenza.
Trophy Trunk Louis Vuitton – Formula 1 Pirelli Gran Premio D’Italia 2025
Un prima e un dopo
Vivere il GP con Louis Vuitton è stato come riscoprire tutto ciò che conoscevamo –la pista, i team, l’energia– con occhi nuovi. In un circuito dove ogni curva è leggenda, la Maison ha saputo incorniciare il fascino del backstage, la potenza del dettaglio, il ruolo del design con discrezione, eleganza e carattere, arrivando dritto al traguardo. Non un semplice spettatore, non solo un partner, ma un protagonista silenzioso e riconoscibile.
Foto courtesy of Louis Vuitton.
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