Erika Boldrin: dalla moda a Honieh Beauty

A casa di Erika Boldrin, content creator, influencer e fondatrice della linea di skincare Honieh Beauty, per parlare di beauty, social e di come la sua vita sia cambiata negli ultimi anni

Erika Boldrin è una delle influencer e content creator più celebri e interessanti in Italia. Il suo stile è inconfondibile, ricercato e totalmente personale, caratteristica che l'ha resa una delle imprenditrici digitali più amate dal pubblico.

Dopo anni di successi nel mondo della moda, Erika ha fondato Honieh Beauty, un brand di cosmesi Made in Italy nato dal suo desiderio di proporre - per se stessa e per gli altri - una linea curata, ricca di ingredienti naturali, facile da utilizzare così come da portare in viaggio.

L’abbiamo incontrata nel suo appartamento nel cuore di Milano, il luogo in cui - con il supporto di suo marito Stefano Moi - l'idea di Honieh Beauty è diventata realtà, un’occasione per scattare delle foto intime e farci raccontare la sua storia dall’inizio.

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Ti sei "inventata un lavoro", puoi raccontarci come è andata? Quando hai aperto il tuo blog?

Non lo ricordo bene, è passato molto tempo, 13 anni fa circa. Prima lavoravo in banca come gestore, quindi non arrivo dal mondo della moda. Anche se l’ho sempre amato: ho sempre voluto studiare design, già da bambina avevo le idee chiare. Arrivo però da una famiglia molto "pratica" e mi sono sempre sentita dire di dover studiare economia e lavorare in banca. Quindi ho iniziato quel percorso anche per compiacere i miei genitori. Nel frattempo poi, per caso, ho iniziato postando le foto dei miei outfit su Flikr. Era una sorta di Instagram dove potevi anche scrivere, ma sul computer. Potevi creare come una specie di blog corredato da immagini.

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Poi, con l'avvento di Chiara Ferragni e The Blonde Salad, è nata l'idea di aprire il blog. In Italia all'epoca non c'era nessuno che lo faceva. Nel frattempo continuavo a lavorare in banca e nel week-end mi dedicavo a scattare i look che poi postavo durante la settimana. Quotidianamente pubblicavo dei contenuti che erano stati elaborati nel week-end e poco alla volta è diventato come un secondo lavoro.

Poi, come sono cambiate le cose?

Dopo sei anni sono entrata a fare parte di un'agenzia molto grande e a quel punto mi sono trovata a un bivio: da un lato il mondo dell'economia, più freddo ma stabile, dall'altro quello della moda. Dopo un lungo periodo di lavoro in ufficio mi sono resa conto però che mi piaceva stare a contatto con le persone. Ero molto fortunata perché i miei capi avevano capito che facevo anche altro e mi venivano molto incontro con orari flessibili e possibilità di prendere ferie nei periodi meno tradizionali e non si lamentavano del fatto che io - ad esempio - a settembre, nel boom di lavoro, avevo bisogno di giorni liberi per seguire le sfilate e gli eventi della Fashion Week. Dunque ad agosto lavoravo, mentre tutti erano in ferie, e poi prendevo le ferie per seguire la settimana della moda.

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A quel punto, entrando a far parte di un'agenzia, mi sono resa conto che mi servivano altri momenti liberi da dedicare alle attività. E ho deciso di fare il salto. Mi sono licenziata e mi sono sposata un mese dopo, insomma è stato un grande cambiamento!

Mi sono buttata, ho pensato "Rischio, provo per un anno, posso sempre tornare indietro" poi alla fine, è stata la svolta, perché ho cominciato a lavorare sempre di più e mi sono detta "Questo è quello che voglio fare, non torno più indietro".

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Hai iniziato con la moda, ma ti sei lanciata anche nel beauty e ora fai anche molto lifestyle: quali sono le cose che ami più fare?

Sì, ultimamente di più, perché soprattutto durante il lockdown mi sono resa conto che in quel momento particolare e anche doloroso parlare solo di moda mi sembrava troppo frivolo. Le persone stavano male, quindi non me la sentivo di postare ogni giorno vestiti, scarpe o borse.

Da quel momento ho quindi iniziato a fare vedere, ad esempio, quello che mangiavo. Le persone adesso sanno che sono vegana, qual è il mio lifestyle, com'è avere un cane, com'è la mia vita privata. Ho cominciato a mostrare di più, mentre prima non lo facevo, mi occupavo solo di moda.

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È stato un impatto diverso perché comunque prima mi hanno sempre inquadrata come quella "troppo seria" o "non simpatica" perché nelle foto non sorrido mai. Invece adesso ogni tanto parlo anche nelle IG Stories e le persone mi hanno rivalutata. Questo mi ha aiutata tantissimo.

Quindi ti è capitato di creare dei rapporti con chi ti segue?

Sì, soprattutto adesso, si è creata una community in cui ci si aiuta. Si parla, si condivide. In particolare sto affrontando un percorso delicato di cui parlerò. Prenderò coraggio e affronterò questo aspetto perché non se ne parla in Italia e so che chi mi segue è attento e in tanti stanno vivendo una situazione simile alla mia. Senza averne ancora parlato apertamente chi mi segue ha capito e mi supporta. Questo è molto bello.

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Il rapporto con la tua immagine è cambiato molto in questi anni?

Sì, adesso sì, forse è perché sono cresciuta? Comincio a vestirmi in maniera un po' più confortevole, a scegliere dei pezzi che possano andare avanti anche con le stagioni. È cambiato molto il mio look.

Anche il rapporto con il mio corpo è cambiato. Prima ero spesso a dieta, adesso la vivo più tranquillamente, mangio quello che mi va. Sono vegana da 7 anni ormai.

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Che ruolo ha avuto il beauty per te in questi anni?

Il beauty è nato per caso: ho sempre voluto fare qualcosa "di mio" ma non moda, mi piace indossare le creazioni degli altri. Mi è capitato per caso di avere una sorta di intuizione: mi trovavo a New York ed ero entrata in un negozio, Credo, che è uno dei miei preferiti, dove ho sempre comprato i prodotti per la mia skincare routine, tutti a base di ingredienti naturali e prevalentemente di marchi americani e australiani. In quel momento mi sono resa conto che compravo ogni volta che ero lì, mai in Italia, e lì non c'erano prodotti Made in Italy.

Così ho detto a mio marito: "Voglio creare una linea beauty!" Lui mi ha detto che ero pazza, ma oggi Honieh Beauty è una realtà (in cui anche lui è coinvolto, ndr). Oggi sto imparando tanto, lavoriamo con un'azienda molto piccola, che ho scelto perché non volevo prodotti standard, ma qualcosa di mio e curato nei minimi dettagli. Con loro ogni giorno facciamo tante prove, cambiamo le formule, e sto imparando molto.

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Come funziona il processo creativo nella messa a punto dei prodotti della tua linea Honieh Beauty?

Io vado in azienda e dico, ad esempio "Vorrei uno struccante" e ho già in mente le caratteristiche, so già come lo vorrei, soprattutto per quanto riguarda gli ingredienti. Poi con il mio team costruisco la formula. Il pack invece lo penso in prima persona, naturalmente puntando al Made in Italy e alla sostenibilità.

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Tieni molto alla scelta degli ingredienti, vero?

Ci sono degli ingredienti che io amo e per me sono imprescindibili, come ad esempio l'Aloe. Per me è un ingrediente essenziale, che io bevo anche. Quindi per me ci deve essere anche nella skincare.

Per me le formulazioni devono essere naturali e in questo senso facciamo anche un passo in più perché i nostri prodotti hanno la certificazione AIAB, che certifica che gli ingredienti siano naturali. Questo è un passaggio che abbiamo fatto subito perché dichiarare che un prodotto è naturale non sempre corrisponde alla realtà, così abbiamo deciso di rendere trasparenti le nostre formulazioni.

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Abbiamo notato alcuni cambiamento nei vostri packaging, vuoi spiegarci cosa state facendo in questo senso?

Abbiamo appena lanciato le maschere che già avevamo in catalogo con un nuovo packaging in bioplastica derivata dalla canna da zucchero. Ci abbiamo messo molto tempo per effettuare questo cambiamento perché la materia prima arriva dal Brasile, perché solo lì producono questo materiale, quindi è stata lunga ma ce l'abbiamo fatta. Per le nuove uscite lavoreremo molto con il vetro, cercando di minimizzare l'utilizzo della plastica.

Avete in programma nuovi lanci?

Oltre al repack delle maschere, abbiamo appena lanciato una nuova maschera e un nuovo tool viso, il primo beauty tool Honieh, perfetto per l'applicazione dei prodotti e per effettuare massaggi sul viso: Honieh Spatula. È un accessorio piccolo e maneggevole, in quarzo rosa, perfetto anche da portare in viaggio. Tutta la linea è concepita a questo scopo.

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Qual è il prodotto che ti ha dato più soddisfazione tra quelli che hai creato?

Sicuramente le maschere, è stato un processo difficile ma appassionante. Anche lo struccante: formulare un prodotto che non bruciasse gli occhi, che non alterasse il ph della pelle, che togliesse bene il trucco, è stato complicato ma davvero soddisfacente.

Inoltre stiamo lavorando anche a nuovi lanci, non solo skincare: con Honieh spazieremo molto nel mondo beauty, e amplieremo anche il merchandising.

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Segui beauty influencer, ti lasci ispirare?

Non mi lascio influenzare, sono molto focalizzata su quello che per me funziona. Sto cominciando però ad approcciarmi ad altri brand stranieri.

Progetti per il futuro?

In futuro mi vedo continuare nel mondo della moda ma non più come prima. Penso mi concentrerò sempre di più sul mio brand, oltre a fare molte altre cose che mi piacciono, anche a livello food ad esempio. A tema vegano, in questo ambito, in Italia c'è ancora poco e mi piacerebbe un domani proseguire in quella direzione. Perché no? Magari un giorno apriremo un pop-up store che unirà food e beauty veg!

I prodotti Honieh Beauty sono in vendita sul sito ufficiale e negli store Rinascente di Milano, Firenze e Roma.

Credits:

Foto e video Sara Moschini

  • IN ARRIVO

Tommy Hilfiger apre la stagione delle feste a Venezia 


Con un evento esclusivo ricco di ospiti Tommy Hilfiger lancia i suoi look modern prep per le festività. Grazia era a Venezia per scoprire gli abbinamenti a cui ispirarsi e portarvi nella magia della città più bella del mondo

Come ti vestirai a Natale? È una delle domande che abbiamo chiesto agli ospiti dell’evento “A Hilfiger Holiday”, una brand experience che ha portato tanti amici italiani di Tommy Hilfiger a Venezia, per assaporare la dolce atmosfera delle feste in una delle città più eleganti al mondo.

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Elisa Maino a Venezia

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Simone Bredariol e Matteo Guerrieri a Murano

Ospiti per due giorni del boutique hotel Palazzina Grassi, dove lo stile contemporaneo si fonde con l’eleganza tradizionale veneziana, i talent invitati hanno potuto gustare una cena intima nel rinomato ristorante affacciato sul Canal Grande, partecipare a una sessione di soffiatura del vetro con il maestro artigiano Simone Cenedese nell’incantevole isola di Murano, pranzare al ristorante Quadrino in piazza San Marco per provare le nuove fragranze Tommy Her New York e Tommy New York e assistere a un DJ set del musicista milanese Vittorio Menozzi, ma soprattutto hanno provato e giocato con i nuovi capi della collezione Tommy Hilfiger Holiday 2025 interpretandoli ognuno con la propria personalità e adattandoli alle diverse occasioni.

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Il maestro Simone Cenedese nella sua vetreria di Murano ha creato una speciale pallina di Natale con i colori iconici di Tommy Hilfiger

L’esuberante Vic Montanari, ad esempio, amante dei colori e degli abbinamenti inaspettati, ha alternato morbidi jeans e maglioni a losanghe con una longuette A line a pieghe e un collo alto natalizio dalla lavorazione grafica, Ryan Prevedel, epitome del ragazzo preppy, non si è lasciato sfuggire i jeans da indossare con i mocassini lucidi e la cravatta, tipici dell’heritage americana, e Elisa Maino il completo bianco, estremamente versatile. L’attrice Lavinia Guglielman ha optato per un look comodo con pantaloni dal taglio maschile adatti ai trasferimenti sull’acqua e alle attività pomeridiane per poi giocare con i contrasti di gonna in paillettes nera e camicia in cotone bianca della sera.

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La digital creator Vic Montanari indossa un'alternativa al classico maglione natalizio


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Ryan Prevedel in barca verso Murano



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Elisa Maino in completo bianco Tommy Hilfiger

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Lavinia Guglielman unisce look androgino con gonna nera in paiette

La coppia Paola Cossentino e Mees Truijens sembra uscita dal frame di un film della Nouvelle Vague. Lei, iperfemminile, con camicia morbida bianca e pantalone nero, e lui, in completo, mentre la giovane Dolma Lisa Dorjee riesce ad esprimere la sua parte più street con il maglione in lana abbinato ai jeans e a cambiare personalità la sera tirando fuori la dark lady ipercool che è in lei grazie all’abito stretch nero con le spalle scoperte. 

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Dolma Lisa Dorjee al pranzo al Quadrino in piazza San Marco dove ha potuto scoprire la fragranza Tommy Her New York


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Il table set per il pranzo al Quadrino con i profumi Tommy Her New York e Tommy New York

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Dolma Lisa Dorjee in abito nero lungo

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Paola Cossentino e Mees Truijens elegantissimi alla cena a Palazzina Grassi

E ancora: Yusuf Panseri, Mattia Basso, Simone Bredariol e Matteo Guerrieri hanno avuto la possibilità di interpretare per i look daily la maglieria, punto forte della collezione Tommy Hilfiger Holiday 2025 caratterizzata dall’inconfondibile Tommy Crest, lo stemma che raffigura un leone con la spada circondato da una corona di alloro che ritroviamo anche su berretti e sciarpe, per poi trasformarsi in gentlemen con un twist per la sera.

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Yusuf Panseri spezza il classico completo e opta per un mix bianco, crema, micro scacchi

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Simone Bredariol nel suo look serale

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Matteo Guerrieri sceglie il velluto e i pantaloni bianchi per la cena di Natale

Accanto all’esperienza di Venezia, il brand americano porta la storia e il calore delle festività 2025 anche nei negozi di Milano e Roma. Gli ospiti potranno infatti godere di un servizio gratuito di confezionamento regali per tutto dicembre, mentre in alcune giornate ci saranno delle divertenti “Santa’s Mailbox”, un carrello di cioccolato e serate di shopping speciali – momenti coinvolgenti pensati per accogliere i consumatori nella comunità del marchio. Qui il link per iscriversi a tutte le iniziative.

L’evento non poteva concludersi se non con uno speciale Secret Santa, dove i ragazzi e le ragazze hanno potuto scambiarsi i regali, ovviamente tutti pensati per loro da Tommy Hilfiger.

E voi? Siete pronti a vivere un Natale firmato Tommy Hilfiger?

Credits:

Video: Andrea Barbui
Foto: Tommaso Biondo