Colori accesi, pattern retrò e texture originali sono le caratteristiche dei pezzi unici di Armada Archive, negozio vintage veronese, scelti per questo nuovo editoriale e interpretati da Shanel, modella ventiduenne delle Barbados. Con un make-up d'eccezione, a cura di Smashbox.
Capospalla Roberta di Camerino, cintura no brand
Capospalla Roberta di Camerino, cintura no brand, décolleté con cinturino Miu Miu
La storia di Smashbox
Per il make-up abbiamo giocato con i colori: rossetto viola e shade celeste per gli occhi, affidandoci a Smashbox, brand di Los Angeles con una storia particolare. Alle origini gli Smashbox Studios sono degli studi fotografici, punto di riferimento per fotografi e artisti di fama mondiale, il salto nel mondo del beauty avviene nel 1996, quando Davis Factor, fondatore, realizza Photo Finish, un primer a lunga tenuta.
« Tutto esce dallo studio fotografico per diventare realtà. »
Oggi Photo Finish è un vero e proprio prodotto cult grazie alla sua altissima resistenza nelle svariate condizioni di luce e clima. Così nel 2000 nasce ufficialmente Smashbox Cosmetics che propone una serie di cosmetici cruelty free in grado di garantire livelli di performance molto alti, tutti sviluppati, testati e controllati da un team di esperti. Shanel ha provato il nuovo Smashbox Photo Finish Silkscreen Primer che oltre a levigare la pelle se ne prende cura, idratando senza creare spessore. "Tutto esce dallo studio fotografico per diventare realtà", proprio come Davis Foster racconta la nascita del brand.
Camicia no brand, gonna Anna Molinari, sabot Prada
Armada Archive: il vintage è una scelta
Per la moda, come accennavamo nell'introduzione, i capi e gli accessori sono parte dell’archivio di Armada Archive, store aperto nel 2020 da Elisa Battani che, dopo anni come product developer per un’azienda di abbigliamento ispirata allo sportswear vintage, è riuscita nell’impresa di aprire un negozio tutto suo, sia online che fisico.
Camicia Saint Laurent Rive Gauche
Camicia Saint Laurent Rive Gauche, gonna Max Mara
“Sono convinta che ci sia in circolazione una tale quantità di capi di abbigliamento sufficienti a soddisfare le necessità delle persone per decenni e decenni, senza dover continuamente produrne di nuovi”, commenta Elisa a proposito del ruolo del second hand nel settore dell'abbigliamento. Vi ricorderete l’immagine del deserto Atacama in Cile, girata sui giornali e sui social qualche mese fa, completamente coperto da tonnellate di abiti.
Scegliere di acquistare un capo usato significa dargli una nuova vita oltre a fare una scelta etica e consapevole rispetto a un sistema largamente basato sulla sovrapproduzione e sul conseguente spreco di risorse. Oltre a comportare dei benefici tangibili, all’ambiente in primis e quindi anche a noi che ne siamo parte.
Abito e borsa Romeo Gigli, pantaloni Byblos, décolleté slingback Miu Miu
« Acquistare usato ci spinge verso la bellezza dell’unicità e del differenziarsi. »
Acquistare usato ci spinge inoltre verso “La bellezza dell’unicità e del differenziarsi”, come sottolinea Elisa che ai suoi clienti ricorda che se si cerca qualcosa di specifico è praticamente impossibile non ritrovarlo, anche sotto forma di stile e ispirazione, nella sua versione pre-owned.
“Al contrario di quello che spesso pensano le persone, i capi vintage e second hand sono, nella maggior parte dei casi, stati prodotti con standard qualitativi molto più alti di quelli prodotti oggi”, conclude Elisa. E la cura con cui sono stati tenuti nel tempo è una vera e propria eredità che dovremmo imparare non solo ad apprezzare di più ma anche a tramandare. Come si fa con tutto ciò che è prezioso.
Giacca e colletto no brand, cardigan Miu Miu, pantaloni Cristina Sant'Andrea, sandali Chanel
Top e gonna Jean-Paul Gaultier
Credits:
Foto e video: Claudia Ferri
Styling: Francesca Crippa
Mua: Mara De Marco per Smashbox
Hair: Rodrigo De Souza
Producer: Ana Maria Matasel
Casting: Gloria Bertuzzi
Creative & Art Direction: Sara Moschini e Daniela Losini
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