Mathilde Thomas: l'amore per la natura è il segreto del mio successo
Famiglia, amore per la natura ed healthy lifestyle: l'intervista alla fondatrice del brand Caudalie che svela a Grazia.it gli "ingredienti" di una carriera al top
Globetrotter da una parte e legatissima alla sua terra d’origine, la regione di Bordeaux, dall’altra; e poi imprenditrice di successo ma senza l’ansia delle riunioni interminabili «perché la sera è dedicata alla famiglia». Infine, uno stile di vita all’insegna del benessere e del rispetto della natura: Mathilde Thomas, la fondatrice del brand francese Caudalie, è una donna decisa e dalle idee chiare. È anche una donna fortunata: nel 1993, nelle vigne di famiglia, ha incontrato il professor Vercauteren e da quell'incontro è iniziata la sua avventura nel mondo della bellezza insieme al marito che è il suo miglior alleato nella vita come nella carriera.
Noi l’abbiamo incontrata e abbiamo parlato con lei delle sue passioni, del suo lavoro e della sua famiglia. Con un bicchiere di vino rosso in mano «perché è ricco di Resveratrolo che fa bene alla pelle».
Lei gira il mondo, seguita dalla sua famiglia: quali sono i posti ai quali si sente più legata?
Per me New York è la città perfetta per lavorare, Parigi per viverci e Hong Kong è ideale per scoprire marchi e abitudini in termini di trattamenti cosmetici. New York è una città molto dinamica: ci sono sempre molte cose da fare. Puoi mangiare all’ABC kitchen in Union Square, passeggiare e fare shopping in Bleecker street, prendere un drink sulla terrazza dello Standard Hotel o un bicchiere di vino rosso al POLO club con Ralph Lauren (lui c’è sempre), infine indugiare nella nostra nuova spa l’Appartment. Hong Kong, invece, è una metropoli sovraffollata, per cui, se hai voglia di un po’ di tranquillità, devi andare fuori porta. Parigi, infine, è per me un perfetto mix: ho la mia famiglia e i miei amici e da qui posso lavorare facilmente con tutti i miei team d’Europa, Stati Uniti e Asia. E poi è a solo due ore da Bordeaux!
Tre cose che non possono mai mancare nella sua valigia...
Il mio Iphone, il mio Ipad e un taccuino per gli appunti. E il travel size di Eau de Beauté che tonifica e illumina. Infine, mai senza un lip conditioner.
Lei ha detto che «essere donna non significa corrispondere a un modello preciso perché le donne sono capaci di affrontare ogni sfida e di fare tutto»: quali sono le sfide delle donne di oggi? Qual è il segreto per conciliare carriera e famiglia?
Il segreto è bilanciare la vita tra affetti e lavoro trovando del tempo per se stesse. Per esempio, io seguo una dieta mediterranea, pratico molto sport, vado in ufficio in bicicletta e dormo otto ore a notte, mentre mio marito mi ha insegnato il valore dell’organizzazione per gestire al meglio i miei impegni quotidiani. Ogni mattina faccio colazione con la mia famiglia e ogni sera ceniamo tutti e cinque insieme: è un momento privilegiato. Arrivo in ufficio un’ora prima degli altri per avere un po’ di calma e riflettere, ma rientro presto la sera e faccio in modo che le mie riunioni non durino più di 45 minuti. Sono esausta come tutte le donne che lavorano e hanno figli anche perché viaggio troppo; è complicato seguire i miei, ormai teenager, e al contempo fare crescere un’azienda. Il mio segreto? Mio marito, Bertrand, che è molto coinvolto nella vita familiare. In più, cucina molto bene e gestisce l’azienda con una grande visione.
Quali sono gli errori che si commettono più spesso e che possono compromettere la bellezza della nostra pelle?
I miei principali consigli di bellezza sono: mai andare a letto senza struccarsi, utilizzare una crema idratante e anti-ossidante sia la mattina sia la sera, applicare sempre la protezione solare, mangiare sano, bere molta acqua e/o tisane e non martoriare il viso con le mani!
La bellezza della pelle passa anche attraverso uno stile di vita healthy. Quali sono le “buone abitudini” alle quali una donna non dovrebbe mai rinunciare? Cosa non manca mai sulla sua tavola?
Il segreto è lo sport. E poi mangiare e godere del buon cibo, senza eccedere in quantità. I miei consigli? Fare quattro pasti al giorno evitando alimenti troppo raffinati e avere una dieta ricca di verdura, frutta, noci o mandorle. In più, bere tanto tè verde durante il giorno. Da non dimenticare un bicchiere di vino rosso a cena perché è ricco di Resveratrolo che porta davvero un'infinità di benefici: è una sostanza naturale prodotta dalla vite ed è provato che migliora la salute e l'aspettativa di vita delle nostre cellule. Inoltre, è importante usare con regolarità, e fin da giovani, buoni prodotti di bellezza. Fondamentale è imparare a capire quali ingredienti sono efficaci e quali funzionano meglio per la propria pelle. Io seguo queste regole e, ogni anno, faccio anche una "cura dell'uva", mangiando solo questo frutto per tre giorni: una dieta detox che è davvero un portento! Dopo, la pelle è incredibilmente radiosa.
Un intero giorno da dedicare a se stessa: lei cosa farebbe?
Lo passerei nella Spa Les Sources di Caudalie a Bordeaux e sceglierei trattamenti diversi: il mio preferito è il Soin Vinoperfect per il viso, eseguito con pietre calde e fredde. Adoro il lungo massaggio manuale e il suo ritmo lento. Per quanto riguarda il corpo, invece, amo il rituale Beauty Elixir. Poi mi rilasserei nella Jacuzzi con vista sui vigneti. Per finire, andrei a cena a La Grand Vigne - il ristorante due stelle Michelin di Les Sources de Caudalie - a gustare ottimi piatti e a bere buon vino.
Sono passati 23 anni dalla nascita del marchio Caudalie. Come lo descriverebbe? E come ha cambiato la sua vita?
«Lo sapete che state buttando via dei tesori?»: questa frase ha cambiato la mia vita. Segna il mio incontro con il professor Vercauteren, nel 1993, durante il periodo della vendemmia a Château Smith Haut Lafitte, la tenuta dei miei genitori. È allora che ci ha rivelato quali incredibili poteri antiossidanti fossero contenuti nella vite e nell’uva. In quel momento è nata Caudalie; ancora oggi io e mio marito gestiamo questa meravigliosa realtà con la stessa passione e convinzione che ci ha animato dal primo giorno. La filosofia alla base di Caudalie è davvero semplice: prodotti efficaci che risolvano problemi, con formule altamente green e texture e fragranze delicate. Poi ci sono i miei viaggi, che sono per me fonte d'ispirazione costante. Assorbo la cultura e le tradizioni del Paese, mi interesso della medicina locale, studio le SPA, i trattamenti e le discipline di rilassamento che praticano.
C’è un prodotto di bellezza al quale non rinuncerebbe mai?
Ho sempre nella borsa l’Eau de Beauté. Fissa il trucco ed è il mio segreto di bellezza durante tutta la giornata. E, ovviamente, il mio lip conditioner.
Curiosiamo nel suo armadio: cosa indossa per una serata importante?
Un abito nero è sempre la scelta migliore.
Qual è il suo posto preferito quando viene in Italia? Cosa le piace del nostro Paese? Pensa che le abitudini delle donne (e degli uomini) italiani siano diverse da quelle delle francesi?
In Italia tutto è bello: la lingua, i luoghi, il cibo, il cibo e ancora il cibo. Adoro fare shopping e adoro le donne italiane. Ho soltanto un consiglio per loro: fate attenzione al sole!
È noto l’impegno di Caudalie nel voler preservare la natura, anche molto lontano dai confini francesi con progetti dedicati in Indonesia, Cina, Brasile, Thailandia e Perù: come sono nati? Ci saranno nuovi progetti per il futuro?
È dopo aver parlato con Yvon Chouinard, fondatore del brand Patagonia, che abbiamo deciso di unirci, nel 2012, a 1% for The Planet, da lui stesso fondata. Caudalie è membro dell’Associazione ed è il primo finanziatore europeo a contribuire con l’1% del fatturato mondiale al sostegno e protezione dell’ambiente. Bertrand e io siamo sinceri amanti della natura: prendiamo dalla terra le nostre materie prime (vinaccioli, tralci, linfa di vite e acqua d’uva) così come oli essenziali e 50 altri attivi vegetali. Per questo vogliamo veramente proteggerla e restituirle quanto ogni giorno ci regala.
Infine, un ricordo dell’infanzia che porta sempre con sé?
I miei primi ricordi sono ricordi olfattivi e risalgono all’estate dei miei 8 anni. Passavo le mie vacanze dai miei nonni tra le Alpi dell’Alta Provenza e la Languedoc. Mio nonno, pazzo per la natura, mi portava in giro per farmi sentire le piante aromatiche: le “immortelles des dunes”, i gigli selvatici, il timo e il rosmarino. E poi le mandorle fresche, le pesche delle vigne e i fichi lattiginosi.
Intervista di Michela Marra
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