Difference maker by Clinique: il cambiamento che fa la differenza
Può un cambiamento fare la differenza? Per Clinique e le testimonial della campagna “Difference Maker” la risposta è sì. Vi raccontiamo perché
Determinazione, coraggio, altruismo, hardworking sono gli ingredienti del successo nella vita come nel lavoro. A determinare la differenza può essere anche un singolo cambiamento, un momento particolare che rimane impresso nella mente, una persona, una situazione, qualcosa che non farà mai vivere con il «e se… ».
Parte da questa convinzione la campagna “Difference Maker” di Clinique il cui obiettivo è ispirare sicurezza nelle donne aiutandole a far emergere tutte le loro potenzialità per determinare una differenza nel mondo, nella loro comunità nella loro vita personale, attraverso il racconto di sei donne incredibili di diverse nazionalità: dall’attrice pluripremiata Gina Rodriguez alla filatropa messicana Erendira Ibarra, dalla modella e attrice sud-africana Jessica Nkosi all’attrice Ning Chang e, infine, dalla ex campionessa olimpionica Victoria Pendleton fino alla presentratrice nata in Turchia e residente in Germania Nazan Eckes. Ognuna di queste sei donne, vera a propria fonte d’ispirazione per i traguardi raggiunti, sostiene organizzazioni onlus che rientrano nel programma The Clinique Difference Initiative, una piattaforma filantropica a sostegno dell’istruzione e della salute femminile.
A Monaco, durante un meeting internazionale, incontriamo Victoria e Nazan due donne fisicamente complementari ma dal carattere deciso, chiaramente testardo e forte. Le loro storie sono diverse – una è sportiva, l’altra è un volto della tv – ma ci sono aspetti in comune che emergono quando abbiamo modo di fare con loro due chiacchiere: il legame forte con la famiglia, la figura della mamma come fonte d’ispirazione, la lotta per affermarsi in un mondo che ti considera diversa oppure, come nel caso di Victoria, una delle poche donne a emergere in uno sport dominato dagli uomini, perché «troppo piccola e troppo debole».
Ma l’obiettivo è non arrendersi e chi la criticava ha dovuto rimangiarsi la parola e ammettere l’errore. Vittoria è «tenace, determinata e lavora tanto» come lei stessa si definisce e riesce ad affrontare i tanti «no» della vita. Così gli ostacoli diventano dei trampolini per la motivazioni, per spingersi oltre e diventare la campionessa che è oggi. In soli 12 mesi diventa un fantino amatoriale, poi arrivano le medaglie olimpioniche come quella d’oro nella specialità del keirin. Victoria sogna un mondo dello sport con più donne nei poteri decisionali, è assolutamente convinta che «il più grande cambiamento passa attraverso il supporto reciproco delle donne anche nello sport» e che il modo migliore per cominciare non sia buttarsi a capofitto ed entrare subito nella competizione, bensì «iniziare unendosi a un gruppo, sentirsi coinvolti, frequentare nuove persone». E poi trovare un mentore (il suo è stato Steve Peters, psichiatra inglese che si occupa di elite sport) che «offra supporto sia per l’allenamento fisico sia per quello mentale». E che dia una mano nei momenti negativo: quelli capitano sempre.
I momenti "no" ci sono stati anche per Nazan Eckes, presentatrice televisiva. I suoi genitori, cresciuti in Turchia, hanno sempre dovuto lottare per superare i problemi derivanti dalla incapacità di comunicazione. Questo ha fatto nascere in Nazan un grande interesse per la lettura («il giusto libro nel momento opportuno può fare la differenza») e l’alfabetizzazione: l’esperienza dell’integrazione l’ha resa forte a l’ha aiuta ad andare per la sua strada e a realizzare i suoi sogni, un po’ alla volta. «Ecco perché – ci dice – sono convinta che se vuoi fare qualcosa, puoi realmente farla. Il mio obiettivo oggi è cercare di trasmettere coraggio alle donne ogni giorno: noi donne dobbiamo portare a termine una missione che è cominciata negli anni Sessanta. Credo molto nell’autonomia femminile». Nazan resta sempre molto legata alla sua famiglia e alle sue radici «ho sempre cercato di ottenere tutto attraverso il dialogo con i miei genitori».
Anche il make up può fare la differenza. Per Nazan «il trucco è essenziale. Adoro gli eyecream e uso sempre un rossetto rosso. Amo il make up naturale e da sempre mi piace truccarmi da sola, anche per un red carpet». La sua beauty routine è molto veloce «ma non dimentico mai di struccarmi prima di andare a letto». Tra i prodotti preferiti c’è il Chubby Stick™ Cheek Colour Balm in una tonalità ciclamino. «C’è qualcuno che non ama i Chubby Stick? », le fa eco Victoria che li usa per l’intero beauty look, oltre al Clinique Smart™ Custom-Repair Serum per quanto riguarda lo skincare. «Il make up –dice – aumenta la fiducia in noi stesse e ho sempre pensato che sia un prezioso alleato a nostro vantaggio».
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Difference maker by Clinique: l’evento a Monaco
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Tornate in Italia, abbiamo incontrato le tre difference makers nazionali: Ginevra Rossini, Fiammetta Cicogna e Filippa Lagerback che si sono distinte per il loro ruolo attivo in progetti green, a favore dell’istruzione e dell’educazione alimentare.
Filippa Lagerback è arrivata a Milano con la sua esperienza tipica del Nord Europa: inforcare una bicicletta per girare la città le è sembrato da subito la cosa più naturale da fare. «La bicicletta, per me, rappresenta la libertà, ma 10 anni fa in città erano in pochi a usarla. Oggi, invece, le cose sono cambiate». Filippa sostiene tutte le associazioni a favore delle due ruote sul territorio, ha scritto un libro sul tema (“Io pedalo. E tu?” ed. Feltrinelli) e presto condurrà un programma sul cicloturismo. Ha trasmesso questa sua passione green anche alla figlia, Stella, che ha rappresentato per lei il primo grande cambiamento di vita: a lei vuole trasmettere l’importanza di un approccio «curioso, indipendente e passionale» nei confronti della vita che, per Filippa, è anche sinonimo di bellezza. Questa «forza interiore» va di pari passi con la cura della pelle. «Sono sempre stata affascinata dai prodotti di bellezza e dal make up– dice la showgirl – e adoro il trucco nude, quello che c’è ma che non si vede, capace allo stesso tempo di sottolineare i pregi e mascherare i difetti».
Venticinque anni e tanta grinta da vendere. Se nella vita lavorativa Ginevra Rossini si divide tra New York e Londra, la meta che per lei ha fatto la differenza è stata Bangalore, in India. Qui ha conosciuto padre Sibi e da questo incontro è nata prima una scuola che ospita oltre mille bambini, poi un orfanotrofio e, infine, un’accademia dello sport con discipline che vanno dal calcio alla pallavolo dal basket al cricket. «Ho preso in mano un progetto di mia madre ma poi ho voluto fare tutto da sola – dice Ginevra – . Ho potuto contare sugli aiuti delle persone a me vicine tramite la Onlus che ho creato. Agli amici consiglio di venire per toccare con mano una situazione completamente diversa, un’esperienza che a me ha cambiato la vita e che ha fatto davvero la differenza». Ginevra crede molto nel potere della meditazione che pratica tutte le mattine insieme alla yoga. Per Ginevra, la bellezza interiore si completa con piccoli gesti quotidiani come l’idratazione, lo struccarsi tutti i giorni, l’utilizzo del tonico e la prevenzione con un buon contorno occhi.
L’impegno di Fiammetta Cicogna tocca un campo molto delicato per le donne: l’alimentazione. Sei anni fa ha cominciato un lavoro di educazione alimentare volto a sfatare falsi miti su diete e stili di vita pericolosi; nel 2015 ha creato la prima tavola rotonda chiamata “Forms of Beauty”, radunando donne di successo self-made e influencer. L'obiettivo era scambiare le proprie esperienze sul tema dimostrando con successo come lo stile alimentare possa intervenire sull'autostima. Il prossimo goal è «tenere lezioni aperte nelle scuole italiane invitando mamme e bambini a cambiare alcuni prodotti nelle loro dispense e a integrare le merende nelle scuole con del cibo sano e funzionale». Anche per quanto riguarda bellezza, Fiammetta sembra aver adottato uno stile di vita che la fa sentire meglio: «Non rinuncio mai a struccare il viso la sera e a mettere tanta crema prima di andare a letto. Non importa se ho fatto le sei del mattino o se mi sono addormentata sul divano con un libro: caschi il mondo mi metto davanti allo specchio per il mio rito di pulizia e idratazione!».
Credit ph: Clinique Press Office
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