Vuoi una nail art naturale effetto specchio? Prova la manicure giapponese
L'estate è la stagione dei colori sulle mani ma - ahinoi- anche il momento dell'anno in cui le unghie sono più esposte, più fragili. Ecco perché hanno bisogno di una coccola in più. Una soluzione? Optare per una manicure giapponese, un modo per avere delle unghie curate e anche più forti. In cosa consiste? Ve lo raccontiamo nei prossimi paragrafi!
Manicure giapponese: cos'è
Conosciuta anche con il nome di P-Shine, la manicure giapponese, è una tecnica curative che utilizza prodotti naturali. Consigliata per le unghie indebolite e molto fragili «permette di ottenere un’unghia pulita e scintillante naturalmente, senza l’utilizzo di smalti», racconta a Grazia.it, Daniela Corvini, esperta onicotecnica nel salone di Beatrice Benigni Roma iscritto a Treatwell, portale di prenotazione online di servizi beauty e wellness. «L'effetto è naturale, e anche gli strumenti di lavoro si ispirano alla naturalità. Come il bastoncino di legno d’arancio, per esempio, impiegato per spingere, sollevare e rimuovere le cuticole, o ancora la cera d’api per compattare e dare lucidità all’unghia».
Manicure giapponese: gli strumenti necessari
«La pulizia delle unghie – racconta l'esperta - si esegue con i tradizionali spingi-cuticole, tronchesina, lima e piccole frese diamantate per eliminare qualsiasi callosità. Il trattamento, però, è assolutamente indolore». Il punto forte di questa tecnica è nell'effetto super lucido che si ottiene «passando dei buffer di diversa grana che rendono inutile l'applicazione dello smalto trasparente».
Quanto dura la manicure?
L’effetto “specchio” dura dai 10 ai 15 giorni, dopo i quali si può prenotare di nuovo l’appuntamento. La durata del trattamento, invece, è di circa 40 minuti.
Manicure giapponese: a chi è consigliata (più un trattamento SPA da provare ASAP)
A qualsiasi tipo di unghia, anche a quelle più fragili e sottili proprio perché gli strumenti, in particolare i buffer che si utilizzano, sono delicatissimi. «Per una coccola più completa – consiglia Corvini- al servizio giapponese si può abbinare un trattamento idratante mani. Per iniziare, si esegue un peeling enzimatico che rimuove le cellule morte della pelle e la prepara ad accogliere meglio le proprietà della maschera che è a base di collagene idrolizzato, burro di karité, olio di argan e urea. Si inserisce la mano in un guanto al quale si tagliano le dita, così - mentre la maschera è in posa - ci si può concentrare sulle unghie e la loro pulizia. Il trattamento termina con l’applicazione di un olio per le cuticole a base di rosa selvatica, olio di jojoba e vitamina E massaggiato sulle mani».
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