Fotogallery Soap & Skin, canzoni per piano (con un lato oscuro)
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Bella, fiera, pallida e tormentata: è così che ci appare Anja Plaschg, in arte Soap & Skin, ventunenne chanteuse austriaca che torna sugli scaffali dei negozi di dischi con Narrow
Bella, fiera, pallida e tormentata: è così che ci appare Anja Plaschg, in arte Soap & Skin , ventunenne chanteuse austriaca che torna sugli scaffali dei negozi di dischi con Narrow, in uscita a S.Valentino.
Anja viene dalla campagna, per essere precisi da una fattoria dalle parti di Graz. È lì che comincia a studiare il pianoforte prima di trasferirsi all'Accademia di Belle Arti di Vienna. Già dai suoi primi concerti riceve l’appellativo di ragazza prodigio dal Der Spiegel; il suo disco d'esordio, Lovetune For Vacuum, uscito nella primavera del 2009, è stato uno dei casi discografici di quell’anno, tanto da farle guadagnare paralleli con Kate Bush, che ha ugualmente esordito giovanissima.
Le composizioni di Soap & Skin sono fragili e solenni al tempo stesso; ballate scritte al piano e sporcate di elettronica, come un testacoda tra passato e futuro, un concentrato di emozioni, le stesse che si leggono sul suo viso.
Il mood di Narrow è lo stesso di Lovetune, come testimonia l'apertura affida a Vater – struggente epitaffio per il padre – o la "drammatica" rilettura di Voyage Voyage , che Anja
trasforma da anthem eurodisco in malinconico manifesto di questa nuova grande depressione.
Questo secondo album è un’ altra dose di tristezza liberatoria, nell'attesa che anche lei trovi qualcosa che le doni un sorriso.
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