Ogni serie tv che si rispetti ha un personaggio maschile sexy per cui tutte le donne del mondo perdono la testa. A volte anche due o tre, in modo da accontentare i gusti di tutte e consentire una scelta.
D'altra parte è innegabile che la passione per le serie tv sia da sempre legata a loro, spesso eletti uomini dei sogni e protagonisti di personali spin-off romantici.
Che costoro incarnino lo stereotipo dello sciupafemmine da strapazzo, o del perfetto bravo ragazzo della porta accanto, poco conta: ecco chi sono i dieci interpreti che hanno rubato il cuore a milioni di telespettatrici, partendo dai lontani anni ’90 e arrivando ai giorni nostri.
Come a dire: ecco i dieci uomini più belli della storia della tv secondo noi.
gallery personaggi serie tv che ci hanno fatto innamorare
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Dylan McKay, Beverly Hills 90210 Bello e dannato per antonomasia, problematico, inaffidabile e traditore: Dylan McKay (Luke perry) aveva tutte le carte in regola per diventare l’oggetto di crisi esistenziali e interminabili telefonate con la migliore amica di turno. Non c’è stata ragazza della Valley che non sia passata tra le sue braccia o non abbia fatto un giro tra i canyon a bordo della sua possente moto: lui d’altro canto ha dimostrato di essere un tipo abbastanza democratico, destreggiandosi con abilità tra bionde, rosse e brune, tutte accomunate da quella che era la doppia conditio sine qua non, essere decisamente carina al di sopra della media e altrettanto complicata.
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Jake Hanson, Merlose Place Jake Hanson raccoglie in un certo senso il testimone di Dylan McKay al 4616 di Melrose Place: operaio, motociclista e – ovviamente – bad boy dall’innegabile fascino, farà capitolare tutti i principali personaggi femminili del serial, alternando scene hot nelle location più disparate a lunghissimi primi piani dei suoi bicipiti abbronzati avvolti in una stretta t-shirt bianca, e condendo il tutto con qualche rissa sempre e solo in difesa dei più deboli. Un animo nobile, dopotutto.
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Sean McNamara e Christian Troy, Nip/Tuck I due chirurghi plastici della serie Nip/Tuck hanno solleticato le fantasie erotiche di non poche donne, perennemente divise tra il (finto) scrupoloso e (altrettanto finto) corretto Sean e il suo socio – nonché ex compagno di college – Troy, che invece non ha mai nascosto la propria assenza di scrupoli e il proprio desiderio di fama e denaro. E forse è stato questo essere gli estremi opposti della condotta morale a sancire l’impossibilità da parte del pubblico di prendere le parti dell’uno o dell’altro, anche perché – pure da un punto di vista meramente fisico – sarebbe stato difficilissimo scegliere.
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Pacey Witter, Dawson’s Creek Più che Dawson’s Creek, questa serie andata on air tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo secolo avrebbe dovuto chiamarsi «I dolori del giovane Dawson»: attraverso il tira e molla dell’omonimo protagonista con Joey Potter (Katie Holmes) tantissime donne hanno imparato che anche il vero amore può soccombere di fronte alle eccessive paranoie maschili. È d’obbligo quindi un forte applauso a Pacey (Joshua Jackson), nemico-amico da Dawson (James Van Der Beek), che – oltre a prendersi cura delle sue ex fidanzate annoiate e devastate dai discorsi unidirezionali – alla fine risultava essere l’unico personaggio concreto, divertente e dannatamente carino della serie.
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Derek Shepherd, Grey’s Anatomy Il personaggio interpretato da Patrick Dempsey non ha mai creato reazioni univoche da parte del pubblico, dato che in più occasioni ha dimostrato di possedere un inaspettato lato da doppiogiochista un po’ troppo incline al senso di colpa. La coppia formata da lui e Meredith (Ellen Pompeo) ha fatto sognare, piangere, e qualche volta persino irritato le fan della serie, che però hanno sempre finito per perdonare il bel dottore del Seattle Grace, forse per quel suo sguardo magnetico in grado di rendere anche un ospedale un luogo interessante da frequentare.
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Chuck Bass, Gossip Girl Va dato un grande merito a Chuck Bass (Ed Westwick), lo snob, classista, assetato di potere e ricchissimo protagonista di Gossip Girl: nella lussuosa suite dell’Empire Hotel di New York, dove ha stabilito la propria dimora, muove le pedine della sua personale scacchiera di intrighi e cospirazioni con meticolosità e dedizione, dando almeno atto di essere l’unico personaggio della serie dotato di personalità e spina dorsale. Lo sguardo perennemente a mezz’asta, i movimenti lenti e studiati ad hoc e una mai celata predilezione per le situazioni perverse e moralmente discutibili lo hanno fatto entrare di diritto nel cuore delle fan più accanite.
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Don Draper, Mad Men Mr Draper (Jon Hamm) è l’incarnazione di tutti i mali in cui una donna può incorrere: bello – di quella bellezza un po’ vintage da rivista patinata – talentuoso, abbastanza ricco da potersi permettere appartamenti da sogno, costose macchine decappottabili e vacanze programmate all’ultimo minuto in lussureggianti resort alle Hawaii, vestito sempre di tutto punto con ricercati abiti sartoriali e – non da ultimo – con un’innata predisposizione nei confronti delle dipendenze, tra cui spiccano whiskey e sesso. Già, perché per il protagonista indiscusso di Mad Men spezzare un cuore è semplice come bere un Old Fashion, e d’altronde il successo che riscontra con colleghe, segretarie, cameriere o viziate ereditiere non è mai messo in discussione: qualsiasi altro uomo, a confronto con lui, è destinato a perdere in partenza.
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Seth Cohen, The O.C. Seth Cohen (Adam Brody) è stato il precursore di tutti gli hipster che negli anni successivi hanno iniziato a spuntare in ogni dove: timido, non eccessivamente nerd – ma abbastanza per essere snobbato dai ragazzi ricchi, vuoti e annoiati della esclusiva Orange County – appassionato di musica, fumetti e film pressoché sconosciuti, perennemente innamorato della persona più irraggiungibile che il suo cuore potesse puntare. Descritto così, potrebbe apparire come il classico liceale emarginato, eppure non si contano le fan di The O.C. che lo hanno preferito rispetto all’amico Ryan Atwood (Benjamin McKenzie), per il suo sguardo sveglio, le battute sagaci, i ricci spettinati e le magliette sdrucite dei Death Cab for Cutie portate sotto a camicie a scacchi. Gli hipster di mezzo mondo ringraziano.
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Doug Ross, E.R. Padre putativo di tutta la pletora di medici venuti dopo di lui – Derek Shepherd in primis – e indiscutibilmente possessore dello scettro delle serie tv a tema ospedaliero (e come potrebbe essere altrimenti?), Doug Ross (George Clooney) ha fatto desiderare a stuoli di fan di prendere una tonsillite o di slogarsi una caviglia, giusto per avere la scusa di fare una scappata al pronto soccorso. Sarà il fascino del camice, sarà quello sguardo da impenitente canaglia, sarà la sua resistenza al freddo – indimenticabili le toccate-e-fughe al baracchino degli hot dog con meno 45 gradi – ma dopo aver abbandonato il cast per inseguire una diversa carriera professionale, il serial non è più stato lo stesso.
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Jon Snow, Il Trono di Spade Innamorarsi perdutamente di un personaggio il cui nome in italiano suona un po’ come «Giovanni Neve» ha del bizzarro, ma di sicuro l’interpretazione di Kit Harington di questo Guardiano della Notte ha colpito nel segno. Il riservato, coraggioso e ricciuto Jon Snow prende le distanze dai tanti protagonisti de Il Trono di Spade per la sua rettitudine morale e per quella vena nostalgica che vela i suoi occhi, nonostante gli outfit da Yeti che la sceneggiatura gli impone: quando rompe il proprio voto di castità con la bruta Ygritte (Rose Eleanor Arbuthnot-Leslie) dentro una gelida caverna mentre fuori infuria la tempesta, tutte le fan della serie hanno rivalutato l’idea di fare da nave scuola a schivi ma allo stesso tempo temerari condottieri, sfidando in modo altrettanto impavido il congelamento pressoché immediato.
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