Parigi è sempre Parigi. Il suo fascino magnetico, il carattere inossidabile, come la sua Torre, da vera Capitale. Ogni occasione è buona per fare un salto, anche solo per il tempo di un weekend.
Romantica, très chic, alternativa. Parigi è un approdo sicuro, qualsiasi sia il motivo del viaggio. Nei quartieri che pullulano di gallerie d'arte e bistrot, ristoranti e café c'è sempre qualcosa da scoprire o riscoprire. Ci sono poi i luoghi eterni della città, dove è d'obbligo tornare (anche di corsa) e lasciarsi suggestionare dall'atmosfera unica - perché parisienne - che li avvolge.
Dalla libreria perfetta e il negozio vintage, al (bon) marché e altri mercati, passando per locali e quartieri alla moda, ecco il nostro carnet d'adresse da custodire con cura.
Gallery Parigi
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Dove andare: il Marais Un giro nel Marais (letteralmente «palude»), il quartiere ebraico di Parigi, è d'obbligo. Anche per chi non ama i negozi e i cafè. Vale la visita una tra le piazze più poetiche della città, Place des Vosges. Intorno a essa molte ex dimore nobiliari sono state trasformate in appartamenti di lusso, contribuendo a mantenere il carattere alto borghese della zona.
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Il Marais – carnet d’adresse La zona pullula di negozi alla moda e indirizzi très chic: Fleux è il concept store di riferimento per il design e l'arredamento d'interni (39 Rue Sainte-Croix de la Bretonnerie); la boutique di macarons & chocolats Pierre Hermè ha aperto qui un elegantissimo punto vendita ideale anche per chi non sa resistere a un macaron a porter (18 rue Sainte-Croix-de-le-Bretonnerie). Premiere Pression Provence è l'epiceriè (letteralmente «drogheria») dove acquistare olio di tutti i tipi e prodotti a base di extra vergine (7 rue Sainte Croix de la Bretonnerie). Piccolo negozio di modernariato dal nome evocativo, Hier pour Demain vende mobili, lampade, coloratissime collane vintage in bachelite (4 Rue des Francs Bourgeois). Il brunch più sano e genuino della zona si fa a Le Pain Quotidien (18-20 Rue des Archives), con veranda aperta su strada e tavoloni in legno nella sala caffè e in quella con soffitto a botte ricavata al piano inferiore.
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Dove andare: il nuovo Marais Quai de Valmy è il nuovo ritrovo «bobo» (bourgeois-bohème) della Capitale francese. C'è già chi l'ha soprannominato le nouveau Marais, con i suoi localini perfetti per il brunch e l'apéro e i negozietti per lo shopping alternativo. Ci si arriva a piedi da Place de la République in direzione Canal Saint-Martin (nel X arrondissement), il corso d'acqua tanto caro ai parigini, lungo circa cinque chilometri, popolato da artisti, intellettuali metà borghesi e metà bohémien, musicisti di strada…
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Quai de Valmy – carnet d’adresse Per spezzare la fame, vale una sosta la boulangerie Du Pain et des Idées, anche solo per annusare l'intenso profumo di pane, miele, farina, burro e zucchero che esce dall'antico forno (34 Rue Yves Toudic). Fatto il pieno di energie, via con gli acquisti da Antoine & Lili, per chi ama l'abbigliamento in stile etno-chic (95 Quai de Valmy), o da Babel, un concept store dove comprare sfiziosi abitini ma anche bijoux, mobili, complementi d'arredo (55 Quai de Valmy). All'ora dell'aperitivo l'appuntamento è da Chez Prune, localino con terrazza sul canale (36 Rue Beaurepaire). E per cena? Tra enoteche e piccoli bistrot c'è solo l'imbarazzo della scelta: ottimo anche per il dopocena, Point Ephémère è un antico deposito di materiali da costruzione in stile art-déco, trasformato in centro culturale con ristorante e discoteca (200 Quai de Valmy).
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Dove andare: Montmartre Da quassù la Tour Eiffel ha la grandezza di un portachiavi. Ma sul punto più alto della collina di Montmartre, dove sorge un altro simbolo di Parigi, il Sacré-Coeur, Parigi si lascia ammirare in tutta la sua bellezza. Nello storico quartiere degli artisti è bello arrivarci a piedi, con il fiatone, lungo la serie di stradine e la ripida scalinata finale in rue Maurice Utrillo.
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Montmartre – carnet d’adresse Nel quartiere più artistico e bohèmien della Capitale il tempo si è fermato alla Belle Epoque, almeno nel ristorante Le Bouclard, dove l'enfant turbulent Michel Bonnemort serve il miglior foie gras della città (1 Rue Cavallotti). Per continuare alla maniera parigina, il posto giusto per «Aimer, manger, boire et chanter» è La Cave de La Bonne Franquette (18 Rue Saint-Rustique). Proprio di fronte al bistrot-cabaret, la Galerie de Ceramique è uno scrigno di oggetti d'arte e complementi in ceramica tutti realizzati a mano.
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Dove andare: le Bon Marchè e la Rive Gauche Nel quartiere Saint-Germain-des-Prés, uno dei più grandi e storici magazzini di Parigi - certamente il più chic - è Le Bon Marché (24 di rue de Sévres). Il «buon affare» risplende e riflette l'eleganza che caratterizza tutta la Rive Gauche della Senna, dove si trovano molti dei negozi più belli della Capitale, dove c'è la Sorbona, Shakespeare & Co. (la libreria inglese più famosa del mondo), ci sono il Musée Rodin e il café de Flore. Difficile da spiegare, ma impossibile non cogliere lo spirito del luogo: il rivegauchisme, infatti, è un mix di cultura, storia, eleganza e raffinatezza che va oltre i negozi e i monumenti della zona e si ritrova concentrato in Place St. Sulpice, rue des Rennes, rue du Cherche-Midi.
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…gli altri mercati di Parigi Marchè aux fleurs Reine Elizabeth II è lo storico mercato dei fiori dell'Ile de la Cité, vicino a Notre Dame. Fu intitolato a Elisabetta d'Inghilterra in occasione delle celebrazioni del 70mo anniversario dallo sbarco in Normandia. Nella struttura coperta è tutto un susseguirsi di piante e fiori, vasi e ammennicoli che sembrano aver trovato qui la loro posizione naturale. Uscendo dal mercato coperto, prima che il Lungosenna prenda il sopravvento, La Maison de L'orchidèe è dimora cittadina di orchidee rare e coloratissime (49 Place Louis Lépine). Uno degli ultimi mercati coperti rimasti a Parigi è Marchè St. Quentin (85 bis boulevard Magenta): colpisce per l'imponente architettura in ferro e vetro, i soffitti alti e le ampie finestre fonte di luce naturale. Qui si trova di tutto: cibo etnico, frutta e verdura, carne, pesce, prodotti francesi e dal mondo.
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Di corsa fino alla Tour Eiffel Pochi giorni a Parigi, tante novità da scoprire e nessuna voglia di partire senza prima aver visto (o rivisto) tre simboli eterni della Capitale? Se il tempo è tiranno, la soluzione è andare di corsa! Partenza da Rue de Rivoli per un mini tour da 5.5 chilometri di corsa che dalla piramide del Louvre, toccando i Jardin des Tuileries lungo la Senna, vi porterà fino ai piedi della Tour Eiffel. Un breve percorso, in una delle zone più austere e regali della città, tra edifici cuore della cultura francese, come il Musee d'Orsay e il Musee de l’Orangerie, e centri di potere, come il Palais Burbon, sede dell’Assemblée Nationale.
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Arrivare e dormire a Parigi Sobrio, intimo e accogliente, l' Hotel Max è un boutique hotel in stile contemporaneo, nel XIV arrondissement di Parigi (34 rue d'Alesia). I colori neutri e la predominanza di materiali naturali come il legno caratterizza tutti gli ambienti, dalle camere alla reception, dalla zona breakfast con library all'area pc. Luminoso all'interno, verde e rigoglioso all'esterno: un piccolo giardino con tavolini accoglie gli ospiti all'arrivo, mentre i balconi di cui sono dotate alcune stanze diventano un luogo ideale per rilassarsi dopo una giornata in giro per la Capitale. Arrivare a Parigi: voli low cost con Ryanair da Bergamo Orio al Serio all'aeroporto di Parigi Beauvais, perfettamente collegato con il centro della Capitale mediante una linea di autobus che parte in coincidenza dell'arrivo dei voli (circa 15/20 minuti dopo l'orario di arrivo effettivo del volo).
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