Gatto Silvestro compie 70 anni, per festeggiarlo abbiamo deciso di ripercorrere le orme di tutti i gatti che hanno fatto la storia di cinema, tv e, oggi, web.
Dai supercats più famosi di Hollywood, come il gatto di Colazione da Tiffany, Sfigatto, fino al micio di Don Vito Corleone, ai gatti immaginari delle fiabe che ci hanno accompagnato per tutta l'infanzia (e non solo). Ci sono poi i gatti dei romanzi e quelli dei cartoni animati e dei fumetti.
Nell'era di internet non potevano mancare i gatti divenuti vere e proprie celebrità del web, come Grumpy Cat, che per la sua gioia della sua padrona è anche il gatto più ricco del mondo, insieme, forse, a Choupette, la fortunata gatta ereditiera di Karl Lagerfeld.
Eccoli tutti.
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Gatto Silvestro
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Colazione da Tiffany «Se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany, comprerei i mobili e darei al gatto un nome!» dice Holly al suo «povero amore, povero amore senza nome...», spiegando così che il suo bel gattone rosso si chiama semplicemente "gatto": «…io penso che non ho il diritto di dargli un nome... perché in fondo noi due non ci apparteniamo, è stato un incontro casuale. E poi non voglio possedere niente, finché non avrò trovato un posto che mi vada a genio... non so ancora dove sarà, ma so com'è».
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Sfigatto È il super gatto del film «Ti Presento i miei» e un vero gatto di Hollywood: occhi di ghiaccio, pelo lungo e lucido, tanto intelligente e ben ammaestrato da essere abituato ad andare alla toilette e tirare l’acqua proprio come un umano. Sfigatto, alias mr Jinks (questo il suo nome originale), è anche capace di fare «ciao!» con la zampina alzata e di saltare sul braccio di papà Jack (Robert De Niro) a comando. Protagonista nella commedia con Ben Stiller di azioni rocambolesche e al limite del demenziale, nella realtà è un micione tranquillo di razza himalayana.
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Il Padrino I Il gatto che don Corleone accarezza nella celebre scena de «Il padrino» (The Godfather), parte prima della trilogia firmata dal regista Francis Ford Coppola, in realtà è un imbucato. Coppola lo vide gironzolare per lo studio, lo prese e lo piazzò sulle gambe di Marlon Brando. Un gatto-attore improvvisato, che rischiò di rovinare la scena: i tecnici del suono si accorsero solo al termine delle riprese che le battute di don Corleone si capivano a malapena perché le fusa del felino coprivano le parole.
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“I gatti” di Pinocchio Nel film Disney Pinocchio compare Figaro, il gattino bianco e nero che fa compagnia a Geppetto (insieme alla pesciolina rossa Cleo). Nel romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi, il Gatto e la Volpe sono i due personaggi che truffano l'ingenuo Pinocchio, ma che alla fine non godono del frutto del loro imbroglio.
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Gli Aristogatti Sono aristocratici i gatti protagonisti di questa pellicola prodotto dalla Disney nel 1970 (e l'ultima approvata direttamente da Walt Disney, che morì prima che il film venisse distribuito). Tra i principali protagonisti spiccano Duchessa, con i suoi tre cuccioli Minou, Bizet e Matisse, e Romeo, "er mejo gatto del Colosseo", il gatto di strada che si innamora di Duchessa, diventando una figura paterna per i gattini. Fra gli altri gatti ci piacciono tanto anche gli esperti suonatori di Jazz amici di Romeo.
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Stregatto (nel Paese delle Meraviglie) Inventato da Lewis Carroll, il gatto del Cheshire apparve per la prima volta nel 1865 in Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Ribattezzato poi Stregatto nella versione italiana della trasposizione cinematografica disneyana, e Ghignagatto, nella traduzione italiana del libro del 1913, deve il suo nome originario a un modo di dire molto comune ai tempi di Carroll: «Sorridere come un gatto del Cheshire» (To grin like a cheshire cat). Da allora Stregatto ne ha fatta di strada: nella versione cinematografica di Walt Disney è un gatto allucinato e strano, così come nel film del 2010 Alice in Wonderland.
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Birba È il gatto un po’ stupido e un po’ malvagio di Gargamella, l'altro cattivo sempre pronto a portare scompiglio nella vita spensierata vita dei piccoli Puffi. Insieme al suo padrone, Birba non ne combina mai una giusta e per questo Gargamella si arrabbia sempre con lui e ogni tanto lo caccia di casa.
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Garfield Pigro e opportunista, il gatto Garfield protagonista del fumetto creato da Jim Davis ha avuto in dote i due classici difetti dei gatti comuni. Nelle sue storie Garfield passa il tempo principalmente a poltrire davanti alla tv, a mangiare in grande quantità e a giocare con un orsacchiotto di peluche. Nonostante la sua pigrizia è un gattone forte, tanto da far stare i cani alla larga dalle sue grinfie. Grazie ai suoi modi galanti e originali fa innamorare tutte le gattine dei dintorni.
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Lucifero È il gatto cattivo del film d'animazione Disney Cenerentola del 1950. Nonostante Cenerentola sia sempre gentile, lui gliene combina di tutti i colori inventandole tutte pur di catturare Gas Gas, uno dei topolini amici della ragazza. Ma alla fine, sarà il cane Tobia, l'eterno avversario del gatto siberiano, ad avere la meglio.
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Palla di neve (I e II) e Grattachecca Palla di neve I appariva nella casa dei Simpson ai tempi dei primi cortometraggi fino a quando non muore investito dalla Chrysler del fratello del sindaco Quimby. Palla di neve II, chiamato così in memoria del precedente gatto, ha il pelo nero, indossa un collare rosso e compare in qualche gag. Grattachecca, invece, è il gatto protagonista del "cartone nel cartone" Grattachecca e Fichetto guardato da Bart e Lisa Simpson.
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Zorba È il grosso gatto nero con una piccola macchia bianca sulla gola protagonista del romanzo «Storia di una gabianella e del gatto che le insegnò a volare» di Luis Sepúlveda, da cui è stato tratto anche un film d'animazione italiano. Tenero e amorevole con la piccola gabbianella (battezzata Fortunata) che crede che il gatto sia sua madre, Zorba con l'aiuto dei suoi compagni Diderot, Colonnello, Segretario e Sopravento, un gatto di mare a cui si sono rivolti nel frattempo, si mette d'impegno per riuscire a farla volare.
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Behemoth È uno dei personaggi de «Il Maestro e Margherita» di Michail Bulgakov. Ha l'aspetto di un enorme gatto grasso e nero, ma in realtà è un demone membro del seguito di Woland, capace anche di prendere un aspetto umano. È in grado di parlare e camminare sulle zampe posteriori. Sempre pronto a fare scherzi e battute, o a provocare confusione con i suoi poteri stregoneschi. Una sua trovata ricorrente è quella di apparire in forma felina e scioccare gli osservatori con il suo comportamento umano.
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Il gatto con gli stivali È il titolo di una fiaba popolare europea e di un film d'animazione del 2011 che però non presenta connessioni con la fiaba. Nella fiaba il Gatto con gli Stivali si prodiga per dimostrare al suo padrone che è stato fortunato a riceverlo in eredità. Nel film, invece, è un fuorilegge e abile spadaccino (oltre che un irresistibile latin lover), abbandonato in un orfanotrofio da piccolo e in seguito costretto a vivere da latitante, nonostante il suo buon cuore.
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Grumpy Cat È il gatto imbronciato più famoso e ricco del web. Tra comparsate tv, gadget, merchandising e un film, Grumpy ha mezzo milione di seguaci su Instagram e ancora più fan su Facebook. Forse tutti non sanno il vero motivo per cui Grumpy è sempre imbronciato: la micetta è in realtà affetta da nanismo e ha un problema alla mascella inferiore che le conferisce il buffo aspetto.
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Choupette A contendersi con Grumpy lo scettro di gatto più ricco del mondo, Choupette, la gatta birmana ereditiera di Karl Lagerfeld. Lo stilista di Chanel e Fendi ha dichiarato: «Choupette è una ragazza ricca, i soldi delle foto nelle quali appare li metto via per il suo futuro». Due sono le persone addette a Choupette, Françoise e Marjorie, e un grande seguito di follower su twitter e instagram.
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