Avete presente quelle persone che sembrano sempre essere felici? È perché vedono il bicchiere mezzo pieno: ecco come riuscirci
Che la felicità stia nelle piccole cose non è solo un modo di dire, ma un'affermazione che trova riscontro nella scienza.
Sono decine - se non centinaia - le ricerche che dimostrano che per condurre una vita serena bastino alcuni gesti quotidiani, senza grosse pretese.
Intorno al concetto di felicità si sono scervellati filosofi, psicologi, medici e studiosi di ogni tipo. Addirittura l'ONU ha sancito una giornata mondiale, il 20 marzo, per celebrare questa condizione, per affermare che il suo raggiungimento è possibile, purché si guardino le cose da un diverso punto di vista.
Ognuno ha il suo concetto di felicità, ma ci sono studi e metodi più o meno scientifici che ci dicono come fare per avere una vita più appagante. Li abbiamo messi insieme e ne abbiamo estratto sei insegnamenti.
Fare sport all’aria aperta
I benefici dell'attività fisica sono ben noti: il rilascio delle endorfine provoca una sensazione di euforia dopo lo sport, che se praticato all'aria aperta ha un effetto ancora più positivo sul nostro umore.
Non sono necessari grandi sforzi per i risultati sull'umore.
Creare un hyggekrog
Secondo l'Happiness Research Institute di Copenaghen, è possibile trovare l'hygge, termine danese che indica benessere, conforto e armonia, in qualunque situazione implichi lo stare all'aria aperta, che si tratti di una notte intorno a un falò, un pic nic, una giornata sulla spiaggia, la cura di un orto o una passeggiata in bicicletta.
La casa però deve essere il primo posto in cui costruire il proprio paradiso.
In particolare, per essere felici bisogna trovare un punto della casa particolarmente confortevole, che sia il luogo dove rannicchiarsi sotto le coperte, leggere un libro e sorseggiare una tazza di tè e dove rifugiarsi per stare con sé.
Ancora meglio se quest'angolo si trova vicino a una finestra.
Una volta scelto il vostro hyggekrog rendetelo più confortevole che mai, con candele, cuscini, tappeti e qualche oggetto di legno. Insomma, fare in modo che quell'angolo diventi un minirifugio in cui niente di brutto può accadere.
Avere un kit di sostegno
Per tutti quei momenti in cui tornate a casa stremate, magari dopo una giornata d'inferno sul lavoro, l'ideale è avere a disposizione un piccolo kit di sopravvivenza, che vi tiri su il morale, ricongiungendovi col mondo e con voi stessi.
Deve comprendere: candele, cioccolato fondente, tè caldo o tisane, libri, film e serie tv preferite, calzettoni di lana e maxi coperta (in inverno), un taccuino e buona musica.
Avere legami profondi con le persone
Robert Waldinger, psichiatra e ricercatore della Harvard Medical School, ha dimostrato dopo 75 anni di studi che le persone maggiormente felici sono quelle in grado di costruire relazioni durature e fondate sulla fiducia reciproca.
I partecipanti che affermavano di avere uno stretto rapporto con la propria famiglia, gli amici e la comunità apparivano non soltanto maggiormente felici e appagati, ma anche più in salute, mostrando addirittura di vivere più a lungo.
Trovare soddisfazione nel lavoro
«La felicità sul lavoro non si misura solo sui soldi, sullo scatto di carriera o sui giorni di ferie. La felicità sta altrove: sta nel creare cornici in cui ci sia fiducia, cooperazione, squadra. Dove l’ambiente non è ostico», affermano Daniela Di Ciaccio e Veruska Gennari, fondatrici di 2BHappy, il primo «acceleratore di felicità» italiano.
Le due professioniste hanno messo insieme le varie teorie esistenti per trovare un modo concreto di essere felici e dare una svolta alla propria vita.
Come? Allenandosi a essere felici, sorridendo alle persone che si incontrano, mostrando gratitudine e gentilezza, trovando gli aspetti positivi più che quelli negativi e, infine, ricordandosi di respirare «in maniera attenta e intenzionale per due minuti ogni due ore, per riconnettersi con il proprio corpo».
Vivere vicino all'acqua
La vicinanza dell'acqua, sia essa mare, fiume o lago, stimola il cervello, che per reazione produce dopamina, serotonina e ossitocina, sostanze che aumentano la sensazione di benessere e buonumore.
È quanto sostiene il biologo Wallace J. Nichols in un saggio dal titolo «Blue Mind», in cui spiega anche come il colore blu rappresenti un tranquillante naturale.
Secondo i suoi studi, chi vive nei pressi di un corso d'acqua è più felice rispetto agli altri del 5,2%.
Peccato che questa da mettere in atto non sia sempre così semplice.
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