Era il 19 novembre 1992, e per la prima volta in Italia andava in onda in Italia Beverly Hills 90210, il più longevo e chiacchierato teen drama della storia della tv per ragazzi, prodotto da Aaron Spelling e Darren Star.
Il suo pubblico di giovanissimi (di allora), oggi oscilla tra i trenta e quaranta anni, ma siamo ben lungi dal dimenticare le dieci fondamentali lezioni che la serie tv è stata in grado di insegnarci.
Cosa ci ha insegnato Beverly Hills? Sfogliate la gallery per scoprirlo.
gallery cosa abbiamo imparato da Beverly Hills 90210
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Il bad boy è un’inevitabile fonte di guai Ne sanno qualcosa Brenda (Shannen Doherty) e Kelly (Jennie Garth), che a turno, a volte anche contemporaneamente, sono rimaste invischiate col bello e dannato per antonomasia Dylan (Luke Perry). Il latin lover della serie all’epoca era un James Dean da strapazzo che, nonostante fosse ancora minorenne, viveva già da solo e vantava i trascorsi di un turbolento cinquantenne. Col passare degli episodi, poi, anche le più incallite fan hanno capito che «si esce con un Dylan, ma si finisce con lo sposare un Brandon»: semplice saggezza da teen drama.
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Tra amici si condivide ogni cosa, tranne le donne Una cosa è certa: il gruppo di amici di Berverly Hills 90210 era molto affiatato, a tal punto che, dal basilare «la mia casa è la tua casa», si è presto passati al «la mia donna è la tua donna». Il triangolo amoroso tra Brandon (Jason Priestley), Kelly e Dylan era in realtà più simile a un’equazione, in cui Brandon stava a Kelly come Kelly stava a Dylan, e come Dylan stava con tutte le ragazze carine della Valley. Le conseguenze sono state disastrose, e hanno insegnato a tutti (o quasi) che ci sono dei limiti da non oltrepassare, pena il calpestare la propria personale dignità.
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L’essere umano sopravvive (quasi) a tutto Non potrebbe spiegarsi altrimenti l’invulnerabilità di Kelly, che nel corso delle varie stagioni è stata aggredita svariate volte, quasi sfigurata, vittima di uno stupro, scampata a un incendio, puntualmente pedinata, dipendente dalle pillole dimagranti prima e dalla cocaina poi. Eppure, con l’attitudine di una provetta Highlander, non si è mai scomposta e ha sempre continuato a sfoggiare imperturbabile il suo capello tagliato secondo la moda del momento e il naso alla francese frutto del lavoro di un abile chirurgo plastico: ennesima riprova che alcuni individui hanno ben più vite di un gatto.
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In ogni compagnia che si rispetti dev’esserci il buffone di turno Tra tutti i personaggi disponibili, all’attore Ian Zering è toccato senza ombra di dubbio il più bistrattato: Steve Sanders negli anni si è infatti dimostrato essere quello yankee prevedibilissimo, tutto macchine decappottabili, baseball e battute scontate, il cui unico ruolo era far brillare di più gli altri protagonisti, che a confronto sembravano dei premi Nobel usciti da Harvard. Triste ma vero, ogni gruppo di amici necessita spesso della sua pecora nera, affinché gli altri membri acquisiscano una maggiore credibilità.
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L’attesa fa inevitabilmente crescere le aspettative Ne sa qualcosa Donna Martin (Tori Spelling), la cui perdita della verginità è stata oggetto di dibattito durante tutte le stagioni della serie: fare sesso o non fare sesso? Questo è il problema! Da un’esponente in vista dell’alta società di Beverly Hills con la fissazione della moda, era lecito pretendere uno sforzo ulteriore: la lingerie da lei sfoggiata in occasione della tanta agognata prima volta, con il fidanzato on-and-off David (Brian Austin Green), è passata alla storia per la sua bruttezza, e insegna a tutti che, qualsiasi sia l’occasione, una lunga attesa implica una altrettanto lunga preparazione, e se il risultato è deludente… beh, allora tanto valeva non aspettare.
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Tutto prima o poi ritorna, anche la moda anni ‘90 Beverly Hills 90210 ha insegnato a tutti i suoi fan che la vita non è altro che un grande ritorno: ricompaiono ex fidanzati, ex amici, conoscenti, professori (immotivata e immotivabile la presenza della Preside del West Beverly High al matrimonio di Donna e David), parenti ed ex amanti. Sì, il passato è un grande serbatoio da cui attingere nei momenti di crisi, e quindi anche se credevate di esservi liberati di t-shirt oversize, Levi’s 501, anfibi, abiti a fiorellini abbinati a chiodi maschili e giacche informi, eccoli ricomparire in grande stile sulle passerelle di questi ultimi anni: chi non ha ceduto al richiamo del cassonetto, disfandosi delle sue aberrazioni adolescenziali, sicuramente starà gridando di gioia.
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Tra bionde e brune non sarà mai pace Peggio dell’antagonismo tra Repubblicani e Democratici, i due schieramenti messi in campo da Beverly Hills 90210 erano ben lungi da un armistizio. Da una parte la fazione di femme fatales composta da Brenda, Valerie (Tiffany-Amber Thiessen), Lucinda (Dina Meyer): i loro lunghi capelli scuri che trasudavano mistero e il loro fascio da dark lady hanno causato un po’ a tutti non pochi problemi. Dall’altro, la sorellanza bionda di Kelly e Donna, decisamente più angelica e meno manipolativa. Fu guerra senza esclusione di colpi, e si trascinò per così tanto tempo che nessuno è più sicuro circa l’esito finale.
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La volontà del gruppo batte quella del singolo Più che un gruppo di amici, quello di Beverly Hills 90210 assomigliava a un microcosmo regolato da una sorta di condotta sociale ben precisa e da tutti condivisa. Andava bene ubriacarsi di tanto in tanto a qualche festa, ma una Valerie che fumava erba contravveniva palesemente alle regole, e veniva per questo odiata, ostracizzata e rinchiusa nella prigione dell’amicizia. In generale, poi, le persone non appartenenti al gruppo venivano vissute come malvagi outsider non degni di entrare nella congrega, e forse è per questo che i vari personaggi si frequentavano – anche sessualmente – tra di loro. Senza arrivare a questi estremi, è comunque prassi che ogni compagnia abbia le sue consuetudini e i suoi regolamenti, la cui inosservanza porta in molti casi all’allontanamento.
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La mamma ha sempre ragione Cindy Walsh (Carol Potter), la madre di Brenda e Brandon, ha rappresentato per molti il modello genitoriale perfetto: comprensiva, attenta, forse pure troppo coinvolta nella vita dei suoi figli. Donna del Minnesota di sani princìpi, ha sempre cercato di non cedere al richiamo della vita mondana e fatata sulla costa californiana, dando alla sua prole una serie infinita di lezioni di vita – «ricorda, Brenda, chi apprezza solo il tuo vestito non si accorge di quello che vali» – affinché tenessero entrambi i piedi per terra. Anche Jackie Taylor (Ann Gillespie) non era però da meno: nonostante si stesse sottoponendo a una disintossicazione da cocaina, riesce ad avere una buona parola per la disperata Kelly, nel pieno del suo triangolo amoroso Brandon – Dylan, consolandola con un «anche questo passerà». Viste le sue condizioni psico-fisiche, forse era davvero il massimo che si poteva pretendere.
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Nell’indecisione, bisogna scegliere se stesse L’episodio con cui si chiude la quinta stagione vede una titubante Kelly davanti alla scelta che potrebbe cambiare radicalmente la sua vita: da una parte Brandon intenzionato a sposarla, già con anello alla mano, dall’altra Dylan e la proposta di un viaggio con lui intorno al mondo. Il dilemma è cruciale e lei – pur amandoli entrambi – decide di rifiutare le loro offerte e di scegliere se stessa, riprendendo il controllo della sua vita senza di loro. Ebbene sì, Kelly Taylor ha insegnato a tantissime donne che l’amore vero non significa necessariamente avere un uomo accanto, salvo poi smentirsi nelle stagioni successive della serie. Ma questo, d’altronde, è solo un dettaglio.
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