Fotogallery Barbie Muse: la bambola che imita l’arte
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La bambola più famosa del mondo si trasforma in arte
Declinata nelle fattezze delle celebri protagoniste di sculture, scatti d’autore, dipinti e celebri frame, in occasione dei suoi primi centoventicinque anni Barbie diventa la dama con l’orecchino di perla di Vermeer, si spoglia in una surrealista donna Man Ray, si abbiglia in modo concettuale alla Otto Dix. Irresistibile e intramontabile, Barbie cavalca i decenni: dalla nostre infanzie all'arte nei secoli.
È il 9 marzo 1959: la data della nascita commerciale di Barbie. La sua prima apparizione nei negozi la vede in costumino zebrato, con i capelli legati in una lunga coda bionda.
La prima bambola dalle sembianza di una donna adulta negli anni ha accumulato un’infinità di record, primo fra tutti quello delle vendite: trecentocinquantamila esemplari nel primo anno di vita.
Nelle oltre centocinquanta nazioni in cui viene venduta, viene acquistata almeno tre volte al secondo.
Barbie è una donna ambiziosa e multitasking e a dispetto di quel che può sembrare non passa tutto il suo tempo a guidare spider rosa o a sollazzarsi tra le bolle della sua piscina; trova il tempo per annunciare la sua campagna elettorale alla presidenza degli Stati Uniti, rappresentando il Partito delle Ragazze, con un vero e proprio programma elettorale messo per scritto da Mattel.
Adorata forse più dagli adulti che dai bambini, Barbie viene collezionata da oltre centomila estimatori che hanno un’età media di quarant'anni e ogni anno ne acquistano almeno una ventina, per un valore di quasi mille dollari. Potrebbero uccidere, queste groupie, pur di accaparrarsi gli esemplari che Jocelyn Grivaud ha concepito per i cinquant'anni della bambola mito.
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