Fotogallery Amburgo: gli alberghi più seducenti di un’antica città mercantile
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Ma dove vado a dormire? 4 preziosi consigli dalla nostra esperta di hôtellerie.
Adagiata sulle rive del fiume Elba, Amburgo attinge il suo fascino dal passato di porta sul mondo grazie all’ importante traffico mercantile. Nella bellissima città anseatica, quindi, l’atmosfera marittima seduce e intriga. E ispira i luoghi dedicati all’ospitalità.
25 storie di marinai provenienti da tutto il mondo sono state la fonte d’ispirazione per la progettazione e la realizzazione delle 170 stanze, o per meglio definirle in gergo nautico, delle “cabine per ospiti” del nuovo 25hours. All’immaginario di marinai e avventure in paesi lontani è rivolto il concept dell’hotel, dove ogni ambiente – dalla reception al bar, dal ristorante alla sauna – cita elementi marittimi e portuali. Tutto, anche il suono dei gabbiani usato come musica d’attesa quando si telefona per prenotare una camera, è curato nel minimo dettaglio per far vagare la fantasia sulla scia delle avventure dei sette mari.
All’hotel-ostello Superbude (che in tedesco significa letteralmente super camera) la parola chiave è, senza dubbio, riuso o meglio reinterpretazione; a partire dall’edificio di sei piani, per anni sede di una vecchia tipografia, che trova nuova vita grazie a questo hotel di 74 camere, dall’indole indipendente.
Il recupero funziona per i tavoli – semplici assi di legno sostenute da strutture metalliche da cantiere –, gli sgabelli – casse di un birrificio di Amburgo impilate e ricoperte da morbidi cuscini in pelle – e i vasi – semplici bottiglie di vino private del collo. E in camera, accanto ai letti impilabili, si trovano gli sturalavandini-appendiabiti, le trappole per topi inchiodate al muro che servono da portariviste e oggetti vari.
Il primo esemplare dei 25hours in città prende il nome, non a caso, di No.1.
Aperto nel 2003, negli anni è stato continuamente rinnovato per mantenere inalterata l’atmosfera fresca e dinamica che regala questo hotel di 128 camere. Una proposta low-cost, giovane, sorprendente e sperimentale per una clientela cosmopolita, globetrotter e curiosa del mondo.
Di tutt’altra atmosfera, il The George rappresenta una riuscita interpretazione del classico club inglese, anche se qui la membership non è richiesta.
Il tono di glamour senza tempo rende più leggero e contemporaneo lo stile da vecchia Inghilterra nell’austera smoker lounge con i canonici divani in pelle, nella biblioteca con carta da parati e anche nelle camere, molto raffinate.
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