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Lifestyle

I sette errori che continuate a commettere in amore

I sette errori che continuate a commettere in amore

foto di Marianna Tognini Marianna Tognini — 18 Luglio 2016
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Dal tradimento cronico alle aspirazioni da crocerossina: ecco i sette errori più comuni e reiterati in amore, da riconoscere ed evitare se si vuol dare un taglio ai circoli viziosi più deleteri

Non occorre essere Freud per riconoscere che molte persone – uomini e donne, indistintamente – in amore mettono in atto schemi comportamentali ben precisi, destinati a venire reiterati ogni volta in cui ci si imbarca in una nuova relazione.

Nella maggioranza dei casi si tratta di abitudini deleterie, che scattano quasi in automatico, faticose da riconoscere e ancora di più da estinguere.

Certo è che un’attenta osservazione dall’esterno può aiutare a smascherarle e affrontarle, tenendo però bene a mente che «le strisce di una tigre sono difficili da cambiare».

Sfogliate la gallery e chiedetevi se non riconoscete qualcuno.

I peggiori schemi in amore

  • 2016 BNP Paribas Open – Day 14 Lo schema del tennista Esattamente come Serena Williams o Roger Federer, ci sono persone che rimbalzano di diritto o di rovescio da una relazione all’altra, senza accettare un (sano) periodo di solitudine tra i vari rapporti che collezionano. Il loro modus operandi rimane ai più un vero mistero: escono da una storia apparentemente devastante, e in tempo zero ne hanno già ricominciata un’altra. Capacità di adattamento? Inclinazione al compromesso? O forse terrore dell’isolamento? Schiere di single incalliti continuano a domandarselo, tacciandoli con un laconico «non sanno proprio stare da soli». E probabilmente hanno ragione.
  • Lo schema di Don Draper Lo schema di Don Draper Che abbiate o meno seguito Mad Men poco conta: la fama del suo protagonista Don Draper in qualità di fedifrago seriale travalica i confini dei fan della serie tv in questione. La scuola di pensiero – e di azione – «draperiana» è infatti universale, e presuppone l’assuefazione di un individuo al tradimento, nonostante costui (o costei) sia impegnato in una relazione stabile. L’infedeltà in questi casi diventa uno stile di vita, senza che vi sia un particolare motivo o avvenimento che la scateni: il problema di costoro è che tradiscono appunto senza un perché, fedeli soltanto al loro schema, che viene reiterato anche quando vengono colti in flagrante ed eventualmente perdonati. Irrecuperabili.
  • 15th IAAF World Athletics Championships Beijing 2015 – Day Seven Lo schema del centometrista Sempre di sportivi si parla, e che sportivi. I centometristi sono degli agonisti nati, specializzati in quella disciplina in cui lo scatto e la velocità contano più di ogni altra cosa: amano la sfida, la competizione, e per loro i corteggiamento deve essere serrato, rocambolesco, per certi versi hollywoodiano. Il premio finale? L’agognata conquista dell’amata – o dell’amato – vissuta come un inarrivabile e faticoso traguardo, che ha però donato un senso alle loro altrimenti vuote giornate. Cosa succede dopo aver eroicamente trionfato? Semplice, si annoiano. E iniziano la ricerca di un’altra «preda».
  • Lo schema dal crocerossino Lo schema dal crocerossino «Ti prego, salvami!». No, non è l’implorazione della classica bellezza di turno da salvare in un film di supereroi, ma l’invocazione che i crocerossini sentono martellare nella loro mente appena iniziano una relazione con qualcuno. Un qualcuno che – tra l’altro – non ha il benché minimo bisogno di essere strappato a un imminente pericolo, ma lo schema a cui si attengono non ammette eccezioni. E così, animati da una passione senza precedenti, iniziano il loro lavoro da infermieri provetti, proteggendo il malcapitato dai mali del mondo. Si tratta di una missione, alla quale dedicano anima e corpo, che promette in cambio la consegna di un perfetto essere umano iper-collaudato. E che è (nella maggioranza dei casi) destinata a fallire.
  • Lo schema dell’avatar Lo schema dell’avatar È un grande classico, nel quale cadono anche gli individui all’apparenza più forti e risoluti, che – nel momento in cui iniziano una relazione – finiscono per diventare la fotocopia (o l’avatar, per l’appunto) della persona insieme alla quale stanno, annullandosi completamente. A nulla valgono i vari inviti ad aprire gli occhi, a ritornare a essere se stessi, a dimostrare un minimo di carattere: si tratta di uno schema destinato a ripetersi all’infinito, e chi ne è vittima scomparirà sempre dietro l’ombra dei propri inconsapevoli «carnefici». A meno di non investire una consistente somma in una buona ed efficace psicoterapia.
  • Lo schema di Mark Zuckerberg Lo schema di Mark Zuckerberg Nell’epoca dei social network, non poteva mancare colui (o colei) che confonde di proposito la realtà «reale» con quella virtuale, illudendo tutti – su Facebook, Instagram, Twitter & co – di condurre un’esistenza fighissima, impegnatissima e da vero socialite. Duemila e passa «amici», eventi mondani (presumibilmente) presenziati dal primo all’ultimo, posizioni lavorative (volutamente) ingigantite e un’opinione per qualunque cosa accada nel mondo fanno di questi personaggi delle piccole star del web. Dopo intense e prolungate chat, una volta in cui inizia la fatidica frequentazione, crolla anche quel muro di (auto)inganni in cui loro per primi hanno creduto. E finiscono per rivelarsi per ciò che sono, ovvero dei disadattati 2.0.
  • US singer Sean J. Combs aka P. Diddy arr Lo schema di P. Diddy «My love don’t cost a thing», cantava nel lontano 2001 Jennifer Lopez, allora fidanzata con P. Diddy. O forse è meglio chiamarlo Puff Daddy. Diddy. Sean Combs. Puffy. Beh, poco conta, dato che non è questo il punto. La bella Jennifer si lamentava del proprio uomo, che anziché starle fisicamente ed emotivamente vicino, la riempiva di borse, vestiti e gioielli per dimostrarle il suo amore. E come lui molti altri, non appena incontrano quella che reputano essere la donna perfetta, mettono in atto un ricatto perverso sommergendola di regali costosi, quasi a voler comprare lei, la sua fedeltà e la sua «dedizione alla causa». È uno schema che ovviamente nasconde una totale insicurezza, oltre a una completa incapacità di amare: una volta in cui lo smaschererete, però, magari evitate di buttare anelli, collane e baguette di Fendi da un’auto in corsa. Quelli, per fortuna, sono per sempre.
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